La bella statuina (vicesegretaria nazionale del PD):
«Io credo che debba essere rispettata la volontà dei cittadini, che sono stati molto chiari e si sono espressi liberamente», ha commentato la presidente a proposito dello stralcio del Senato. E, si badi, lei è la vicesegretaria del Partito Democratico.
il peones (segretario regionale del PD):
«Davanti abbiamo due strade: possiamo spendere le nostre energie per affermare principi generali (il rispetto della volontà popolare) e rincorrere soluzioni istituzionali come lo smembramento amministrativo dei territori. Oppure possiamo, io dico dobbiamo, rafforzare le misure concrete per aumentare la competitività di cittadini, imprese ed enti locali della montagna».
Intanto, provate a mettervi d’accordo.
Per quanto riguarda il peones, che ancora non s’è affrancato dall’essere, appunto, peones, è consolante sapere che, giunto al bivio, invece di rispettare la volontà popolare – qualunque essa sia – è risoluto nel “rafforzare le misure concrete per aumentare la competitività di cittadini, imprese ed enti locali della montagna”.
Caro peones, queste formulette si sentono da vent’anni, almeno, il disco s’è rotto e va cambiato. Ogni bel ballo stufa. Consiglio l’uso del ciuccio: un bel tacer non fu mai scritto.
(quello che il peones chiama “smembramento amministrativo” è, semplicemente, la volontà popolare di andare là invece di restare qua: dall’altra parte, quella friulana, quello che il peones definisce smembramento come si dovrebbe definire “accorpamento o ricomponimento amministrativo”? Lo sa il peones che ogni salita, fatta al contrario, diventa discesa?)