Fassina a renzi: finiscila di rompere i coglioni
Questo il senso. Poi lui, all’assemblea dello Psico Dramma nazionale, l’ha detto diversamente, ma neanche tanto. Ma da incazzato che neanche una vipera che sibila ti fa così impressione…
Questo il senso. Poi lui, all’assemblea dello Psico Dramma nazionale, l’ha detto diversamente, ma neanche tanto. Ma da incazzato che neanche una vipera che sibila ti fa così impressione…
Caro Civati,
sono un onanista compulsivo. Da questa pratica traggo onesta (faccio tutto da solo) e intensa soddisfazione. Tuttavia da tempo, spinto da non so quali forze interiori, mi sono convinto che sia giunto il momento di smettere. Lei saprà, in quanto raffinato cultore di seghe mentali, quanto difficile sia smettere di spararsi quelle corporali, che tuttavia il Signore dell’Universo ha previsto e che smorzano la nostra maschile propensione alla forza bruta.
Lei ci ha rotto il cazzo. Ci ha rotto il cazzo perché è giunto alla, almeno, trecentesima minaccia di scissione. Che poi, vorrebbe scindersi da un partito del cazzo: nel farlo, dovesse mai farlo, nascerebbe un partito meno del cazzo di quello da cui il suo gemmerebbe? Non credo.
Tuttavia, date le premesse esposte, mi impegno solennemente – e dio solo sa quanto mi costa – a smettere quella sconsiderata pratica se solo lei farà quel passo, quello di scindersi finalmente e realmente da questo PD (di merda! si puo dire?). Se serve, sono disposto anche a sposarla.
Ora non mi tenga sulle spine.
Suo devoto.
Onan.
Fondi neri del Mose. Zoggia e Mognato – due del PD, partito democristiano – sono sotto indagine (di indagati del PD in Italia ce ne sono a bizzeffe).
La Moretti, dopo aver militato in quel di Forza Italia – ora Farsa Italia -, s’è buttata sull’altra sponda (solo apparentemente, come sappiamo) abbracciando convintamente il PD, Psico Dramma collettivo nazionale.
Colà, dopo essere stata bersaniana sfegatata, è passata – senza battere ciglio e senza usare, pare, pompini – a fare l’entusiasta nonché fanatica cheerleader renzina. Ora che due bersaniani sono stati messi sotto indagine per i fondi Mose la candidissima, nonché candidatissima a governatore alle regionali primaverili, chiede ai due di farsi da parte.
Un colpo di culo potersi togliere di torno due piccioni con una fava (senza neanche spompinare). PD, partito democristiano in action.
Il Movimento 5 Stelle per mano di Marco Zanni ha depositato una mozione di sfiducia al Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, in seguito allo scandalo denominato “Lux Leaks“ (nel video la discussione integrale: via Byoblu). Ad un certo punto (intorno al minuto 15:00) parla Pittella in quanto capogruppo del S&D, i socialistoidi europei (uno del PD, Psico Dramma in salsa europeista). Parla e ti sembra una vongola. Adesso è tutto pappa e ciccia con il satrapo Juncker, ma quando sono uscite le famose indiscrezioni la vongola aveva tuonato:
“La credibilità di Jean Claude Juncker come nuovo presidente della Commissione europea è in gioco. Deve mostrare da che parte sta. E’ dalla parte dei cittadini o degli evasori fiscali delle aziende?”
Bisognava buttare un po’ di mangime ai piccioni-coglioni della base PD, in modo che il piddume si inorgoglisse.
Inoltre, la vongola-Pittella dice che sfiduciando il nuovo presidente si metterebbero a rischio i 300 miliardi di investimenti annunciati. Non si è accorto, lui che sta in Europa, che non sono 300, sono solo 21 (gli altri dovrebbero essere raccolti dai privati…):
[…] L’ultima bozza dice che la dotazione reale del Piano Juncker sarà di 21 miliardi. «Appena», sospirano in molti, e il dibattito sulla strategia che verrà svelata domani a Strasburgo comincia qui. In luglio il presidente della Commissione Ue ha promesso un pacchetto da 300 miliardi di investimenti anticiclici, senza specificare dove li avrebbe presi, cosa che probabilmente non sapeva. Adesso l’obiettivo è cresciuto a 315 miliardi, ma ci si arriva con un moltiplicatore importante: si spera cioè che ogni euro pubblico ne attiri altri 15 nei cantieri europei. Sulla carta possono metterci dei soldi anche i governi (e i privati!). Però, alle attuali condizioni, non si capisce perché dovrebbero farlo.
Sentire le renzine (Moretti e le altre cheerleaders) che straparlano a Bruxelles è uno spasso. Con Pittella è un’apoteosi.
renzi, bimbominkione, è conosciuto anche come il bomba. L’appellativo gli è stato appiccicato perché fin da quando ciucciava il biberon le sparava grosse grosse. A noi, localmente, ci tocca il bombino (un bomba piccolino, insomma). De Menech, il peones bellunese dello Psico Dramma:
«Siamo per un’autonomia fattuale. Oltre a non migliorare la vita dei cittadini, piantare bandierine non è il nostro mestiere»
Ma poteva anche dire “Sono decenni che la preparazione H funziona e i fatti ci cosano“.
(Lasciamo perdere del tutto i sillogismi troppo stretti tipo “oltre a non migliorare” … “non è il nostro mestiere”, che sennò ci vien mal di testa)
Va segnalata, ma non si capisce se è opera dell’illustre bombino, un’altra affermazione riportata nell’articoletto per la quale potrebbero mettersi a ridere anche le vongole, se solo glielo facessimo sapere:
[…] Nel contesto attuale, giova ricordare che l’unico partito capace di produrre risultati concreti – in parlamento con la riforma Delrio e in consiglio regionale con la legge sull’autonomia della provincia di Belluno – continua a essere il Partito democratico.
Chiunque l’abbia detto, non ha alcun senso del ridicolo.
(se ho tempo ti faccio su un generatore automatico di stronzate renziane condite in salsa piddina)
Dopo la riforma Delrio le province dell’Emilia Romagna e della Toscana hanno formato, ognuna, un Granducato Autonomo.
Le isole Borromee, sulla spinta della riforma Delrio, hanno dichiarato unilateralmente la propria autonomia.