Dunque le cose sono andate così:
Finozzi vedeva già, lui il lungimirante, il tematismo Dolomiti esteso a tutta la provincia di Belluno. Però – però – si è detto, voglio fare uno scherzetto a quei sonnambuli di Bond, Reolon e Toscani (i pidocchieri belluneggianti in consiglio regionale). Presento una prima proposta con alcune suddivisioni territoriali “sensibili”, proprio per essere sicuro che, alla fine, facciano esattamente quello che avevo previsto fin dall’inizio.
Questo è il retroscena che spiega in modo irrefutabile come mai nella prima suddivisione del tematismo Dolomiti il medesimo non coinvolgeva l’intera provincia di Belluno. Non era che così non si volesse, era per vedere quanto stessero dormendo i tre pidocchieri, in particolare Bond che ha cicliche ricadute letargiche.
E infatti, dopo il primo scherzetto, quello che prevedeva il solo tematismo Montagna Veneta, anche qui ordito sotto il naso dei pidocchieri che però, al drammatico risveglio, si sono affannati ad emendare chiedendo al consiglio la cortesia dello scorporamento dal medesimo di quello poi denominato Dolomiti, Finozzi si è voluto sollazzare – alle loro spalle – proponendo di far confluire in detto tematismo solo la “parte alta della provincia di Belluno”, escludendo il bellunese ed il feltrino – pur ospitando essi il parco nazionale (mica rionale) delle Dolomiti Bellunesi (ma pensa te …).
Ora sappiamo che era tutto uno scherzo, un perfido e astutissimo scherzo architettato per giungere, alla fine, a cementare il risultato immaginato fin dall’inizio: l’estensione territoriale del tematismo Dolomiti a tutto il territorio provinciale. Come dire che quel volpone di Finozzi ha temuto che, se il tematismo fosse stato proposto fin da subito coinvolgente tutta la provincia di Belluno, si sarebbero corsi seri rischi che Bond e/o Reolon l’avessero voluto diviso in parte con quello denominato Montagna Veneta.
Anche Kasparov avrebbe qualche difficoltà a muovere nel mezzo di queste finissime strategie.
(ASCA) – Venezia, 12 set – E’ stato trovato l’accordo sulla definizione degli ambiti territoriali turistici previsti dalla nuova legge sul turismo della regione Veneto.[…]
“Ho volutamente presentato una prima proposta con alcune suddivisioni territoriali ‘sensibili’, proprio per vedere alla fine apportate le modifiche che ritenevo piu’ coerenti ed e’ andata esattamente come mi aspettavo”, riferisce l’assessore regionale al turismo, Marino Finozzi.
[…] In secondo luogo l’estensione del tematismo ”Dolomiti” all’intero territorio provinciale bellunese, riconoscendone la ”coesione territoriale”.