i dolori (e le lacrimucce) della giovane Morandini
Naturalmente non poteva esimersi dal diffondere al mondo una tiepida nonché istituzionale disapprovazione dell’accaduto. Le ho chiesto via tweet se ci fa vedere quello dove si dispiace dell’incongruenza foto-didascalia apparsa sui due (ma mi sembra siano 4) tabelloni – a valenza didattico-promozionale – posati in giro in posizioni… strategiche (due dei quali sono stati “segati”).
Magari c’è (il tweet): se ci fosse, della Morandini potrei anche innamorarmi, lì su due piedi.
Tornando all’incongruenza: è apparsa, ma mai scomparsa (vedi anche questo commento di Emilio Da Deppo). Evidentemente i sodomitici avevano altro da fare che mettere la toppa (suvvia: sono tabelloni nientepopodimeno che didattico-promozionali! Che cazzo di figura ci facciamo se proponiamo un baobab chiamandolo scarpetta della madonna?). Veramente una delle due incongruenze (ma, ripeto, mi sembra siano 4) è stata, all’insaputa del collaudatore della motosega, cancellata: resta in piedi quella sul tabellone di Padola (foto del Cridola, didascalia “Popera”: basta una toppa, nè!).
(in termini “filosofici”, chi ha detto che segare un tabellone debba necessariamente entrare nella categoria “distruggere”? chi stabilisce che la posa di un tabellone sia da includere necessariamente nella categoria “costruire”)