Qualcuno tolga lo striscione obsoleto
Ci sono cose vecchie che fanno bella mostra di sé e cose che invece, quando sono vecchie, puzzano (se dis che le sà da vecio).
Una di queste è lo striscione che è ancora esposto sul tabià poco prima della curva dei sindaci.
Cosa ci fa ancora esposto visto che la mostra si è chiusa il 26 aprile scorso? E’ per ricordare il leggendario evento?
Neanche a Palazzo Grassi a Venezia, dopo aver messo in mostra Van Gogh, tengono esposti striscioni “in ricordo di …”.
Forse che l’impeto organizzativo, che ha animato l’Amministrazione comunale nell’inaugurare l’esposizione, si sia affievolito in vista delle elezioni amministrative. E poi, come spesso succede, si è dimenticata delle cose che hanno poco conto.
Ma c’è un particolare aggiuntivo a questa cosa di poco conto. Dietro lo striscione “grigio” ce n’è un altro, blu, che da anni tenta di ricordare, ai turisti che passano, che a Lozzo ci sono tre offerte turistiche di un certo interesse:
- Museo della Latteria
- Roggia dei Mulini
- Sentiero botanico Tita Poa
Ora, ritenete più corretto, adesso che la stagione turistica è alle porte, che si dia “pubblicità” ad una mostra già morta e sepolta, o all’offerta turistica definiamola “corrente” ?
Chi l’ha messo lo deve anche togliere, e subito. Tanto più se, come dice, crede nel turismo.