Il contesto.
Riunione pubblica presso la sala consiliare. In discussione l’azione pilota attivata “al fine di favorire l’incremento della ricettività turistica extra alberghiera, con riuso di edifici esistenti, in quei Comuni ancora non sufficientemente interessati da attività turistiche, ma potenzialmente suscettibili di un loro sviluppo”. Tutto ciò all’interno della “Deliberazione della Giunta Regionale n. 1598 del 26 maggio 2009 – Programmazione decentrata – cofinanziamento di interventi infrastrutturali. (L.R. 13/99 e art. 25 L.R. 35/2001). Anno 2009″.
Nel caso specifico di questa azione pilota la filosofia non è quella di una programmazione infrastrutturale di sviluppo della ricettività extra-alberghiera, ma di un sostanziale “gratta e vinci“, chi è più “fortunato” prende i soldi. Di positivo c’è che la Regione, mentre getta nella vasca il pasto, sta a vedere che tipo di “mattanza” ci sarà: se concorreranno in tanti rifinanzierà il “gratta e vinci”.
La tempistica
La delibera (di cui l’azione pilota in esame è solo una scheggia) è del 26 maggio 2009, diventa norma il 12 giugno 2009. Per una serie di ragioni la riunione per descrivere le finalità e modalità di accesso all’azione descrittiva è stata fatta ieri, 8 agosto 2009, ore 16 presso la sala consiliare. Il bello è che le adesioni-progetto devono essere presentate entro l’11 agosto (non è uno scherzo).
Le colpe
Non sono delle amministrazioni comunali. Semmai delle comunità montane, ma neanche. Sono della Regione che prima disfa la nostra IPA (Intesa programmatica d’area) di riferimento, poi concede che la stessa si accorpi con quella agordina (so che è una noia, mortale, ma l’IPA è il soggetto pubblico che dovrebbe poi “gestire il minestrone” dando una prima valutazione dei progetti “gratta e vinci”). Quindi la Regione prima affonda la barca e poi ti lancia il salvagente (bucato). Almeno così sembra.
Il nòcciolo
Per attivare il “gratta e vinci” bisogna trovare almeno tre soggetti privati che sottoscrivano, ognuno per conto proprio, un impegno di adeguamento dell’edificio (da destinarsi a struttura ricettiva extra-alberghiera), l’indicazione dell’importo dell’intervento con relativa sottoscrizione dell’impegno a partecipare al bando formale qualora l’azione in sé sia ritenuta finanziabile dalla Giunta regionale del Veneto (cioè se la Giunta regionale ti dice che “hai vinto“).
Status pubblico della riunione
Ad esclusione dei consiglieri (e di due titolari di B&B extra-comunali) la riunione è stata partecipata da 5 persone, me compreso. Il Sindaco ha sottolineato che alla cosa è stata data tutta la pubblicità possibile, ed anche dalla platea si è levata una voce per dire che “la gente non poteva non sapere”. Non ne dubito. L’amara constatazione che ne devo quindi trarre è che, riguardo allo sviluppo turistico, la dente de Loze e propio testona, no la ghi crede. Io lo ho saputo da internet, un avviso datato 8 agosto in cui si diceva che l’8 agosto alle 16 c’era la riunione (ho sempre sostenuto che internet è utile); non ho chiesto quando siano stati esposti i manifesti. C’è stato però un certo passaparola, come sempre si usa in queste circostanze. Non ha dato grandi frutti. La gente non è evidentemente pronta a queste cose.
Avviso sbagliato e fuorviante.
Senza dubbio in assoluta buona fede, l’avviso che ho letto su internet è sbagliato e fuorviante: vi si legge infatti che “possono essere interessati all’argomento i possessori di immobili che intendano eseguire interventi di ristrutturazione e/o miglioramento di strutture di servizi già esistenti“. Non è vero. Il Sindaco, lo ha detto più volte, riferisce che tutti i possessori di immobili possono concorrere a presentare domanda all’azione pilota. Mi auguro che il testo dei manifesti non contenga questo errore (ripeto, fatto assolutamente in buona fede), perché è sempre ipotizzabile che qualche persona, decisa a partire da “zero”, sia stata scoraggiata dal fatto che l’azione sembrava rivolta ai soli esercizi già esistenti (siccome il link all’avviso non è più attivo sul sito del comune, al fine di documentare ciò che ho appena scritto, allego l’immagine dell’istantanea del mio lettore di notizie) .
Nulla è però perduto
Alla fine della riunione risultavano esserci due privati intenzionati a produrre la domanda; bisogna trovarne perlomeno un terzo (così richiede la norma, per un totale di 10 posti letto da creare e garantire). L’amministrazione comunale, preso atto di questa necessità, cercherà di fare tutto il possibile per trovarlo. Sembra però che vi sia la possibilità per chi dovesse eventualmente “ripensarci” (avendo letto il manifesto ma non avendo partecipato alla riunione), e per coloro che magari erano in ferie e nulla hanno potuto sapere della cosa, di poter “agganciarsi” in un secondo momento, qualora il progetto incontrasse il favore della Regione (non ho ben capito come ma il Sindaco l’ha spiegato e se qualcuno desidera essere informato basta che gli telefoni).
Mie personali conclusioni
Col senno di poi, pensando ad una unitarietà di intenti fra i nostri sindaci che non c’è, visto l’intreccio di rapporti (ginepraio) fra Regione, comunità montane, amministrazioni comunali, viste le tempistiche di presentazione delle domande (entro l’11 di agosto, oggi è domenica 9, domani c’è anche San Lorenzo …), penso che nessun sindaco si dovrebbe prestare a questo gioco; dovrebbero invece riunirsi assieme per formulare un documento unitario di protesta (qualche sciocchezza la posso scrivere anch’io, no!). Ma è il contadino (Regione) che dà da mangiare al pollaio, quindi …
Tornando con i piedi per terra. Molti Comuni non hanno partecipato, non ne hanno avuto il tempo (variabile più che mai indipendente) o la voglia. Mi sembra di aver capito che ci sono 4 progetti da finanziare (priorità a Delta del Po e zone montane e, fra queste, alle aree con maggior numero di abitanti). Proviamo dunque con questo “gratta e vinci”, chissà, magari salta fuori un bel “hai vinto” (a rigore le richieste eccedenti la disponibilità finanziaria attuale saranno attuate con i fondi del PAR FAS, se Tremonti è d’accordo). La fortuna, si sa, aiuta gli audaci.
Ultima considerazione. Quando succedono queste cose, quando i tempi da rispettare sono così come sono … non vi passa per la testa che sia tutta un’orchestrazione (lo so, non vi ho detto nulla di nuovo).
Ultimissima. Cari serenissimi sudditi, che dire, se non che, scusate la franchezza, anche oggi l’abbiamo preso nel … portabagagli.