Museo della Latteria di Lozzo di Cadore: un calvario …
Tosate, bisogna che cambie sfera! Me son sbaliou anche sta ota. E propio l caso de dì … porca vaca.
Mi corre l’obbligo, per la seconda volta, di rettificare alcune mie sconsiderate considerazioni sui lavori del museo della latteria. Il 3 gennaio, nell’articolo Museo della Latteria: i lavori languono, nessun presepe inaugurativo, scrivevo infatti :
Devo dire che mi ero sbagliato, riguardo ad alcune cose dette sulla vicenda del museo della latteria. Non si può sempre avere ragione.
…
Mi sono quindi sbagliato. I lavori non sono stati ancora ultimati. Qualche “guizzo di genio” deve aver allungato l’iter procedurale. O forse il ricorso alle aziende forestiere ha allungato i tempi della realizzazione: se gli manca una vite questi qua vanno a prenderla a Vicenza, nessuno glielo ha detto che anche quassù, nelle lande montane chiamate Terre Alte, si trovano viti in abbondanza. Basta chiedere.[…]
Così concludevo poi l’articolo:
Azzardo un’altra previsione? Ma sì! Sono certo che ora, passato il freddo mordente, i lavori riprenderanno con una nuova lena. Vedrete che per Pasqua tutto sarà a posto (e sicuramente i professionisti non si dimenticheranno di preparare delle graziose uova pasquali).
Me son sbaliou. Chè ve devo dì. Me son sbaliou anche par Pasca. Me tolo dute le colpe.
Non ce l’hanno fatta. Niente, neanche a Pasqua. Non è servito neanche richiamare Beppino dalle ferie. Il regalo si scarterà il 24 aprile. La data è stata fissata dal computer del ministero dei beni cullturali che ha vomitato questa sentenza, senza che neanche il sindaco lo sapesse, già l’11 marzo scorso (vedi mio commento e link alla “vomitina” del ministero).
Se qualcosa andasse storto per quella data (24 aprile), posso avanzare qualche altra proposta? Consiglierei le Idi di Maggio (il 15), se non ce la fate proporrei il solstizio d’estate (21 giugno). Se proprio la sfiga si accanisse, vedo di buon occhio il 10 agosto, San Lorenzo. Oltre non mi sento di andare. Buona fortuna. Con tutto il c…. ma che avete capito? Cuore, cuore!
Nel frattempo la Lola è sempre più incredula.