Sono sette anni che i confindustri, alla fine di ogni anno (ma anche nel corso del medesimo), ci propinano le studiate analisi dei predittori della ripresa che poi si rivelano sbagliate “del triplo”. Ora, nessuno nega a nessuno il diritto di scrivere puttanate ma almeno, ogni tanto, dillo che ti sei sbagliato. Meglio: dì che sono sette anni che spari numeri che poi si rivelano fottutamente sbagliati.
Insomma, qualcosa nel modello predittivo non va. I confindustri, comunque, sono in buona compagnia anche se va detto che nell’ultimo anno sono stati, insieme all’OCSE e ancor più al FMI, i meno sboroni (avevano previsto un +0,6%, il FMI un +0,5%). I coglioni al governo, invece, avevano visto addiruttura un +1,1% per il passato 2014: fottuti inguaribili ottimisti. Come sta andando a finire lo dovreste già sapere: alla fine del terzo trimestre la variazione acquisita del PIL sul 2013 era -0,3% (meno 0,3%).
(è poi chiaro che, prima o poi, la ripresa ci sarà, magari dopo aver grattato ancora un po’ il fondo: in quella circostanza qualcuno dirà… noi l’avevamo previsto)
(immagine via @KappaRar)