Il sindaco di Sedico sente il bisogno di prendere le distanze dal Bim-Gsp. Lo fa spedendo una lettera ai suoi concittadini, lui che del Bim Consorzio è il presidente, per chiarire che i “due Bim” sono enti da vedersi e trattarsi come indipendenti l’uno dall’altro.
Di Piccoli si ricorderà l’epoca tri-careghista, quando il superdotato sembrava poter gestire contemporaneamente il proprio comune (che non è propriamente un pollaio da 1000 abitanti), la vicepresidenza della Provincia con delega al bilancio e la presidenza del Bim Consorzio. Alla fine super-Piccoli dovette calare la testa sulla vicepresidenza della Provincia, detronizzato da Bottacin, esasperato dal fatto di saperlo dimissionario solo a parole, ma trovandoselo di fatto fra i piedi tutti i giorni.
E’ vero, Bim Consorzio non ha niente a che fare gestionalmente con Bim-Gsp: quindi il “buco extragalattico” che fa capo alla società è solo opera del cda di quest’ultima. C’è però un filo che lega le due Bim: anche il presidente della Gsp, tale Roccon, è del PDL, come Piccoli. PDL, basta la parola (27.000 € di buco al giorno dal 2004).
A mio modo di vedere va sottolineato con vigore che, politicamente, le due Bim non si possono ritenere assolutamente indipendenti, tanto quanto non potrebbero essere ritenute indipendenti la Coca-Cola dalla Coca-Cola-Light. Gli amici di merenda sono sempre quelli: quelli del PDL, il partito che ha assassinato la Provincia di Belluno sfiduciando il suo presidente Bottacin.
Ci aspettiamo, localmente, nel pollaio lozzese, che un altro tribuno del Bim Consorzio, tale Manfreda, presidente di vallata, in occasione della prossima prevedibile uscita del bolcom, organo informativo del Min.Cul.Loz, ritagli a sua volta un piccolo spazio per spiegare a tutti che la voragine del Bim-Gsp, oltre che la sodomitica tassa da 100 euro legata ad essa, ora affossata dalle proteste popolari, non sono opera del Bim Consorzio, ma del fratellastro/sorellastra Bim-Gsp. Noi sappiamo che le due cose sono legate dal PDL, ma il sindaco non lo dirà, come non dirà che il politicamente ‘criminale’ PDL bellunese ha assassinato la nostra provincia, privandola di una guida in un momento delicatissimo della sua vita istituzionale.
Ma la cosa sconvolgente che appare “tra le righe” è che, Piccoli, prendendo le distanze così come ha fatto, non fa altro che confermare senza appello che la gestione di Gsp è stata fallimentare. Le cose dette appaiono come un “pellicano”, non il volatile, il camion, pieno di umano letame scaricato sul Bim-Gsp e sul suo presidente. E se fossi in Roccon la cosa non mi piacerebbe per niente. Se riesce a tornare a galla e rendersi conto del mare di m…a che gli è stato scaricato attorno dal “fuoco amico”, perché il risultato finale è proprio questo, nei prossimi giorni potremmo forse sentire la sua accorata versione dei fatti.