Quando sento sindaci, amministratori e/o politicanti parlare di “squadra” mi iniziano a tremare le vene dei polsi. Se poi questi sindaci, amministratori e/o politicanti sono bellunesi, oltre al tremore mi cadono anche gonadi e braccia. Dunque, il subentrato responsabile del Bim Consorzio alla dipartita (politica) del peones Piccoli, nonché sindaco di Lozzo, tal Manfreda, così si esprime in materia di squadre:
«Aiuteremo il Cadore a fare squadra»
Nella stessa uscita pubblica il vostro aveva già espresso una perla di pensiero riguardo alla modalità di promuovere turismo ed economia, profondità di pensiero che mi ha spinto ad affermare in un recente articolo “be’ dai, tutti questi anni non sono poi trascorsi così invano!!” Ma come avete notato c’è di più: c’è il “fare squadra”.
Il “fare squadra” e’ una frase retorica e rituale che sindaci, amministratori e politicanti dei nostri borghi usano da una quarantina d’anni, da quando cioè sono state istituite le Comunità montane. Scandite con me: C-o-m-u-n-i-t-à !! Ce l’ha o non ce l’ha scritto sulla schiena, la parola “comunità”, il senso di fare squadra? Oltre a nascere per distribuire nuove cadreghe alla fame insaziabile dei partiti, a cos’altro sarebbero servite le comunità montane se non a far fare squadra ai sindaci/amministratori che le componevano? Che poi, nella realtà, abbiano fatto squadra o meno, questo è un altro paio di maniche (come ben si può immaginare).
In tema di squadre duole tirare in ballo la vergogna delle vergogne: la celeberrima squadra di sindakos, 67 in provincia di Belluno, che hanno gestito quel gigantesco squallore del Bim-Gsp generando un debito mostruoso. Ora, 21 di questi sindaci, un terzo della grande squadra Bim-Gsp, hanno le loro basi logistiche in Cadore. In particolare, l’attuale facente funzioni di presidente nel Bim Consorzio fa parte di quella squadra da nove anni. E proprio lui afferma, in quelle vesti, “Aiuteremo il Cadore a fare squadra“. Certo, la squadra va immaginata nella sua veste allargata comprendente associazioni e bla bla bla, come da rituale retorico.
Permettetemi però, per quella parte di squadra che sarebbe comunque composta da sindaci, amministratori e politicanti, di provare un naturale moto di ripulsa e disgusto che, se non tenuto a freno, potrebbe dilagare in una serie di conati di vomito. Tradotto: ok per il “fare squadra”, come si fa a non accettare questo precetto da giovani marmotte, ma attenti al dosaggio di sindaci e amministratori ché, lo abbiamo già visto e sperimentato, hanno in sé un potere analogo a quello di Re Mida, quello che trasformava in oro tutto quello che toccava. Si, solo che loro hanno la tendenza a trasformare quello che toccano in ben altra cosa, la cui odorosa individuazione rimando alla perspicacia dei lettori del BLOZ.
Insomma, che non giunga nuovamente l’ora, così come è giunta per la squadra dei sindaci del Bim-Gsp, del sarcastico motto: “siamo una squadra fortissimi“. Mi sia permesso con ciò di esprimere, sempre ovviamente in chiave politica, il mio profondo, risentito e incondizionato disprezzo per quello squadrone di sindaci, quello del Bim-Gsp, che tante emozioni ci ha finora regalato. Uno spettacolo per il quale, come sapete, pagheremo un prezzo salatissimo !!