sindaco di Lozzo: migliorati i servizi nonostante la diminuzione dei finanziamenti statali /2 (della zecca comunale)
Il sindaco di Lozzo, dopo averci fatto fare una grassa risata, ci dà l’estro di approfondire la disamina delle str…anezze pubblicate recentemente in un articoletto del Corriere delle Alpi del 24.04.2014. Dicevo infatti nei giorni scorsi … (e do a ride par no piande: prossimamente un commento in versione “zecca comunale” … sulle orme di Manfred Keynes):
La nostra missione negli ultimi 5 anni è stata quella di migliorare i servizi senza aumentare le tasse e ciò nonostante la diminuzione dei finanziamenti statali. Possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo: non solo siamo riusciti a migliorare i servizi, grazie a un grande senso pratico e al personale che ha lavorato con noi in piena sintonia, ma abbiamo anche investito ingenti somme di denaro in strutture pubbliche.
‘Sti qua, con il sindaco in testa,
nonostante la diminuzione (di quanto?) dei finanziamenti statali
e, badate, senza aumentare le tasse (ma davvero?), che ti riescono a fare, grazie ad un “sedicente” grande senso pratico ?
riescono a migliorare i servizi! (anche la catenina?)
Ora, sapete tutti – anche quelli non vaccinati – com’è la faccenda del “migliorare“, no? Inutile perderci tempo. Tanto più che il miglioramento sarebbe sui … servizi, alcuni dei quali ben difficili da misurare concretamente. Quello di sgombero neve e quello del controllo di polizia fatto fare solo a piedi – essendo più facilmente misurabili, soprattutto il primo – sono servizi dei quali credo tutti abbiano percepito il chiaro e netto … peggioramento (declino, decadimento ecc.).
Ma il bello è che ‘sti qua, udite, non solo ti avrebbero migliorato i servizi, dicono, ma avrebbero anche “investito ingenti somme di denaro in strutture pubbliche“.
E allora, converrete, che il sindaco di Lozzo dev’essere diventato un mago nella gestione della spesa pubblica: una nuova stella keynesiana è spuntata nel liquido panorama degli economisti de noantri.
Perché, se:
- nonostante la diminuzione dei finanziamenti statali
- senza aumentare le tasse
riesce a investire ingenti somme di denaro in strutture pubbliche, questo qui è diventato davvero un mago dell’economia: John Manfred Keynes!
Ora, ci piacerebbe sapere se le “ingenti somme di denaro” cui fa riferimento la nuova stella keynesiana sono somme prese a debito con mutui, oppure sono soldi “europei” (cioè statali), oppure sono Zanonato-bond (quelli che il ministro Zanonato paventava di voler emettere per spalmare i debiti che lo stato si è assunto per sussidiare il fotovoltaico fino al 2041) emessi dal Botanico Palazzo o se – magari, niente può essere escluso a questo punto – non siano prodotte dalla zecca comunale allestita nottetempo nei locali interrati del magasin de comun !!
E ora che abbiamo il nostro mago economista, J. Manfred Keynes, a quell’altro, a J. Maynard Keynes, possiamo anche sputargli addosso (che noi, i problemi di spesa pubblica, li abbiamo brillantemente risolti).