Il 2 gennaio scorso su Sky Tg24 il Berlusca ha affermato “io non ho mai parlato di nipote di Mubarak“. Eppure molti hanno finora ritenuto che così fosse. Per rinfrescare la memoria ecco di seguito qualche gustoso frammento video legato alla vicenda. Anche Paniz era dell’avviso che Berlusconi avesse questa convinzione “vera o sbagliata che fosse”.
Pecorella, fu avvocato di Silvio, salta a cavallo dell’Agenda Monti ma, intanto, …:
Pecorella: “Con voto su Ruby toccato il fondo”, ex legale di Berlusconi con Monti
[…] “Il giorno che la Camera dei deputati della Repubblica italiana ha votato una mozione nella quale si sosteneva che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Non ce l’ho fatta più, la mia coscienza si è ribellata. Esiste un limite, quel limite si era varcato. Anche perché fino a quel momento avevo già dovuto mandare giù troppe cose”.
Sulla giustizia come presidente della commissione della Camera ho seguito e fatto approvare i vari lodi (il cosiddetto lodo Alfano, ad esempio). Tutti quelli che ha voluto Berlusconi, in ogni caso. Erano indispensabili per continuare a governare, mi dicevo. Ho eseguito. Poi è venuto meno il presupposto politico del partito e tutto è crollato. Le riforme vere non si sono più fatte. Intendo le riforme costituzionali. E ad un certo punto abbiamo toccato il fondo”
Con quel voto che di Montecitorio e con quei 315 deputati che hanno detto di essere convinti che una ragazzina marocchina, ospite delle serate ad alto tasso erotico di Arcore secondo la Procura di Milano, fosse parente dell’ex presidente dell’Egitto. Il processo, che vede imputato l’ex presidente del Consiglio per concussione e prostituzione minorile, è ormai agli sgoccioli e il prossimo 14 gennaio Ruby dovrà testimoniare.
E’ un nostro trofeo invece, di noi bellunesi, l’onorevole che continua a sostenere che no, non è così! Magari domani il nostro Paniz quotidiano ce lo troviamo in tv a romperci le scatole da montiano. Prima però, un ripasso su Keynes.
Antenna 3 intervista Paniz (sulla conferma di Bersani alle primarie) che appare con il suo bel sorridente faccione rubicondo. Dice il deputato:
Una battuta ricevuta da Renzi su twitter «Finalmente Renzi ha fatto una cosa di sinistra… Ha perso». Il fatto che abbia vinto la sinistra più tradizionalista, sto per dire quella della sconfitta d’abitudine per ricordare la battuta che ho segnalato prima, tutto questo rende più facile un successo del centro destra alle prossime elezioni di marzo e di aprile.
Che sicumera ragazzi. Certo, se vinceva Renzi il PDL veniva spazzato via perché non ha senso ora, figuriamoci con Renzi in campo. Anche a noi un futuro con l’anguilla Bersani a capo del governo, con uno stuolo di ministri cariatidi del calibro di Bindi, Finocchiaro et altri (le ombre di D’Alema e di Veltroni … la sinistra figura di Fassina), con contorno di patrimoniali punitive e sicuro aumento di spesa pubblica corrente ci appare demenziale. Se poi ci mettiamo il fatto che Monti ce lo troveremo con ogni probabilità ancora fra i coglioni anche con le truppe piddine in sella, il futuro appare quasi invivibile.
Ma piuttosto che un PDL di merda come quello apprezzato finora, ci assogetteremo a sopportare la gogna di un PD del cazzo (Renzi, mettiti a fare qualcosa di serio, non puoi tradire tutti quelli che hanno creduto in te!). Bersani ha avuto una semplice quanto scontata conferma correndo una corsa in casa, mobilitando i militanti e non la gggente. Da qui alla primavera è ancora in grado di farsi del male da solo (ricordate quando era un baldo propugnatore della privatizzazione dell’acqua?).
Tuttavia, partendo dalle ultime rilevazioni sugli orientamenti politici degli italiani (effettuate prima delle primarie, perché ora il PD viene dato al 34-36%, ma si sgonfierà), che il deputato Paniz conosce senz’altro bene e che danno il PDL dimezzato al 16% (era al 32% all’inizio del 2011), ci sentiamo di spronare il rubicondo deputato ad una agguerrita e fertile campagna elettorale da qui alla prossima primavera (in fondo il serbatoio di indecisi è ancora pieno zeppo).
Nel frattempo, se desidera, può cimentarsi anche nel canto:
Non ce la fa a superare Cuore, ma c’arriva vicino (in ogni caso due pacchetti di Kleenex li fate fuori). Paniz, parlando come una valeriana, prende a schiaffi quelli delle 36 preferenze ed anche quelli che se ne sono andati a cercar voti in Alto Adige (che sia gente del PD?) – che a suo dire si sarebbero macchiati del tremendo delitto di “saltare sul carro del vincitore”-, per poi alzare, lui, il vero calice della vittoria. «Io sono stato il condottiero che ha salvato la provincia di Belluno dall’accorpamento», sembrerebbe voler dire il deputato. «Ed ho le prove», dice.
«Chiedetelo al ministro Patroni Griffi». E a tanti altri.
Lo so che è una smaronata, ma dura solo 4 minuti, ce la potete fare.
Ad ogni buon conto, mi ero già espresso sull’argomento in Paniz santo subito. Non dubiti, deputato, ce ne ricorderemo. Poi, non vorrei essere venale, ma noi cittadini la paghiamo proprio per questo: non l’abbiamo mica mandata a Roma a sbucciare le banane eh!. Metta, metta online tutti gli interventi a sostegno della campagna “Mo’ ti salvo Belluno” e si ricordi di mettere anche le risposte avute. Altrimenti non conta. Anch’io ho scritto un sacco di lettere a Babbo Natale ma la bambola gonfiabile in goretex non mi è ancora arrivata.
Il deputato già si era espresso sull’argomento. Poi Silvio, due giorni dopo aver fatto il fatidico passo indietro, c’ha ripensato. Che sfiga. Ma, se fare un passo indietro significava “voler bene all’Italia“, farne ora uno avanti che significato potrà mai avere? Comunque: se non è stata solo tattica, che cos’altro può essere? Frastornante la vita alla corte del re, eh?
[…] lui ha compreso perfettamente che questo era il momento di voler bene all’Italia facendo un passo indietro. Non credo che sia solo tattica, anzi sono sicuro che non è solo tattica […]