opposizione
sindaco di Lozzo di Cadore: se ci sei batti un colpo!
Non credo si sia mai visto un sindaco che durante le sedute del consiglio si sia messo le dita nel naso per smoccolarsi. Non lo si vede, solitamente, in virtù di una convenzione sociale per la quale l’atteggiamento “non sta bene”.
Nel testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (267/2000) non vi è traccia alcuna di regole di comportamento da attuarsi in caso di pulizia delle prime vie aeree.
Nel medesimo testo è invece chiarito (art. 43 c. 3) che:
Il sindaco o il presidente della provincia o gli assessori da essi delegati rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri.
Per quanto mi riguarda, il sindaco di Lozzo di Cadore può anche metter mano alla canapia in consiglio, se questo fosse un irrefrenabile desiderio, ma deve anche impegnarsi a dare risposta entro i limiti stabiliti dalla legge.
Questo per il rispetto dovuto alle regole istituzionali ma soprattutto, cosa immensamente più importante, per il rispetto dovuto a tutta quella gente di Lozzo che, poca o tanta che sia, si sente rappresentata da chi avanza istanze e richieste tese ad illuminare aspetti della vita amministrativa del proprio paese che altrimenti resterebbero oscuri o in ombra.
Caro sindaco, a questo punto, come riportato nell’incipit dell’articolo del Gazzettino («Lozzo, il sindaco non risponde (subito) alle interpellanze») che ieri ha descritto l’argomento (sollecitato dalla minoranza e riportato naturalmente anche sul sito di Per la Gente di Lozzo: lettera al sindaco e al prefetto e successivamente il post di presentazione dell’articolo apparso sul Gazzettino), “se ci sei batti un colpo” e, se mai le dovessi avere, spiega pure le tue ragioni. Comunque, rispondi, che a noi fa sempre piacere leggerti.
Per finire, rilevo che non è semplicemente e solo secondo la minoranza che il sindaco non risponde nei tempi prescritti, è anche (e soprattutto) secondo il calendario gregoriano.
Foto:Flickr (Pierre-Olivier)
le risposte dell’amministrazione di Lozzo di Cadore: irregolarità nel ciclo o meno-pausa?
30 giorni. Queste sono le giornate che un sindaco ha a disposizione, per legge, per rispondere alle interrogazioni delle opposizioni. Ogni volta che giunge una “domanda” dalla minoranza, dovrebbe innescarsi un ciclo di 30 giorni al termine del quale quest’ultima dovrebbe poter contare su una risposta.
Non c’è scritto da nessuna parte che si può fare a meno di rispondere. Accollarsi l’onere di dare risposta ai questiti posti dalle minoranze fa parte delle consuetudini democratiche. Certo, si possono dare risposte del cavolo. Succede. Spesso. Ma si deve sforzarsi di darle in quella finestra temporale di 30 giorni.
Il nostro sindaco, invece, interpreta in modo elastico queste regole. Evidentemente non sa contare: ecco perché per San Valentino gli ho regalato un pallottoliere. La mite minoranza consigliare di Per la Gente di Lozzo aveva già dato una tiratina di orecchie al Nostro nell’articolo il nostro richiamo al Sindaco al rispetto delle normative. Anch’io, riprendendo questa vicenda, avevo scritto due righe in la minoranza di Lozzo di Cadore richiama all’ordine il sindaco.
A una certa età, lo provo su me stesso, è utile ripetere. Ecco perché, viste le difficoltà che ha questa amministrazione ed in particolare il sindaco a dare risposte, verso la fine del 2010 avevo scritto due righe di incitamento:
- Caro Babbo Natale, potresti aiutare il sindaco di Lozzo di Cadore a rispondere alla interrogazione sul federalismo demaniale?
- Lozzo di Cadore, sindaco alle prese con interrogazione su Fraina: non basta più Babbo Natale, qui ci vuole l’esorcista
Poi è successo un fatto che per molti è passato”sotto traccia”. Per la Gente di Lozzo ha presentato, per la seconda volta, alcune delle interrogazioni alle quali non aveva avuto risposta. Quante considerazioni sulla senilità che mi verrebbe di scrivere, ma è giusto rispettare i ritmi circadiani cui ognuno di noi è obbligato dalla propria natura:
- Riproposizione interrogazione Sorgente di Fraìna
- Ripresentazione interrogazione sul federalismo demaniale
- Ripresentazione della interpellanza riguardante la Biblioteca comunale
Ed eccoci ai “nostri giorni”. E’ dell’altro ieri la pubblicazione sul blog di Per la Gente di Lozzo del post egregio sig. Sindaco, le risposte si devono dare entro 30 giorni, non quando si ha voglia!, che è la copia della lettera presentata al sindaco di Lozzo di Cadore e per conoscenza al prefetto di Belluno nella quale la minoranza invita il nostro primo cittadino, nuovamente, a rispettare le regole democratiche sulla quali si basa il corretto confronto politico:
Concludendo la preghiamo, come già richiesto in una precedente lettera, di prendere buona nota di quanto da noi sin qui esposto e di essere nel prosieguo più scrupolosamente aderente alle disposizioni di legge.
L’ostinazione con cui non ha mai voluto pubblicare su internet gli atti della propria amministrazione (delibere di giunta e consiglio in primis), l’indecorosa testardaggine con cui persevera a non rendere disponibile l’archivio di questi atti anche ora che è stato costretto a renderli pubblici per 15 giorni all’albo pretorio online, l’indifferenza con la quale ha lasciato passare l’onta delle maglie nere nella raccolta differenziata senza assumersene pubblicamente la colpa (almeno per quel che gli compete, che non è poco), questa ultima vicenda delle risposte alle interrogazioni della minoranza cui dà seguito quando gli pare, non fanno altro che confermare la mia valutazione del sindaco Mario Manfreda che, in ragione di questi ed altri aspetti istituzionali ed amministrativi, è ben lontano da una misera sufficienza.
Segnalazione services ‘door to door’, non si sa mai …
Mi è giunta per email questa pubblicità che, immediatamente, ho associato alla nostra amministrazione comunale ed in primis, ovviamente, all’autorevole sindaco che la guida.
Sappiamo che uno dei tentacoli del Min.Cul.Pop è rappresentato dal “neonato” bolcom (bollettino comunale). Tale bolcom, distillato del pensiero e dell’attività amministrativa, è uscito per ora con le edizioni conosciute come “il rifiutino” (talvolta chiamato “vomitino”), il “rifiutino special edition” ed il “casermino”. Stiamo aspettando frementi l’uscita del “decorino“, tributo allo sforzo che l’amministrazione si appresta a sostenere nell’infido campo del decoro urbano.
Il “decorino”, da voci di popolo, dovrebbe riportare tutte le localizzazioni dei 40 siti individuati per approntare il lifting, per ognuno dei quali è chiarita la tipologia di interventi e, soprattutto, l’impegno finanziario. Una riforma epocale che lascerà il segno nella scienza delle comunicazioni.
Sapete anche che il bolcom risulta blindato contenendo il 100% del “pensiero maggioritario”, non prevedendo alcuna porzione di spazio per il “pensiero minoritario”. Tuttavia tale vangelo è stampato con i soldi di tutti e distribuito avvalendosi del personale del comune, pagato anch’esso da tutti noi.
Magari (non credo) c’è anche una legginuccola itagliana che lo permette, ma la correttezza istituzionale è qui messa amabilmente sotto i piedi dalla … autorevolezza del sindaco e dalla sua dirittura morale. Certo, è anche vero che l’opposizione non si è, per l’appunto, opposta.
Nella malaugurata ipotesi che lo Spirito Santo si interessasse della vicenda e che una supposta autorità superiore ravvedesse in tale comportamento un qualcosina di fuori posto, tale da consigliare ai fattucchieri della propaganda municipale di non ricorrere cautelativamente al metodo fin qui usato, ho pensato di segnalare la pubblicità ricordata in apertura con i relativi servizi proposti dalla sedicente ditta I.S.D.N., specialisti in servizi “door to door”. Interessantissima, oltre ogni considerazione, la possibilità di usufruire di uomini sandwich. Sperando di aver fatto cosa gradita, porgo i miei più distinti saluti.
Lettera aperta ai Consiglieri di Minoranza di Lozzo di Cadore
di Cagliostro
Caro Danilo,
è da tempo che osservo, con non poco disappunto e rammarico, l’operato – meglio, la latitanza – della Minoranza in Consiglio Comunale. Ti chiedo pertanto di ospitare sul tuo Bloz alcune mie considerazioni su quanto ritengo doveroso esplicitare, come cittadino, evidenziando nel contempo la consapevolezza che si tratta di opinioni personali che spero, comunque, servano ad innescare un utile, pubblico dibattito. Quanto qui scritto vuole prescindere da ogni tuo coinvolgimento essendo io conscio della delicatezza dell’argomento e del fatto che il redattore del Bloz, in particolare in questo caso, debba (e voglia) essere considerato alla stregua di moderatore super-partes.
Un grazie di cuore
LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI DI MINORANZA
Premesso che, alla luce della normativa introdotta con TU 267/2000 sulla gestione ed amministrazione degli Enti Locali, in primis i Comuni, il vostro ruolo è stato di molto depotenziato rispetto all’epoca precedente (si pensi solo alla soppressione del CO.RE.CO., oppure ai poteri ampiamente più discrezionali riservati alla Giunta), mi sia consentito rivolgere a voi, in qualità di concittadino, alcuni rilievi che considero del tutto motivati e giustificati.
Vorrei sottolineare con forza che la mia vuole essere una critica costruttiva, uno stimolo ed un appello al vostro orgoglio ed alla vostra dignità di rappresentanti della comunità locale, insomma un contributo positivo e dialettico volto a beneficio della Istituzione Comune; infine il mio scopo è quello di attuare un modesto tentativo di ri-equilibrazione e ri-considerazione del vostro ruolo che dovrebbe essere, seppur depotenziato, quello di controllo, pungolo e proposta nei confronti dell’esecutivo comunale e della maggioranza che lo sostiene.
Ebbene, a circa metà del percorso legislativo, mi rincrescere constatare e dovervelo dire in tutta franchezza, il vostro bilancio appare non solo negativo ma del tutto inefficace, privo come è di quella necessaria incidenza sulle scelte operate dall’Ente.
Ed anche l’unica cosa positiva che vi riconosco, ossia il vostro ribellarvi alla mancata re-introduzione della pubblicazione delle delibere di Giunta e di Consiglio sul sito internet del Comune, appare positiva sul piano dei principi ma ben poca cosa sul piano concreto della realtà gestionale dell’Ente nel cui consiglio vi onorate di sedere. Sì, avete provveduto di vostra sponte a realizzare quella trasparenza che vi era stata denegata con scuse risibili ed avete pubblicato quanto richiesto sul vostro Blog.
Ma anche sul punto devo muovervi dei rilievi. Non siete stati capaci di ottenere il riconoscimento delle vostre ragioni con la pubblicazione delle delibere sul sito comunale, avete poi dimenticato di pretendere la consegna per la pubblicazione di tutti gli atti della Amministrazione, in particolare delle ‘determine’ di spesa, importante strumento di controllo di metodo e di merito sulle uscite dell’Ente.
Infine, constatiamolo pure, a partire dall’1/1/2011 vige la normativa Brunetta per cui anche i renitenti della controparte hanno dovuto adeguarsi e pertanto il problema è stato superato. A voi competerebbe adesso l’obbligo dell’accertamento sulla liceità della cancellazione della documentazione on-line, dopo i tempi canonici previsti per il vecchio albo pretorio. Fatto sul quale sembra esistere ampia opinabilità. Quindi, riassumendo, non avete vinto nel merito, la vostra ‘beata innocenza’ vi ha fatto trascurare il vero strumento di controllo della spesa e della relativa trasparenza, il vostro ‘cavallo di battaglia’ è ora superato dalla nuova legislazione.
Vi va dato atto, in ogni caso, di questo vostro sforzo a suo tempo profuso per dare maggiore trasparenza operativa ad una Giunta che aveva fatto retromarcia, rispetto al 2004/2005, quando, inopinatamente, ci fu l’oscuramento del sito sul tema di fattispecie (va ricordato, del provvedimento, anche lo scopo recondito: evitare la pubblicazione di cose poco gradite riferite alla vicenda Caserma ed all’ utilizzo di terreni di uso civico…).
Poi però la vostra incisività ha perso via via mordente, fino a sparire del tutto.
Cito un solo esempio che bene mette in luce la vostra carenza operativa: la questione delle interrogazioni ed interpellanze. Il rispetto dei termini di legge per il riscontro scritto richiesto ha incominciato ad essere largamente inosservato. Ed i 30 gg sono diventati anche 70 ed oltre. Questo è imputabile alla vostra mancata energica azione di protesta e richiamo alle leggi in materia. Sapete che se al sindaco concedete un dito, egli vi mangia l’intero braccio. E voi, sul punto, siete stati quanto meno inefficaci. E così egli vi ha messo alla prova ed ora sa che può permettersi di prendervi un pò sottogamba. Chi è causa del suo mal… con tutto ciò che ne consegue.
In più debbo constatare che le vostre interrogazioni e/o interpellanze sono considerate alla stregua di un rapporto personale fra presentatori e sindaco. Non deve essere così: le vostre istanze, oltre al richiesto riscontro scritto, presuppongono la successiva discussione in consiglio con illustrazione, replica del sindaco e contro replica. Altrimenti, dove sta la pubblicità se i temi trattati non appaiono nemmeno in un contesto deliberativo?
Ma veniamo all’aspetto inerziale su una miriade di temi da voi trascurati.
Va bene che ora vi siete anche ‘spaccati’ in due, ma ciò non giustifica mai l’inerzia; se rimanete silenti, date infatti ragione a qualche ‘volpe’ del consiglio, che in un conciliabolo di sodali, sembra aver asserito: “questi ce li mangiamo con il cucchiaino del gelato”, con ciò, implicitamente riconoscendo il valore dell’operato della precedente opposizione consigliare.
Mi permetto ora di elencarvi soltanto alcuni dei numerosi temi che potrebbero essere oggetto della vostra attenzione ed indagine conoscitiva:
- Decoro urbano/ Perché non richiedere delucidazioni in merito allo stato di degrado del centro paese, così ora ben documentato dal Bloz? Perché non sottolineare che non si possono attendere soltanto lo sblocco dei futuribili finanziamenti ma che bisogna operare, magari con personale del Comune, per porre un seppur blando rimedio alla situazione che esiste da anni? E se poi i benedetti 360.000 Euro dovessero perdersi sulle balze del Fadalto? E perché tanto denaro è stato impegnato in lavori non proprio prioritari ed utili mentre queste immagini dimostrano lo squallore di una compagine di dilettanti?
- Caserma Montiglio/ Perché non esigere informazioni sulle prospettive del ricorso presentato dal De Rossi? Ora esiste un custode del materiale asportato e, se per caso il ricorso venisse accolto in tutto od in parte, quali conseguenze ci sarebbero per le casse comunali? Gli oneri legali fin qui sostenuti non sono mai stati esattamente quantificati!! E’ possibile conoscerli? E che intenzioni ha la Giunta in merito ai lavori di ri-ri-attamento del cespite? Perché non c’è stata trasparenza in Consiglio ma solo enfasi anacronistica sul BOL-COM?
- Ed a proposito di Bol-Com, perché non esigere uno spazio per la voce della Opposizione, nel qual caso verrebbe legittimata la pubblicazione ( in caso contrario essa è da considerarsi alla stregua di mera azione autoreferenziale)? E chi paga le spese di stampa e consegna a domicilio? Consegna fatta da personale del Comune?
- Situazione BIM-GSP/ Non vi sembra opportuno ottenere un ragguaglio sulle voci di stampa circa la situazione economico-finanziaria del soggetto gestore e manutentore della rete idrica? Ed avere informazioni circa i rincari del 5% (il massimo consentito) sulla bolletta degli utenti al fine di coprire il buco di bilancio generato dalle carenze gestionali e da silenzi prolungati degli amministratori? Sul punto il sindaco, amministratore della capo-gruppo, dovrebbe essere in grado di fornire notizie precise e puntuali….
- Centralina Veleza/ Non vi pare sia il caso di esigere trasparenza anche su questo argomento intimamente correlato al precedente? E sulla vicenda delle piante abbattute su terreni privati? E sul prezzo esorbitante sborsato per reperire due terreni?
- Tarsu/ Argomento di spicciola demagogia manfrediana. Anziché favole, deve essere data informativa sull’effettivo stato della raccolta differenziata. Non si può operare solo minacciando ammende salatissime! Perché non indire assemblee ‘pedagogiche’ pubbliche? Dovreste richiedere anche notizie su possibili rincari, visto il continuo ‘esibito’ richiamo alla invariabilità tariffaria a partire dal 2004.
Come ben vedete, di carne al fuoco ce ne sarebbe molta e poi…, altra ancora.
Pensate alle politiche sulla ricettività turistica (albergo diffuso, cura dell’abitato, della strada del Genio, del tempestivo sfalcio dei prati, più esteso dell’attuale), di maggior attenzione al sociale ed al Welfare ecc.
Volevo aggiungere che capisco le vostre difficoltà di approccio con amministratori imbelli, tronfi ed autoreferenziali; sappiate però che anche la vostra completa inazione può essere un fatto ‘colposo’. Nessuno, nonostante le indubbie difficoltà che potete trovare sulla vostra strada, vi esimerà dall’accusa di omissione di atti inerenti alla vostra funzione e ruolo. Qualcuno, magari sbagliando, potrebbe intravedere perfino una certa qual vostra assuefazione all’andazzo attuale, se non una vera e propria connivenza…
Spero che il mio parlarvi schiettamente, a cuore aperto, non sia da voi frainteso: sappiate che vi scrivo con le migliori intenzioni di rendermi utile al paese che vi è dato amministrare ed anche a voi medesimi. Un cordiale saluto.
pierin la peste, la critica politica e le candidature …
Prima di “Pierin la peste”, commentatore del BLOZ, interviene “Interessanti queste discussioni”, commentatore anche lui, che dice in coda all’articolo di Griso “ostracismo: le similitudini fra governo centrale e governo locale“:
E’ sorprendente vedere quante e quali cose saltino fuori da delle discussioni fatte in forma anonima. In questo modo c’è forse la possibilità di dire apertamente e francamente quello che si pensa e che altrimenti non verrebbero dette proprio per evitare anche l’ostracismo o di pagarla a caro prezzo in forme più o meno subdole o mascherate da interventi legittimi. Il malato di mente, o colui che lo si vuole far apparire tale, per arrivare a punirlo, lo si faceva rinchiudere nei manicomi per evitare che potesse nuocere alla propria salute/sicurezza o a quella della collettività.
Se non ricordo male anche Lozzo ha avuto un esempio, in passato.
Quindi possiamo aspettarci di tutto e di più!
Grande Danilo per l’ottima iniziativa che ha avuto a mettere in piedi questa bellissima COSA. Preciso ed ottimo l’intervento di Griso.
Quindi arriva “pierin la peste” che aggiunge:
Bellissimi discorsi, è vero, ma se alle prossime elezioni non si presentano una o più liste forti e con delle aspettative convincenti, si sa già come andrà a finire. Quindi dico a voi che di politica/amministrazione ve ne intendete… CANDIDATEVI!!!!
Il primo intervento mette in luce quello che dico da tempo: la democrazia, in questi nostri piccoli paesi, è un po’ come la mamma, ognuno ha la sua. Ed il sindaco ne ha una che è ancora più sua e che, banalmente, è diversa da tutte le altre. Il problema non è poi neanche questo, il fatto cioè di avere mille democrazie diverse, ma la difficoltà e talvolta l’impossibilità, di esercitarle in piazza in piena libertà.
Perché ci vuol poco a capire che quello che segnala “Interessanti queste discussioni”, “… altrimenti non verrebbero dette proprio per evitare anche l’ostracismo o di pagarla a caro prezzo in forme più o meno subdole o mascherate da interventi legittimi …” è in queste nostre piccole realtà la prassi. Dovuta, secondo me, alla pochezza (politica) degli uomini che assumono le cariche di governo e che, quando lo fanno, non cercano di emanciparsi dalle miserie umane che contraddistinguono la nostra esistenza.
Ma per fortuna c’è sempre qualcuno che canta fuori dal coro. Non sempre la sua voce si sente, non sempre la sua voce ha un seguito, ma è un bene che ci sia. L’anonimato, in questo caso, è un privilegio ed una forma di difesa della privacy, basta saperla usare nei confini dialettici di una “elastica decenza”.
Devo invece interpretare “pierin la peste”. Lui non dice quello che immediatamente parrebbe: non dice “invece di criticare provate voi a candidarvi …”. Pierin intende dire: “bei discorsi … ma se a questi discorsi non si dà poi un seguito … le cose non potranno cambiare, quindi … CANDIDATEVI”.
Sono d’accordo. Ma devo però chiarire un altro aspetto. Non ci si può aspettare che chiunque critichi Berlusconi debba per forza candidarsi per poterlo fare. E’ fin troppo ovvio. Così come è altrettanto ovvio se la critica è indirizzata a Zaia in Regione o a Bottacin in provincia. Ma vale anche per i nostri comuni.
A Lozzo di Cadore ci sono 1000 persone che dispongono del diritto di voto. Dodici delle quali, oltre al sindaco, hanno il compito di amministrare il paese, chi come maggioranza chi come minoranza. L’un per cento della popolazione ha avuto la delega di governare in nome e per conto dei votanti (1000 persone), ognuno nei rispettivi ruoli. Ma io non lascio l’un per cento della popolazione governare senza sapere, giorno per giorno, che cosa stanno facendo anche, e direi soprattutto, se li ho votati. Deleghe in bianco le possiamo dare solo a noi stessi, e talvolta ce ne pentiamo amaramente, figuriamoci se le possiamo concedere a degli “sconosciuti”.
Per descrivere le cose che rappresentano una realtà (la propria), per fare critica politica ed amministrativa non serve candidarsi. Basta essere e, soprattutto, sentirsi cittadini. Ed ognuno di noi lo è. Quindi parlare, discutere, confrontarsi viene prima di candidarsi. Certo, prima o poi, bisogna che qualcuno lo faccia. Altrimenti le cose non potranno cambiare.
Quindi, mi permetto di correggere “pierin la peste”, … INIZIATE A CONSIDERARE SERIAMENTE L’IPOTESI DI CANDIDARVI!!!