di Cagliostro
La recente legislazione in materia di tassazione della casa sta provocando un gran caos interpretativo e regolamentare e non solo… Il termine per l’ approvazione dei bilanci da parte dei Comuni è stato prorogato a giugno e quindi anche la regolamentazione applicativa della nuova tassa slitterà entro quel termine.
Per quanto concerne la prima casa, si potrà pagare in tre soluzioni, mentre gli altri adempimenti (es. seconde case) dovranno essere assolti entro due scadenze tassative (16 giugno e 16 dicembre). Normalmente, in tutti i paesi europei dove esiste la patrimoniale sugli immobili, i calcoli vengono effettuati dall’Ente esattore (o da società da questi incaricate) che provvede all’invio a domicilio dei bollettini prestampati. Come faranno invece i comuni italiani a rispettare le scadenze se non si conoscerà l’entità della aliquota definitiva da applicare al momento di pagare la prima rata?
Sì, perché ai Comuni è data la facoltà discrezionale di adeguare dal 4 a 6 x mille (o cifra intermedia) l’aliquota sulla abitazione principale (prima casa) e dal 7,6 al 10,6 x mille (o cifra intermedia) l’aliquota sugli altri immobili. Va detto che, tecnicamente ed in teoria, i Comuni potrebbero anche diminuire, in ugual misura, le aliquote basi stabilite centralmente; si tratta però, con i tempi che corrono e la disastrata situazione finanziaria generale, di ipotesi molto remota, quasi fantascientifica.
A questo punto una domanda sorge spontanea: il nostro Comune che intenzioni ha? Per ora nulla trapela!! Una decisione nel merito andrebbe comunque ben ponderata e presa tenendo nel debito conto quanto solennemente promesso, durante la scorsa legislatura, dall’attuale sindaco in materia di controlli atti a scovare gli evasori della vecchia ICI. Molte ristrutturazioni, molti cambi di destinazione d’uso (ad esempio da stalle e fienili a vani abitabili) sono stati attuati senza alcuna regolarizzazione attraverso opportuno accatastamento e quindi i proprietari di queste fantomatiche dimore non hanno mai pagato (e non pagheranno) alcunché.
Per non parlare dello scandalo delle così dette baite-villini extra zona urbana (e non mi riferisco soltanto alla zona di Pian dei Buoi; nel territorio comunale esistono centinaia di queste situazioni mai regolarizzate nell’interesse non solo della collettività ma anche degli stessi titolari del diritto di proprietà che, legalmente, risultano possedere un …bel nulla).
Prima quindi di tartassare i cittadini virtuosi, l’Amministrazione pensi bene al modo di recuperare queste imposte e tasse mai venute alla luce. L’Amministrazione cerchi insomma di mantenere la promessa a suo tempo fatta ossia, prima di gravare esosamente sui cittadini virtuosi che fin qui hanno dato abbondantemente, il sindaco agisca e metta in atto tutti gli strumenti atti a scovare i nostri “furbetti del quartierino”. Agendo così, il nostro ‘Conducator’ otterrà anche un risultato etico e morale e farà dimenticare il modo con il quale la promessa era stata, a suo tempo, avviata con l’inoltro ad una quindicina di cittadini di lettere dal tono alquanto ‘sostenuto’ per poi essere lestamente, come si suol dire, …passata in cavalleria.
La cosa era allora molto comprensibile, in un certo senso lo è tuttora: facendo opportuni controlli, da un lato, si sarebbero certamente rimpinguate le casse comunali in modo consistente (anche se la cosa, in Consiglio, era stata sempre negata, adducendo improbabili dati statistici) , dall’altro lato però sarebbe risultato lampante il rovescio della medaglia, ovvero il mancato riscontro in termini elettoralistici. Ora , in ogni caso, con questa crisi che morde e non accenna a diminuire, le scusanti sono davvero poche ed il Sig. Manfreda ha l’occasione unica di dimostrare di possedere la schiena diritta e di operare per il vero bene della collettività salvaguardando il vero interesse generale e richiamando all’ordine chi danneggia la intera platea dei cittadini (e non fa, in ultima analisi, il proprio vero interesse).
Qui non si tratta di fare il Savonarola di turno, qui si tratta di equità e di semplice onestà intellettuale (oltre che rispettare l’etica e la morale); qui si tratta di far funzionare a dovere la Pubblica Amministrazione locale operando tutti quegli accorgimenti atti a mettere sullo stesso piano tutti i cittadini evitando che alcuni possano prevaricare e danneggiare gli altri. Se le tasse le pagano tutti, tutti pagheranno meno e verrà evitato di eliminare servizi essenziali. Abbiamo la possibilità unica, in questo momento storico, di educare al senso civico coloro i quali fin qui non hanno mai dimostrato di possedere tale senso civico.
Metta quindi in moto, ineffabile sindaco, la macchina comunale e faccia in modo che evasori ed elusori abbiano, da ora in poi, vita dura in quel di Lozzo. Gli strumenti non mancano e non parlo soltanto delle persone aventi da tempo qualifica dirigenziale… Suvvia, esimio capo comune, faccia un passo nella giusta direzione: qui ed ora si farà la Sua nobilitate…
Un deferente saluto da CAGLIOSTRO
NB Mi corre l’obbligo, a distanza di diversi anni dai fatti, di dire una definitiva parola di verità circa l’affermazione da più parti fatta sulle ipotetiche responsabilità’ addossate al capo gruppo di minoranza della passata legislatura in merito al cambio di destinazione d’uso dei FR e quindi al pagamento dell’ICI . Si era trattato di un mero vile attacco calunnioso. L’obbligo di mutazione da FR a deposito-magazzino non era parto della fantasia dell’allora pubblico-amministratore la cui funzione non era certo quella del Savonarola di turno, ma era disposizione contenuta in una precisa normativa di legge. Gli attacchi politici dovrebbero, in ogni caso, tener conto di un minimo di onestà intellettuale e lealtà.