Giù la maschera, su la maschera. Commenti anonimi o commenti con la propria identità?
La fortuna dei blog e del web “partecipato” attraverso i commenti (si pensi ai forum per esempio), si basa in buona parte sulla possibilità di partecipare alla discussione in forma anonima.
Ho ricevuto parecchie email, la maggior parte a sostegno di ciò che dico, ma qualcuna anche in aperto dissenso, nelle quali gli autori mi hanno espresso la loro contrarietà o disagio a scrivere le stesse cose su un commento aperto, visibile da tutti. Tutto ciò in ragione del semplice fatto che, quando un argomento diventa “circoscritto” ed interessa una comunità ristretta, com’è quella di cui facciamo parte, dire apertamente ciò che si pensa può causare più di qualche problema (è inutile negarlo).
Allo stesso modo, a quattr’occhi, più di qualche persona mi ha detto: “qualche volta mi piacerebbe commentare ma poi desisto per ovvi motivi” (come dire che anche i sindaci, vicesindaci, assessori ecc. ecc. sono permalosi e financo “vendicativi” …).
Il commento anonimo non costituisce in sé e per sé una “cattiva abitudine”. E’ un po’ come per il voto: c’è quello segreto e quello palese. Talvolta, usando quello segreto, le maggioranze “vanno sotto”, segno che non sempre gli ordini di scuderia sono “digeriti”. Anche per i commenti vale la stessa regola. C’è chi li fa sempre e comunque con la propria identità, c’è chi invece, in certe circostanze, preferisce commentare in forma anonima. Ciò che veramente importa è che il commento non sia realmente offensivo, non contenga turpiloquio, non abbia contenuto razzista o sessista.
Da oggi per commentare sul BLOZ NON E’ PIU’ NECESSARIO INSERIRE NE’ IL NOME NE’ L’EMAIL. Ciò significa che i commenti possono essere espressi anche in forma anonima. Chi lo desidera può naturalmente continuare ad inserire il proprio nome (o pseudonimo) e la propria email.
Il consiglio ovvio è di inserire perlomeno uno pseudonimo (nickname), con il quale essere eventualmente indicati dagli altri commentatori (se il numero dei commenti si dovesse allungare).
Sottolineo che anche prima, visto che per commentare non era richiesta la registrazione, il commento poteva essere espresso in forma anonima. Bastava scrivere un nome di comodo ed una email di comodo (per esempio nome:spiritocufoleto, email:spirito@xyhzxcvfst.com).
Per evitare derive anarchiche, al gestore del blog resta l’arma dell’approvazione dei commenti che, ripeto, possono anche essere apertamente in contrasto con quanto da me sostenuto, ma non devono essere offensivi (per capirci: dire di una persona qualsiasi, compreso il presidente della repubblica, che non è lungimirante non è offensivo; dire che è un coglione, sì).
Se, per lasciare un commento, il vostro problema era avere la garanzia dell’anonimato, adesso l’avete.
Ribadisco: per cortesia, niente cazzate! Che siate o non siate d’accordo con quanto da me scritto avrete sempre la certezza di veder pubblicati i vostri commenti, purché non siano deliberatamente offensivi. Volete usare l’ironia? Ne siete capaci? Fatelo!
Ricordiamoci che la discussione dovrebbe aiutarci a migliorare le cose. Se non le miglioriamo non è un male, ci abbiamo provato. Ciò che conta è evitare di peggiorarle.