Da qui alla fine di agosto, perdurante Caronte o quello che è – ma anche no -, il senatore monti e/o Sciolta Civica ci renderanno partecipi di altre tuittate sì esilaranti. Uhmm, “deve continuare, però, con discontinuità“. Altro che convergenze parallele. Avete presente il “Gioca responsabilmente”? Che è come dire “Annega con cautela” o “Sparati con prudenza” (cit. Crozza). Uguale!!!
Nei giorni scorsi monti, il più noto ragioniere d’Italia, ha rinunciato ad incarichi nel partito ed ha fatto togliere il proprio nome dal simbolo del medesimo. Il nome della nota marca, all’atto del battesimo Scelta Civica, diventata subito per buona parte degli italiani Scelta Cinica con FalliMonti, si sta avviando verso il più conveniente Sciolta Civica.
Vedrete che, se si danno da fare come sanno, potremmo assistere anche ad una loro scissione.
Era ed è chiaro ai più: non puoi tenere assieme cani e porci. Ieri c’è stata una burrascosa assemblea:
Scelta civica implode, Monti trattenuto a stento. Per ora
Drammatica assemblea, questa notte, di Scelta civica: secondo diversi presenti, Mario Monti è arrivato a dare le dimissioni da presidente del movimento. Dimissioni rientrate solo dopo che i parlamentari gli hanno letteralmente impedito di uscire dalla sala chiedendogli di uscire. “Ma l’addio è solo questione di tempo”, spiega chi gli ha parlato. (Rai News24)
Scelta Civica: ‘terremoto’ nella notte, Monti si dimette poi ci ripensa
“Signor notaio, nel verbalizzare che si e’ deciso di accettare la mia proposta senza procedere ad un voto la prego di aggiungere che il presidente rassegna le dimissioni e se ne va”. Sono le 2 di notte, Scelta Civica e’ riunita da piu’ di cinque ore quando il Professore raccoglie le carte e abbandona la sala lasciando sbigottiti deputati e senatori del partito. Nessuno riesce a fermarlo, ci provano in tanti, addirittura ostruendogli la strada dell’uscita dalla sala. Questa e’ quanto ha potuto ricostruire l’Agi. (AGI)
Come sempre, è bastato aspettare. Ho la personale convinzione che durante l’autunno Sciolta Civica inizierà a friggere per benino concludendo con un crack il proprio declino. Tutto ciò, scritto per mia personalissima soddisfazione: in Scelta Civica ho sempre visto un cumulo di letame ben vestito. Ma la puzza si sentiva dai primi passi, eccome se si sentiva. Ah, naturalmente: si può sempre pensare che questa rappresentazione teatrale sia … dialettica interna, aspra dialettica interna. Come no!
Un mesto pensiero rivolto alla Bocconi: dispiace, ma ve lo dovete tenere. La quasi totalità degli italiani ha potuto vedere che il creduto leone altro non era che un misero topolino. Provi ora, il topolino, a ridare smalto e riportare in auge quella fucina di menti che la Bocconi dovrebbe essere. Tirarla su di qualche posto dalle miserevoli posizioni in cui si trova nella classifica generale degli atenei mondiali potrebbe essere meritevole. Chissà che il grigio topolino non possa trasformarsi in candido coniglio.
Nessuno, naturalmente, ci potrà dare la garanzia di non ritrovarcelo fra gli zebedei da qualche parte, magari in Europa, dove i suoi “servigi” sono sempre stati molto apprezzati. Preghiamo affinché ciò non succeda. Sul topastro e sulle sue misere imprese abbiamo scritto fin troppo.
«l’Università Bocconi rende noto che il senatore a vita prof. Mario Monti riassume da domani, 15 giugno, le funzioni di presidente del Consiglio di Amministrazione della Bocconi, ponendo così termine al periodo di sospensione da lui richiesto nel novembre 2011 a seguito della sua nomina a presidente del Consiglio dei Ministri» (Linkiesta)
Nei giorni scorsi monti, il più noto ragioniere d’Italia, ha rinunciato ad incarichi nel partito ed ha fatto togliere il proprio nome dal simbolo del medesimo. Il nome della nota marca, all’atto del battesimo Scelta Civica, diventata subito per buona parte degli italiani Scelta Cinica con FalliMonti, si sta avviando verso il più conveniente Sciolta Civica. Vedrete che, se si danno da fare come sanno, potremmo assistere anche ad una loro scissione.
Pierferdy lo zombi ha già lanciato il sasso. Gli elettori lo hanno fatto diventare una piccola scheggia, pustolosa, ma il canuto democristiano pensa davvero di poter ricomporre il Centro. La soluzione finale, quella che ci ha permesso di toglierci di torno fetecchie del calibro di Di Pietro e Fini, non ce l’ha fatta a buttare Casini nella pattumiera ed eccolo riprovare con il “riciclo” (sarà solo concime, non dubitate). Ma vedrete che anche i giovani puledri della scuderia inizieranno presto a scalciare ed a sollevare polvere fra loro.
Intanto la creatura è crollata nei sondaggi precipitando -per ora- ad un miserrimo 7%. Miserrimo per ciò che le Truppe Ciniche si aspettavano: quel 15% che apriva le porte al sogno del 20% e che, nella realtà, si è poi fermato al 10% (al senato neanche raggiunto). Però NO, monti non si è fatto veramente da parte, continuerà a romperci i coglioni dal basso della sua esperienza, ma lo farà da senatore a vita. Ma che ce ne facciamo dei senatori a vita?
Per definizione Brunetta non puoi considerarlo politico di rango. Nella precedente legislatura ha fatto finta di moralizzare il fetido e paludoso ambiente della pubblica amministrazione e, ad intervalli più o meno regolari, se ne saltava fuori con una sua castroneria, di solito raccomandazioni raffazzonate in ambito economico, tanto per rompere i coglioni al titolare Tremonti.
Politico di basso profilo, quindi, al quale ho dedicato la triade del Brunetta-limoncetta (diceva, il ministro-giullare, che per fare le riforme bastavano 3 mesi): uno, due e tre.
Oggi devo rivalutare, ampiamente, questo mio giudizio sommario. Ho ascoltato il discorso di Brunetta alla Camera dei deputati, diventato nel frattempo capogruppo del PDL, e devo dire che come glie le ha suonate lui al ragionier monti … Onore quindi a Brunetta, che altro di buono non sa fare, ma che in questa occasione si è distinto per impeto e graffiante analisi, sfolgorante quasi come un novello, abbagliante, fulgido Nigel Farage de noantri (a scanso di equivoci, non sto scherzando, davvero).
p.s. il fatto che il PDL abbia sostenuto il governo monti fin dall’inizio è, in fondo, poca cosa se confrontato con la successiva prorompente … “rinascita”!