Accidiosi. In quel girone li avrebbe cacciati il Sommo poeta. E posso io essere più indulgente? Giammai.
Accidioso il devoto sindaco che al tempio mariano si raccoglie di tanto in tanto in preghiera (perlomeno ad alcune messe comandate); accidioso il vice che se non proprio a funghi, pur essendo le lande vicine prospere, percorre queste contrade nell’incessante opera di controllo e presidio del territorio (colmando in parte con tale attività il vuoto aperto dal voluto e cercato confinamento urbano della Polizia Locale, come ben argomentato da questi pixel); accidioso l’assessore, devoto pure lui, che da quelle parti si vede pur fuggevolmente; accidioso l’altro assessore, il salutista, che talvolta defluisce con ampia ed armoniosa falcata di ritorno dall’ubertosa corsetta.
E che dire di tutte le segnalazioni che le madri con carrozzella, pur colpite dal solleone nella spianata, hanno lanciato all’indirizzo del municipio? E così quelle dei giovani virgulti, gonfi di voglia di imparare, che con quei pannelli ed i nomi delle montagne ivi riportati si confrontavano quasi quotidianamente in una frizzante gara di memoria. E che dire poi, sentiti con le mie orecchie, dei turisti che di fronte al pannello esclamavano con stupore – ed esclamano tuttora – “che sublime, toccante, astratta opera d’arte”.
Per la Gente di Lozzo ha presentato un’interrogazione al proposito: interrogazione sullo stato indecoroso dei pannelli informativi presso Loreto. Confermo tutto, tranne che siano indecorosi!
Sono indecenti!
Nella primavera del 2011, dopo una gestazione che neanche le balene …, alla spianata della chiesa di Santa Maria – ma che dico, della chiesa di Loreto – vengono finalmente esposti i pannelli informativi storico-geografici. Alcuni verticaleggianti, quelli “storici”, quelli geografici coricati, anzi, semicoricati, in numero di tre, con effetto panoramico quasi avvolgente.
Tutti stampati su pannelli di scarsissima consistenza strutturale (alveolare da 5 mm), ma questa è un’altra storia. E poi inizia a passare il tempo, come fa sempre, del resto. Cade la neve ed al disgelo successivo i pannelli semicoricati si sono trasformati in arte astratta. A distanza di qualche mese dalla loro installazione, la geografia dei luoghi ha lasciato il posto al nulla.
Passa tutta la primavera del 2012, giungono i primi belati della stagione turistica che sta per esplodere! Che se ne accorgano, gli amministradores, che la cosa non è proprio un gran bel biglietto da visita?
NO, non se ne accorgono!
Perché i pannelli nell’autunno del 2012 sono ancor più astratti. Adesso non ci vedi proprio più un razzo. E’ la sindrome da “minuto mantenimento“. Se i soldi li hanno in tasca riescono a fare qualcosa, come farebbe chiunque, anche ubriaco fradicio. Altrimenti ti attacchi al tram.
E siamo giunti alla seconda primavera. Ed i pannelli sono ancora lì, astratti. E sta per esplodere una nuova promettente stagione turistica.
Ti prego, sindaco, fallo per tutti coloro che credono nella redenzione di queste spossate valli attraverso l’offerta turistica. Fallo anche per i locali. Fallo anche per te. Cambia quei pannelli. L’arte astratta è andata bene per una stagione intera ma ora il dubbio che non sia arte serpeggia, infido, tra i più. Fallo!!
Anche perché lo slancio creativo è costato globalmente 1.662 euri. Ne darai adeguato rendiconto nella risposta all’interrogazione? Anche all’indecenza, in fondo, dev’essere opposto un argine. Contiamo su di te. Rapido.