il napopotamo e il gufo
(se era per me il napopotamo restava dov’era, nel fango. Trovi però che questa rappresentazione sia amaramente divertente, ideale per un inizio d’anno effervescente, sicché, eccola)
(se era per me il napopotamo restava dov’era, nel fango. Trovi però che questa rappresentazione sia amaramente divertente, ideale per un inizio d’anno effervescente, sicché, eccola)
In un articolo precedente – Piccoli, Farsa Italia, l’IMU sui terreni agricoli e il Patto del Cacasenno (PD e FI hanno il 90,9% di voto convergente) – mi ero soffermato sulla convergenza dei voti tra Farsa Italia e lo Psico Dramma nazionale (che al Senato raggiunge il 90,9%). Avevo accennato alla convergenza dei voti tra il peones Piccoli e la cariatide Zandama … mi mancava l’immagine. A sottolineare che se qualcuno dovesse sostenere che Farsa Italia è all’opposizione, ci si può sentire autorizzati a pensare che sia uno stronzo.
A seguito di MafiaCapitale (che poi in termini di businness non è granché se parogonato a Expo 2015, il Mose o addirittura a Tangentopoli) che getta marmellata a destra e a sinistra (c’è qualcuno che si scorda che a Roma negli ultimi 21 anni 16 sono stati gestiti – per l’appunto, gestiti, non governati – dalla sinistra?), lo strenzi ha provato a fare lo sborone promettendo inasprimenti di pene per i corrotti e corruttori (il pene più duro del titolo!).
Come se chi prende mazzette andasse in banca a versarle sul proprio conto (mai sentito parlare di conti cifrati in qualche paradiso fiscale), o ci facesse un bel bonifico con causale “mazzetta”. E poi, in rapporto alla confisca dei beni, mai sentito parlare di prestanome? Ma lo strenzi è strenzi, sicché c’ha provato.
Fra le varie battute sull’argomento suscitate dalle stronzate governative sparse via telekabul (a parte la stroncatura data dagli stessi magistrati: vedi limpide considerazioni di Nordio), questa apparsa su Dagospia mette a fuoco meglio di altre l’efficienza che le misure avrebbero:
Impomatato quel tanto che basta, Marino dice di non aver mai parlato con Buzzi. Dice anche che alla cooperativa c’era stato in visita. Qualcuno si fionda sul sito e chi ti trova? …, Marino che parla con Buzzi.
Porca troia, ma era Buzzi quello lì?
Marino, tutti i giorni, a colazione si mangia la frottolina pelosa del Mulino Bianco, fatta apposta per lui da Crozza-Banderas. E poi si prende anche un grissinazzo!
Da Linkiesta:
Marino: «Mai parlato con Buzzi». Ma parlano le foto
Le immagini pubblicate proprio sul sito della cooperativa di Buzzi smentiscono il sindaco di RomaIl sindaco a ‘Otto e mezzo’, su La7, dice (dal minuto 13′ 58”): «Mai parlato con Salvatore Buzzi». Non è vero. Queste le foto presenti sul sito della cooperativa 29 Giugno. “Non ho mai avuto conversazioni con Salvatore Buzzi” ha detto, chiarito e ribadito il sindaco di Roma Ignazio Marino intervistato da Lilli Gruber cercando così di prendere le distanze da Buzzi, condannato per omicidio negli anni ’70, presidente della coop “29 giugno” e secondo gli inquirenti braccio destro del Re di Roma Massimo Carminati e anello di congiunzione fra Legacoop, il Pd e i 37 arrestati e 100 indagati con l’accusa di associazione mafiosa nell’inchiesta “Mafia capitale”. […]
Didascalie eterodirette, si direbbe.
(PD, PDL: saranno fra loro anche di colore leggermente diverso, ma le merde so’ merde)
Piccoli, il peones di Farsa Italia, responsabile bellunese della medesima, dichiara la propria solidarietà ecc. ecc. riguardo alla vicenda dell’IMU sui terreni agricoli. Per dire:
“Piena solidarietà al sindaco. Governo farneticante. A rischio servizi e pagamento dei dipendenti”
Nel primo commento tale Mirco scrive:
Ma io non ho capito. Ma sti co…..ni con il Patto del Nazareno, non solo culo e braga con Renzi?
Acutissima osservazione. Al netto della fretta, la domanda di Mirco sarebbe stata: “non sono culo e braga con Renzi?“. Acuta e supportabile da dati inconfutabili, peraltro.
Che in questo caso specifico il peones abbia delle ragioni condivisibili, non toglie nulla al fatto che, inquadrato il tutto in chiave nazionale – è lì che si fanno i giochi grossi – l’intervento suoni come una Farsa delle Farse in quanto, come dice Mirco, in virtù del Patto del Cacasenno, PD e FI-PDL sono culo e braga. Qualche esempio? Ok!
Alla data del 3 ottobre 2014, le 48 leggi approvate dal governo dello strenzi sono state votate con voto convergente, PD+FI-PDL, per il 62,5% dei casi. E i merdaioli di FI sostengono ogni 2 per 3 di essere all’opposizione. Ah, ah ah ah!
Se il confronto viene fatto sui capigruppo del PD e di FI alla Camera la convergenza è del 65,4%. Se il confronto viene fatto al Senato la convergenza è del …
Su 2.362 votazioni i pattisti del Cacasenno hanno votato insieme 2.147 volte. Merdaioli gli uni, merdaioli gli altri.
Dati Openpolis a Piazzapulita:
Poi vengono in provincia a sguainare la spada… . Ah ah ah ah!
(volete vedere la “eventuale” convergenza di voti del peones Piccoli e del capogruppo del PD al Senato Luigi Zanda? ve la mostro domani, ma ve lo dico subito: 80,8% (e giù a ridere, con tono sardonico: ah ah ah ah!))