Come la barca di Orietta Berti: se va, lasciamola andare. Dunque, “la Magnifica va all’e-commerce” (il Cadore, febbraio 2017, p.2). I romani esclamerebbero, sorpresi dal lieto accadimento, “me cojoni”. Ancora un passo e siamo direttamente in paradiso.
La notiziola in sé varrebbe meno di un fico secco, non fosse per la particolare enfasi con la quale il Cadore ne sostiene l’annuncio urbi et orbi.
(Conta nulla il fatto che, almeno da dieci anni, avviare un e-commerce sia quasi un gioco da ragazzi: a parte la miriade di servizi di terzi cui puoi appoggiarti, puoi affidarti a rodati programmi (ma anche agili plugin) che, per pochi euro (ma ci sono anche soluzioni free e open source) e con “due click” per l’installazione, ti consentono di vendere senza problemi anche tua suocera (se del caso). In poche parole: benvenuti nel passato!!)
Scrive dunque il Cadore:
Con questo nuovo servizio – ha precisato il presidente Renzo Bortolot – la Magnifica Comunità intende allargare la conoscenza del suo territorio rivolgendosi a tutti gli studiosi interessati alla nostra storia, anche a chi non frequenta. Grazie a queste nuove tecnologie potranno conoscere ed entrare in possesso delle pubblicazioni cadorine anche senza venire in Cadore. E sono sicuro che sarà un servizio apprezzato anche dai cadorini lontani”.
Non è straordinario, tutto ciò.
Vediamo. L’espressione “Con questo nuovo servizio” è corretta, ancorché ovvia: potevi farlo 10 anni fa, certo, ma hai deciso di farlo solo ora, quindi per te che lo eroghi è un nuovo servizio. Invece, “Grazie a queste nuove tecnologie” è espressione da dinosauri. Un boscimano che accende il fuoco con i bastoncini di legno è autorizzato a dire, se gli mostri la fiamma ossiacetilenica, che è una “nuova tecnologia”.
Ma la creme arriva ora. Grazie dunque a queste nuove tecnologie, pensate, gli studiosi “potranno conoscere ed entrare in possesso delle pubblicazioni cadorine anche senza venire in Cadore“. E qui vi devo parlare di Bepi Talpin. Bepi Talpin è un cadorino che s’è trasferito al Polo Nord e fa ora l’autista per Babbo Natale (perlomeno tutte le volte che Babbo Natale non fa il Babbo Natale). Anche al Polo Nord è giunto il uaifai (una nuova tecnologia) e Bepi Talpin si connette a internet (una nuova tecnologia) con un computer (un’altra nuova tecnologia).
Così facendo può vedere sul sito della Mefitica Magnifica i libri da questa editi. Però, fino a poco tempo fa, pur vedendoli descritti, non poteva acquistarli perché non c’era ancora l’ecommerce (eccheccazzo, è una nuova tecnologia, mica si può implementare lì per lì).
Ma al nostro venne un’idea. Inseguito dallo struggimento per un nuovo libro fresco di stampa, non potendo in alcun modo venire di persona in Cadore, decise di scrivere una email (una nuova fiammante tecnologia) chiedendo ai mefitici se, pagando quel che xe, esistesse la possibilità di avere quel libro. Bepi si era anche dichiarato disponibile a mandare giù una delle renne che tirano la slitta di Babbo Natale, alla quale i mefitici avrebbero potuto consegnare l’agognato libro (ma poteva andar bene, disse lui, anche diaccaelle o tienneti o altra nuova tecnologia di trasporto).
Ci fu un po’ di trambusto, va detto, ma per quella volta il libro giunse nelle mani di Bepi Talpin senza che dovesse spostare tutto se stesso in Cadore. Oggi, con la Magnifica che va all’e-commerce, tutto quel parapiglia per l’acquisto di un libro non è che un lontano e fugace ricordo.
(bonus: essendo espressa in italiano incerto, la seguente parte di frase riportata in citazione “anche a chi non frequenta.” (rivolta agli “studiosi interessati alla nostra storia”), può essere oggetto di varie interpretazioni che però lasciamo alla fantasia del lettore)
(e Bepi Talpin non si sarebbe dimenticato di segnalare ai lettori l’indirizzo dell’ecommerce)