Solstizio d’inverno 2018
Monte Piana: dalla Punta dei Tre Scarperi ai Cadini di Misurina passando per le Tre Cime di Lavaredo (28 gennaio 2018)
Monte Piana: dalla Punta dei Tre Scarperi ai Cadini di Misurina passando per le Tre Cime di Lavaredo (28 gennaio 2018)
Leggendo queste righe di Malvino, chissà perché, mi sono venuti in mente alcuni personaggetti (alla De Luca-Crozza) che popolano le ubertose valli centrocadorine e che, anch’essi, si lamentano “ci sia chi gli fa mancare il «bene, bravo, bis» che gli spetterebbe di diritto ogni volta che si affacciano al balcone“.
Tuttavia, per loro non valgono certo i due ottavi di scilinguagnolo, ché in realtà non sanno né parlare né tacere, ottenendo come conseguenza che tale porzione vada ad ingrassare la faccia di culo, mantenendo ben rappresentata spocchia, villania e somaraggine.
Nella perifrasi del «despotuccio per due quinti scilinguagnolo, e per il resto spocchia, villania e somaraggine», cui ricorrevo nel post qui sotto, non mi capacito come possa essermi sfuggita una componente che è basilare in Matteo Renzi: la faccia di culo. Mi sono accorto della grave lacuna quando nel corso della relazione con la quale ha aperto la Direzione del Pd di ieri sera ha riservato un duro inciso a chi muove obiezioni via Twitter alle iniziative del suo governo che di regola proprio via Twitter vengono preannunciate, via Twitter magnificate in corso di realizzazione, via Twitter celebrate una volta realizzate, e proprio da lui. In sostanza, lamenta ci sia chi gli fa mancare il «bene, bravo, bis» che gli spetterebbe di diritto ogni volta che si affaccia al balcone. Errata corrige: per tre ottavi faccia di culo, per due ottavi scilinguagnolo, e per il resto spocchia, villania e somaraggine.
(osservando gli ultimi avvenimenti…)
Metamerdasi: metamorfosi con direzione di sviluppo vincolata, caratterizzata da svariate circonvoluzioni ma uscita retta.
Diglielo alle teste di cavolo (ho detto di cazzo?) d’ordinanza che questa è opera tua, diglielo che tu manco sai dell’esistenza del BLOZ (cioè sai che esiste ma non sai esattamente cos’è), diglielo che lo sai che uno come me non è un fulgido esempio da seguire, diglielo che per sei mesi non ti ho rivolto la parola perché ti ostinavi a parlare la lingua degli occupanti, l’italiano (aggiungo, a mia giustificazione, che l’ho fatto dopo averti avvertita per ben tre volte tre).
Chiarisci anche che sei nel pieno di un conflitto d’interesse perché hai la baita della mammina (certamente non mia) lì vicino, che frequenti sollazzandoti or che hai trovato maschia compagnia. Altrimenti le tdc d’ordinanza pensano che ti abbia plagiata, mentre ti ho solo dotato di una parte del corredo genetico che sei costretta a portarti appresso: poi caso e necessità hanno fatto tutto il resto.
Poi queste cose non si scrivono su un letamaio come feisbuc, dai. Non imboccare quello stretto e periglioso sentiero, non darmi questo cruccio ché già tua madre, quando scrive in ladino in versione “esperanto”, è per me motivo di profonda preoccupazione.
In conclusione, io non mi preoccuperei tanto delle canadesi sperse a Soracrepa, quanto dei lozzioti radicati in paese che svolgono il pur lodevole compito di fare ombra. Ma per redimerli dovresti sconfinare nell’esoterismo, cosa che al momento non sei in grado di fare. Più che alle canadesi, mantieni fermo e vivo l’interesse per i taibonesi. E studia. Impara cosa sono i tensori, così un giorno potrai tentare di tratteggiarmene il significato (io intanto sto rispolverando il Celestron, così una notte inizierò a farti vedere la mia collezione di nebulose).