Malga Pian dei Buoi: altri quadrupedi al lavoro (esoterismi turistici) /3
Fatto 30, facciamo 31. Terza puntata degli orrori prendendo spunto dalla pagina dedicata a Malga Pian dei Buoi (qui prima e seconda). Cliccando su “Attività e itinerari” ecco comparire altra sezione favolistica.
(1) secondo il quadrupede, per raggiungere il rif. Ciareido si deve: “da Pian dei Buoi si ritorna sulla strada principale percorrendola verso destra per circa 30 minuti”. Se dici una cosa del genere a ET (ET telefono casa…), quello ti sputa in un occhio (quando sei fuori dal sistema solare, prendi la strada principale verso destra e dopo 4 anni luce sei a casa).
“da Pian dei Buoi” DOVE?! Quale sarebbe la strada principale? A questo riguardo prova a metterti nei panni del turista, non del lozzese. Per dire, la strada che va a Cianpeviei (in direzione diametralmente opposta al rif. Ciareido) è larga anche sei metri, più del doppio di quella “principale”, cosiddetta del Genio. Inoltre, sei proprio sicuro che si debba percorrerla sempre “verso destra”?
(2) questa è da sballo! Per andare al Chiggiato: “da Pian dei Buoi si raggiunge seguendo il sentiero CAI 262;”. Te l’ho già detto: da “Pian dei Buoi” (dove???) non esiste proprio il sentiero 262. Il 262 inizia al rif. Bajon! E allora dillo che devi andare al Bajon (che con Pian dei Buoi non c’entra un beneamato cavolo), per andare poi al Chiggiato. Ma il bello arriva ora (tenetevi forte): “una volta arrivati al rifugio [Chiggiato, ndBLOZ], è possibile proseguire fino al Rifugio Ciareido”. Grazie al cazzo: se è per questo, da lì “è possibile proseguire” anche per il rif. Capanna Regina Margherita (Punta Gnifetti, Monte Rosa). Forse al Chiggiato sono dotati di “stargate”.
(3) (segnalato con colore arancio ad indicare che l’orrore è meno grave) propriamente l’Anello dei Casoni non si snoda “nel suggestivo Parco…” ma semplicemente nel territorio di Lozzo; del parco sentieristico è elemento costitutivo. Invece di sviolinate del cazzo come “una piacevole escursione tra la natura del Centro Cadore”, che dal punto informativo non vale una sega, lincare la pagina che ne descrive il percorso no eh! Muy dificil?
(4) Anche qui: all’Anello dei Colli, mettigli anche il numero segnavia (33) che lo contraddistingue no? E, ancora una volta, linca la pagina che ne descrive il percorso! (se “il territorio” è stato in grado di generare informazioni e descrizioni utili all’attività turistica, sfruttale – no?! -, per il bene de todos).