commentario all’articolo ‘Via dalle strade tutte le campane’ /1
A parlare è l’assessore all’Ambiente della Cm Centro Cadore nonché sindaco di Calalzo, Luca De Carlo:
«Nel giugno 2009», ha aggiunto, «per quanto riguarda la differenziata, il mio Comune, quello di Pieve e quello di Lozzo erano sotto il 35%, maglia nera nel Veneto.[…]
Vero, verissimo. Per il sindaco De Carlo ammettere queste verità è più facile, perché nel 2009 è subentrato all’amministrazione precedente ereditando la vergognosa situazione (che conosceva dai banchi della minoranza), che tuttavia era tale per ogni singolo comune appartenente alla Comunità Montana Centro Cadore.
Va precisato, infatti, che se qualche comune si è particolarmente distinto – pantegana fra le pantegane – per la conquista della massima onorificenza (maglia nera, vedi oltre) in materia di non-gestione-dei-rifiuti (cosa che ha comportato l’obbligo del pagamento per intero della ecotassa prevista dalla Regione), tutti i comuni centro cadorini, indistintamente, possono essere pensati, in termini di raccolta differenziata, – almeno fino a metà del 2010, periodo in cui è iniziata la raccolta dell’umido – come a un diffuso conglomerato di favelas.
Per rendersene conto basta dare un’occhiata al grafico (istogramma) sottostante tratto da raccolta differenziata in Centro Cadore, Comelico e Val Boite: analisi riassuntiva (relativa al 2010).
Va precisato inoltre che alle maglie nere del 2009 cui si è già fatto riferimento (vincitori a pari … “merito”: Lozzo, Calalzo, Pieve), si devono aggiungere quelle degli anni successivi: nel 2010 vinta da Lozzo di Cadore (la seconda maglia nera), nel 2011 vinta da Lozzo e Perarolo di Cadore (per Lozzo la terza maglia nera).
(Tutti i dettagli in il sindaco di Lozzo di Cadore in versione amarcord: ‘Avevamo la maglia nera’. Nota tecnica: nell’articolo citato si riscontrerà che gli anni qui riportati come 2009-2010-2011 sono là indicati come 2008-2009-2010; i primi si riferiscono alla data di pubblicazione delle delibere regionali, i secondi al periodo della raccolta fisica dei rifiuti; ovviamente il senso del discorso non cambia di una virgola).