Quelli della maglia nera. Lozzo di Cadore, sui rifiuti tolleranza zero.
Il sindaco sulla differenziata: «Il 15% della popolazione non smaltisce bene». Le malattie del ricambio non risparmiano proprio nessuno.
«C’è ancora però un 15% della popolazione che non ha comportamenti accettabili vanificando in parte lo sforzo degli altri abitanti». E’ lo zoccolo duro di “Per la Gente di Lozzo” che si ostina a volere il porta a porta.
Questi irriducibili del 15% si riconoscono subito perché continuano a comprare, pur fuori stagione, tonnellate di angurie che poi riversano, intere, nelle campane della carta.
Tolleranza zero a Lozzo nei confronti di chi non conferisce i rifiuti in modo corretto. D’ora in poi dovranno essere rigorosamente buttati nei cassonetti.
Che vita del cazzo ragazzi. Uno porta per due anni orgogliosamente la maglia nera della differenziata e poi ti vengono a dire che è andata fuori moda. Roba da non credere.
Il sindaco di Zozzo di Cadore, il paese che per almeno due anni ha detenuto il primato di comune più sporco del Veneto, si è dunque finalmente deciso a fare un po’ di pulizia.
Durante l’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha deciso che d’ora in poi punirà senza mezze misure chi verrà beccato a non differenziare. Il sindaco sta già organizzando il personale addetto al controllo. Ha già in mente il nome: le ronde zozzesi.
Le prime ronde saranno composte dai più fedeli. Saranno in tre: uno vede, uno sente e l’altro parla. Se c’è da stendere un verbale …. beh c’è sempre l’assessore competente. Il successo è quasi garantito.
«Da quando abbiamo introdotto il nuovo sistema di raccolta – spiega il sindaco Mario Manfreda – gran parte della cittadinanza ha risposto molto bene». L’altra parte differenziava già.
Il “nuovo” sistema di raccolta è in corsa per ottenere il primo premio come miglior idea del 2010. Al momento il premio è conteso da un’altra idea grandiosa: “se spegni la luce consumi meno corrente”. Sarà un arrivo sul filo di lana.
Se tanto mi dà tanto, quando faranno il porta a porta bisognerà proporre il sindaco per il Nobel della differenziata. E allora si che la lettura delle bibbia avrà svelato l’ultimo dei misteri terreni. Ed ecco che, ancora una volta, gli ultimi (ad accorgersi del porta a porta) saranno i primi.
Il “nuovo” sistema recentemente adottato risulta già superato da quello “vecchio” avviato sperimentalmente nel 1992 con l’introduzione da parte della amministrazione Silvano Da Pra della campana dell’umido “personal composter” (metodo importato da un venditore di occhiali da un lontano villaggio norvegese). Da allora nessun altro sindaco se n’era accorto.
Il Comune di Lozzo in questi mesi ha raggiunto il 61,34% di raccolta differenziata, un dato importante. Gli abitanti di Lozzo hanno tutti i capelli visibilmente più lucenti.
Il dato del 61,34% è stato comunicato dalla Eco-Lord di Lordarone, ed è quindi degno della massima fiducia. Un nome, un programma.
«Siamo ambiziosi su questo punto – prosegue Manfreda – e con il nuovo anno vorremmo raggiungere oltre il 70%». Basta fare due parole con la Eco-Lord e te lo concedono anche per quest’anno, se proprio ci tieni.
Il segretario comunale, durante l’ultimo consiglio, ha fatto sapere che l’applicazione delle sanzioni è subordinata alla preparazione di un regolamento. Il gelo più profondo è sceso sull’assemblea. Il solo a saperlo scrivere è la guardia comunale.
Il sindaco, tuttavia, è riuscito a scriverne il titolo: Regolamento.
Uno o due consiglieri hanno fatto presente che il controllo e le sanzioni potrebbero essere espletate dalla guardia comunale. Il sindaco ha seccamente risposto che non ci sono soldi per assumere una guardia comunale.
Altri due consiglieri hanno tentato di far sapere al sindaco che la guardia comunale ce l’abbiamo già. Il sindaco, sorridendo e scrollando paternamente la testa, ha proferito: “sempre a scherzare questi burloni eh!”
La bandiera nera di ultimi nella differenziata che dal 2008 drappeggia sul balcone del municipio insieme a quella italiana, del leone di S. Marco e della UE, potrà finalmente essere ammainata.
Ponte nelle Alpi primo in Italia nella differenziata. Lozzo di Cadore ultimo in Veneto. Qual è l’elemento distintivo. Tentiamo un azzardo: l’amministrazione comunale?
Il sindaco e tutta la giunta hanno approntato un presepe nell’atrio del municipio. Il bambin Gesù è adagiato in un cassonetto. I tre Re Magi, invece dei classici oro, incenso e mirra, portano in dono plastica, vetro e umido.
Per un incauto lapsus freudiano anche i dipendenti comunali avevano iniziato a rispondere al telefono con: “Pronto, comune di Lordo di Cadore, posso esserle utile?”
Le pene saranno particolarmente aspre nei confronti del capogruppo della minoranza che si è permesso di far sapere al mondo che il nostro comune è maglia nera nella raccolta differenziata in Veneto (due anni consecutivi, forse tre).
Il sindaco di Lozzo, inebriato dagli ultimi dati riguardanti la raccolta differenziata, sembra abbia detto, copiando quanto già affermato dal collega di Calalzo: “dal mio predecessore ho indubbiamente ereditato una situazione pesante ….”. Indubbiamente.
Ancora niente da fare per lo spot su Tele Belluno che prevede un membro della giunta lozzese come testimonial. Nello spot doveva dire con tono rassicurante “Io riciclo, io differenzio”. Rivolto alla telecamera non ha saputo dire altro che “Io Tarzan, tu Gein.
Per venire incontro a chi vive fuori del paese e torna per pochi giorni, avendo tolto ad essi lo sconto del 30% sulla tarsu, il sindaco ha concesso loro un bonus. Prima di tagliar loro le mani potranno quindi sbagliare almeno una volta.
Alcuni nostalgici della fiamma tricolore, saputo del traguardo raggiunto da Zozzo di Cadore nella differenziata, hanno intonato sommessamente “Maglietta nera, bell……”