Lo avrebbe voluto fare anche durante la prima legislatura, ma l’imberbe novello sindaco era tutto teso ad imparare come si fa ad amministrare, così ha rimandato ad un secondo mandato l’uscita di quella gemma di prodotto editoriale che conosciamo come bolcom (bollettino comunale). Al bolcom il sindaco di Lozzo di Cadore ha affidato la trasmissione della verità, la sua, con la certezza che il giungere del foglio in mano ad ogni famiglia, possa essere vissuto da tutti come un nobile momento di informazione (monocorde, visto che le minoranze non sono invitate al banchetto massmediatico) ma, soprattutto, di esaltazione per i risultati raggiunti.
Ad esclusione di quel sant’uomo di Gesù che, sembra, sia il solo ad aver visto prima ed interpretato poi la Verità (unica), somma conoscenza del creato, a noi uomini normali è data facoltà di vedere, nelle cose, più di qualche verità: si chiama pluralismo.
Ecco quindi che il Nostro, colpito da qualche forma di delirio, si sbilancia nel bolcom agostano (detto l’eccezionalino) con una spavalda affermazione “Nel nostro comune la raccolta differenziata ha superato quota 90%“, seguita da una ancor più vaneggiante allucinazione “In Cadore siamo i più bravi“.
L’incipit è poi una summa di giornalismo e trionfalismo da far impallidire quelli dell’Istituto Luce : “Eccezionale!“. E continua, nello spasimo narrativo: “La gente di Lozzo di Cadore ha tagliato un traguardo proprio eccezionale per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il traguardo del 90% di differenziata è stato superato alla grande nel mese di maggio.”
“Il merito, continua a ripetere il vicesindaco Apollonio Piazza è degli abitanti bla bla bla …”. Il “continua a ripetere” del testo del bolcom è un chiaro lapsus freudiano; il vice, continua a ripeterselo perché diversamente non ci potrebbe credere, è come un pizzicotto che ti dai quando non sai se stai sognando o se sei desto. Se non stanno dormendo ora (cosa comunque discutibile), è certo che l’hanno fatto per i primi 5 anni del loro mandato e, per quanto riguarda il secondo, fino a poco tempo fa.
Ora, chiedo a te, oh lettore, di provare a metterti nei panni del sindaco per vedere se anche tu ti saresti comportato nello stesso modo. Chiedo quindi:
- se la Regione Veneto ti avesse appioppato la maglia nera come peggior comune in Veneto (insieme ad altri) per la raccolta differenziata nel 2008;
- se la Regione Veneto te l’avesse appioppata per la seconda volta nel 2009;
- e poi ancora per la terza volta (che sfiga ragazzi!) nel 2010;
e ti chiedo ancora: se a causa di questa infima gestione della differenziata di cui ti sei reso partecipe ed attore di primo piano, l’amministrazione da te presieduta ha dovuto accollarsi l’onere dell’ecotassa (25€ per tonnellata) prevista dalle normative regionali (che il sindaco, interpellato a questo riguardo dalla minoranza di Per la Gente di Lozzo, non ha ancora descritto nei suoi valori, ma lo farà, statene certi) per il triennio 2008-2009-2010;
se poi, riguardo all’intero Cadore, caro lettore, tu sapessi che:
- la Val Boite fa differenziata con percentuali prossime al 60% dal 2001;
- il Comelico la sta facendo dal 2007 (media 53%);
- Lozzo ed il resto del Centro Cadore sostanzialemente non hanno fatto differenziata fino al timido passo avanti della primavera 2010;
- per ognuna delle affermazioni precedenti la documentazione è consultabile qui e qui;
bene, se tu sapessi tutto questo, troveresti il coraggio, etico e civico che si conviene ad un sindaco, di affermare al mondo intero, dopo tutta la merda che ti è caduta addosso in questi anni, che “in Cadore siamo i più bravi!” solo per aver superato “alla grande” nel mese di maggio appena trascorso, la percentuale del 90% di differenziata?
Non sarebbe stato più consono, anche e soprattutto in relazione ai “trascorsi funerei” certificati dalla Regione Veneto, oltre che ai costi subiti per l’applicazione dell’ecotassa, adottare un profilo un tantino meno incensatorio e trionfalistico, incoraggiando semplicemente il volgo a continuare su questa strada, ben sapendo, inoltre, che tale strada il Centro Cadore avrebbe dovuto imboccarla da mo’ ?
E poi, siamo proprio sicuri che le percentuali snocciolate da questa amministrazione da un po’ di tempo a questa parte siano aderenti alla realtà? Vederle sul sito dell’Arpav sarebbe più rincuorante. Ma noi vogliamo tributare a questo sindaco almeno la correttezza e la lealtà dei numeri che è andato dichiarando. Non certo il penoso trionfalismo con cui ha descritto una delle pagine più stucchevoli del suo mandato. Dovessi dare io dei numeri a questa vicenda della raccolta differenziata, che interpretino in qualche modo il valore da associare alla sua gestione politico-amministrativa, non vedrei altro che il numero 610: sei uno zero!