L’ho scritto anche tempo addietro: quelli de il Cadore mi vogliono (a loro insaputa) un sacco di bene! Perché mai userebbero le mie foto, sennò (vista l’oceanica offerta digitale odierna)?
All’inizio dell’anno segnalavo infatti che anche l’onorevole pentastellato D’Incà s’era preso una mia foto del lago Centro Cadore semivuoto come corredo iconografico per un suo articolo. E anche il Cadore se n’era appropriato (ovviamente senza citare la fonte e/o l’autore, comme d’habitude).
Dodici mesi dopo, sulla prima pagina del numero di dicembre, quella mia foto ricompare (sempre a loro insaputa) e, a quanto scritto, avrebbe fatto il giro del mondo su facebook (insieme alla didascalia accompagnatoria che, se ho ben capito, dovrebbe essere: “Questa è la pozzanghera dell’Enel, non il lago di Centro Cadore”).
Quale onore!
(capite no? il giro del mondo su facebook!!; anche per questo sostengo che ogni tanto “il Cadore è in calore“)
Ma pur circoscrivendo l’onore alla sola diffusione del foglio cartaceo, anche questo mese (è successo anche ad agosto) posso dire che una parte di me, all’insaputa dei più, è giunta su ogni continente (sì, probabilmente anche in Antartide). La cosa mi gonfia d’orgoglio e mi spinge a dire che, al più presto, dovrò in qualche modo ricambiare, per esempio riesumando l’intera serie che ritrae “la pozzanghera dell’Enel” in un lontano aprile del 2012.