il galoppino gedi affacendato…
Si chiama ottimizzazione intragruppo: il galoppino gedi, come un rider qualsiasi addetto alla consegna a domicilio di pizza e sushi, si alza la mattina e sa che deve sinergizzare le fandonie confezionate dai giornalai nelle stalle del gruppo.
Capita quindi, e questo è solo uno dei millanta esempi, che ti consegnino un tweet il cui commento si riferisce alla vicenda che vede coinvolto in Sudan l’imprenditore Zennaro, con la strillata “Ecco il riassunto della sua odissea”, seguito dalla foto di un autogrill e dal relativo link “Autogrill, parte l’aumento da 600 milioni, dai Benetton 300 milioni: ecco a cosa serviranno”.
Che sia un errore dovuto alla mancanza di rilettura è ovvio: ma è ancora lì. Perché è ancora lì? Perché nessuno ha interagito (zero cuoricini, zero risposte, zero retweet, zero condivisioni) e quindi è diventata acqua passata sotto i ponti. Resta il fatto che è come se ti portassero la scatoletta del sushi e dentro ci fosse la semola che si dà alle galline (o viceserva…).
Ma che il problema sia l’ottimizzazione intragruppo lo si vede meglio dal secondo esempio – “Buongiorno, ecco la prima pagina del Corriere delle Alpi di oggi, martedì 15 giugno” – cui fa seguito la prima de il Mattino di Padova. Ma qui arriva in aiuto un benevolo viandante che lancia l’allarme: “Attenzione, è la prima del Mattino di Padova“: così all’affacendato galoppino tuttofare, già avviato sulla via lastricata di sinergia, suonano lamentevoli gli allarmini e si accendono svogliatamente le spiucce che gli consentono di sinergizzare meglio il tripudio di attività che è chiamato a svolgere.
Che i giornalai siano poco più di predicatori ammuffiti lo si sapeva, ma anche i galoppini tuttofare non sono più quelli di una volta.