La caccia non mi è mai piaciuta. Riconosco tuttavia che vi sono alcune ragioni, non proprio frivole, che ne giustificano in parte l’esistenza. Conosco qualche cacciatore di antico spirito che interpreta ancora la caccia in modo “filosofico”. Non ne conosco nessuno che, almeno una volta, “non ne abbia approfittato”. I più sinceri fra loro, quando parlano di se stessi, si definiscono “la peggior razza al mondo”. Quelli di loro che sono sensati, quando arriva il periodo venatorio, in preda agli stessi istinti che governano il mondo animale, diventano animali essi stessi. Non oso pensare a quelli di loro che sensati non sono.
Perché ne parlo. Perché sta per passare una legge (è gia passata al senato e sta per tornare alla camera per l’approvazione defintiva) che … (tratto dall’articolo Vergogna: la caccia no limits passa al senato dal sito Cacciatori brava gente del WWF):
… Per le Regioni si apre la possibilità di approvare una stagione venatoria senza limiti. Se il testo venisse approvato anche alla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con un danno grave alla natura e l’aggravarsi del disturbo e dei rischi arrecati alle persone.
Premetto che non ho letto l’emendamento del senatore pdl Giacomo Santini, visto l’argomento mi basta la parola del WWF (c’è anche questo articolo su LaStampa.it, questo su Repubblica, questo sul blog di Beppe Grillo e tanti altri su Google News).
Ora, con fatica, ma ritengo sia giusto cercare di convivere con i cacciatori e questa loro mania di sparacchiare, ma che questa cosa resti confinata al periodo ora in vigore, cioè dal primo di settembre al 31 di gennaio.
Durante il periodo venatorio, io che giro in ogni dove, sono solito agganciare al mio zaino una campanellina, stile “lebbroso” di un tempo, nel tentativo di avvertire acusticamente i cacciatori-predatori che sono un umano (solo bambi nei cartoni animati ha, talvolta, il campanellino).
Fuor dai denti: mi sembra già troppo che vi sia concesso di sparacchiare da settembre a gennaio, pensare di potervi avere fra i cocomeri anche ad agosto è sinceramente troppo. Non tanto per me, quanto per quei poveri turisti che, in una stagione cruciale per il nostro territorio com’è il mese di agosto, troverebbero un valido argomento per fuggire dalla montagna (non oso immaginare cosa succederebbe se ci cascasse il morto).
Sempre che si voglia promuovere il turismo in Cadore. Se invece vogliamo che il nostro territorio diventi una riserva di caccia …
Chi vuole può anche firmare una petizione contro la legge sparatutto.