Idv: ok alla provincia montana ma via le comunità montane …
l’Idv spiega quale futuro si immagina per la nostra provincia. Levis fa però notare che per governare 220.000 persone la presenza di 10 CM, 1 Bim, 3 Ato e 2 Usl risultano un tantino inadeguate. Ed ha ragione, anche se per le CM vedrei meglio un accorpamento da 10 a 3 con eliminazione di ogni gettone, piuttosto che la loro abolizione d’imperio.
La proposta ha un solo difetto: è più facile, come si suol dire, che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che questa proposta trovi i favori del Parlamiasma italiano (qualunque esso sia, tanto ora che nel prossimo futuro).
Vorrei spiegare come intendo immaginare il futuro di Belluno in qualità di rappresentante di Idv.
Durante il Consiglio Provinciale ho ribadito subito la critica a questo Governo che non ha una politica di rilancio dell’economia ma pensa semplicemente a far cassa sui più deboli. Come Idv da sempre sosteniamo che l’ente Provincia specialmente nelle grandi aree urbane non ha più senso di esistere in virtù anche della costituende città metropolitane. Già da mesi avevamo messo al voto in Parlamento tale soppressione. Oggi in questa seconda manovra finanziaria di aggiustamento dei conti, ci ritroviamo l’idea di una proposta di legge costituzionale che va proprio in tale direzione. Indubbiamente era nel programma di molti partiti ma la strada intrapresa solo ora fa capire che per questa maggioranza di governo si tratta solo di una volontà di facciata.
Idv invece ha un progetto chiaro: per l’Italia e per Belluno, ossia l’abolizione delle Province e l’istituzione delle province montane che in Italia a conti fatti sono tre: Belluno, Sondrio e Verbania. Ho portato queste considerazioni in Consiglio facendo notare che volevamo impegnarci a presentare un documento in parlamento a firma Idv sulle province montane, ma il Comitato Belluno Autonoma Regione Dolomiti mi ha informato che stavano lavorando per una proposta analoga in via di stesura coi deputati bellunesi. Abbiamo deciso di fare un passo indietro e sostenere tale documento.
In questa provincia montana però, e questo è il vero taglio che l’Idv propone, ci deve essere un ridimensionamento totale dell’architettura politica. Per governare 220.000 abitanti non si possono avere una provincia, sessantanove comuni, dieci comunità montane, il consorzio Bim, le partecipate, tre Ato e due Usl.. Quindi accorpamento dei piccoli comuni, abolizione delle comunità montane, i cui compiti vanno alla provincia montana.
Angelo Levis, Capogruppo Idv consiglio provinciale