Io lo dissi eh! Mi riferisco al fatto che la cosiddetta “intensità” dell’evasione è cosa diversa dal valore assoluto della medesima (che si può definire entità dell’evasione). Riprendo dall’articolo l’evasione fiscale nel Lombardo-Veneto continua ad essere la più bassa d’Italia:
E’ da notare che qui sono riportate le intensità del fenomeno “evasione” e non il valore assoluto della medesima. L’intensità fotografa quella che si può definire, altrimenti, la consuetudine ad evadere (tanto per capirci, in Lombardia, che risulta la regione più virtuosa, visto l’enorme PIL sviluppato si concentra anche la maggior evasione in termini assoluti).
In coda all’articolo, @Looney posta un commento in cui sottolinea il medesimo concetto
Non mescoliamo le mele con le pere (che vanno ancora un sacco). In Calabria evadono in 10.000 con un danno all’erario pari a 10, in Veneto invece evadono in 10 provocando un danno all’erario di 10.000. Find the Looney!
Giusto, chiaro e limpido come il sole. Ma andiamo a vedere i dati. Senza dati non si va da nessuna parte. Io i dati e le fonti li linco tutte le volte che è possibile, ma bisogna anche prendersi il tempo di leggere per intero la documentazione, se di nostro interesse. Il riferimento è allo studio condotto a suo tempo dall’Agenzia delle Entrate e sul quale si basano molti ragionamenti sulla “geografia” dell’evasione. Studio, va detto, che ha già qualche anno sulle spalle, ma che in buona parte è stato confermato da indagini successive (oltre a Ricolfi anche da Unioncamere del Veneto).
Che cosa troviamo nello studio citato titolato “Documenti di lavoro dell’Ufficio Studi – 2006 – Analisi dell’evasione fondata sui dati IRAP -Anni 1998- 2002 – a cura di Stefano Pisani, Cristiano Polito”, riguardante l’aspetto non solo dell’intensità dell’evasione ma anche il peso che essa ha in valore assoluto regione per regione?
Lo studio dice questo (p.12 del pdf):
La prima colonna riporta in milioni di euro le entità dell’evasione. Come si vede è la Lombardia la regione nella quale, in termini assoluti, si evade di più. Ed è naturale, visto che i lombardi sostengono da soli, con il loro PIL e la tassazione derivante, 2/3 dell’Italia (si veda l’articolo Federalismo e distribuzione del residuo fiscale in Italia ed in particolare questo commento di @Frank che ne evidenzia i valori assoluti).
Si vede anche, però, che la Campania viene subito dopo con 20.353 mln di euro, tallonata dalla Sicilia con 18.319 ecc. ecc.. La Calabria, la peggiore in termini di intensità (20a col 93,89%), risulta 11a per entità con ben 8.701 mln di euro. Mi sembra che resti poco spazio per ulteriori commenti che non siano già compresi nei dati nudi e crudi presentati. Ad ogni buon conto, ecco un passo dello studio citato (p. 11 del pdf, il neretto è mio):
[…] Quest’analisi sconfessa il luogo comune che tende a collocare esclusivamente al nord l’ammontare maggiore di somme occultate al fisco. Ovviamente si confermano grandi realtà come la Lombardia e il Piemonte, ma assumono il medesimo rilievo regioni del sud quali la Campania e la Sicilia. Come abbiamo ricordato più volte, l’analisi dell’entità risente dell’ampiezza del sistema economico di riferimento; per sterilizzare questo effetto si calcola l’intensità, ottenuta rapportando l’entità alla base dichiarata al fisco. Considerando l’intensità la graduatoria delle regioni muta radicalmente (tabella 6), in quanto si ricava che la regione più virtuosa è la Lombardia (13,04%) seguita da: Emilia Romagna (22,05%), Veneto (22,26%) e Lazio (22,26%). […]