Gazzettino, sabato 19 novembre 2011:
LOZZO Il sindaco si rivolge alle famiglie dopo la denuncia del “tentato sequestro” del bimbo.
«Controlli rafforzati, vigileremo»
Manfreda: da tempo abbiamo allertato la nostra polizia municipale perché presidi il centro
«Siamo stati informati dell’episodio e, per quanto è nelle nostre possibilità, abbiamo intensificato i controlli». Il sindaco di Lozzo, Mario Manfreda, rassicura i cittadini sul fatto che non sottovaluterà l’episodio che ha sconvolto la tranquillità del piccolo in bici, bloccato da due sconosciuti in auto mentre rientrava a casa. Così come non saranno sottovalutate eventuali altre segnalazioni. Sotto controllo tutte le aree nelle quali normalmente si incontrano i giovani. «Già da qualche tempo – spiega – abbiamo allertato i nostri vigili perchè presidino con particolare attenzione il centro urbano e i punti di maggior afflusso e aggregazione di bambini e ragazzi. Ora cercheremo di monitorare l’abitato ancora meglio e ancora di più, perchè certi fatti non si ripetano». Manfreda non nasconde lo sconcerto per l’allarme che sta scuotendo Lozzo e il Centro Cadore. Dei racconti di episodi che corrono di piazza in piazza una parte possono essere frutto di paura o di esagerazione, ma tutti no. E il sindaco in questo si sente vicino alla preoccupazione delle famiglie. «Questa situazione – dice – dimostra come nella vita bisogna sempre stare all’erta, cercando di prevenire anche le cose più impensabili».
Quanto è accaduto al ragazzino in bici è un episodio difficile da classificare come bravata. La precisione del suo racconto e la prontezza con la quale, qualunque fosse il pericolo, è riuscito a fuggire, danno peso alle sue parole e al suo spavento: quello spavento che ancora oggi, a distanza di oltre un mese, non lo lascia dormire tranquillo. Così come non lascia tranquilli i suoi genitori. Facendo chiarezza, parlando fra famiglie, istituzioni e forze dell’ordine, come solo in una comunità unita è possibile, Lozzo sta facendo chiarezza tra le molte voci. In passato gli episodi molesti nei confronti di minori avevano riguardato piuttosto atti di esibizionismo. Segnalati, denunciati e rimasti senza alcun chiarimento. In particolare è ancora forte la memoria di un uomo che ha imperversato per mesi in paese. A convincerlo a cambiare zona contribuì l’intervento del papà di una delle ragazzine oggetto delle sue attenzioni. Ma chi fosse quell’uomo non si è mai saputo. Certo è che quanto accaduto al ragazzino in bici è cosa diversa. «Troppo per sottovalutarla», sottolinea più di un genitore aspettando davanti alla scuola.
Alcune mie considerazioni (in nero l’articolo, in marroncino le mie considerazioni):
1° “Manfreda: da tempo abbiamo allertato la nostra polizia municipale perché presidi il centro”. Segnalo la cosa perché appare in netta evidenza nell’occhiello dell’articolo, anche se al punto seguente la spiegazione è meglio articolata. I bruti, caro sindaco, hanno forse dato garanzie che si presteranno (eventualmente) a compiere i loro atti delinquenziali solo al centro?
2° «Siamo stati informati dell’episodio e, per quanto è nelle nostre possibilità, abbiamo intensificato i controlli». «Già da qualche tempo – spiega – abbiamo allertato i nostri vigili perchè presidino con particolare attenzione il centro urbano e i punti di maggior afflusso e aggregazione di bambini e ragazzi. Ora cercheremo di monitorare l’abitato ancora meglio e ancora di più, perchè certi fatti non si ripetano». Smettila di essere approssimativo. Definisci cosa vuol dire “fare un controllo” (cosa fa, materialmente, il nostro vigile quando fa, a tuo modo di vedere, un controllo?) e cosa vuol dire “abbiamo intensificato il controllo” (quanti controlli può fare?). Quali sarebbero i “punti di maggior afflusso e aggregazione“? La gente vuole sapere.
3° E’ solo una svista giornalistica o “i nostri vigili” cui fai riferimento sono proprio tue allucinazioni, visto che ne abbiamo uno e dalla tua amministrazione colpevolmente sottoutilizzato?
4° Perché non spieghi alla gente quali sono i motivi per i quali la nostra guardia comunale è costretta a prestare il proprio servizio sempre a piedi?
5° In queste specifiche circostanze non sarebbe certamente molto più efficace un servizio di vigilanza su automezzo?
6° Come faresti a dar seguito a ciò che dici qui?: «Questa situazione – dice – dimostra come nella vita bisogna sempre stare all’erta, cercando di prevenire anche le cose più impensabili»? E come previeni le cose più impensabili? Ribadisco: facendo girare a piedi il vigile?
7° “Facendo chiarezza, parlando fra famiglie, istituzioni e forze dell’ordine, come solo in una comunità unita è possibile, Lozzo sta facendo chiarezza tra le molte voci”. Sono le stesse modalità usate per fare chiarezza delle vicenduole accadute al tempo della “Festa della Legalità”?
Dando per scontato che il problema ci sia davvero, come pare di capire, io ritengo che:
- il vigile deve poter disporre di automezzo (ce l’abbiamo; non vuol dire che deve usarlo sempre); se continui a lasciarlo a piedi ti rendi colpevole di dire solo emerite cavolate (fumo negli occhi), ma la prevenzione andrebbe a farsi benedire; sono peraltro convinto che per il vigile sarà una gran rottura di coglioni girare per le strade in prima al minimo, piuttosto che camminare, ma l’efficienza ed efficacia del controllo aumenterebbero di un fattore 10 (se non altro negli spostamenti fra i vari luoghi da monitorare);
- il vigile ha senz’altro un telefono istituzionale con sé; sul prossimo bolcom metti in evidenza il numero in modo che genitori o adulti, se del caso, possano far riferimento immediato a chi può intervenire immediatamente ed efficacemente; già la sola notizia che il nostro vigile è immediatamente raggiungibile via cellulare può funzionare da efficacissimo deterrente (aggiungo, a scanso di equivoci: un intervento volante lo puoi assicurare solo se il vigile ha un automezzo: capito?);
- nel bolcom va chiarito che le chiamate d’emergenza devono essere tali: si fanno solo se si ha la percezione di una emergenza (per evitare gli abusi; i numeri di chi chiama sono infatti sempre rintracciabili).
Faccio presente che in data 08 settembre 2011 Per la Gente di Lozzo ha presentato la seguente “Interrogazione su modalità di utilizzo della figura della polizia locale-guardia comunale“. Al momento sul sito non compare ancora la risposta (che eventualmente sarebbe solo integrativa).
Ad ogni buon conto, dai sindaco, vieni fuori dal bunker e spiegaci cosa ne pensi.