Monti mente sapendo di mentire sull’aumento della produttività e del PIL del 10%
Prima ancora che argomentazioni di carattere tecnico (che vedremo in un prossimo articolo), che Monti menta sapendo di mentire lo si vede dalla mimica facciale. Seguite il video nel quale il PdC è intervistato a La7 da Lilli Gruber durante la trasmissione Otto e mezzo del 20 gennaio 2012, e vi accorgerete di quanto e come indugi “sapendo di dirne una grossa”, anche se alla fine il tono di voce torna rassicurante.
Insomma, pur agganciandosi a previsioni dell’Ocse e di Bankitalia, il Nostro si lascia ad una profezia per la quale se l’Italia arriverà ad un grado di apertura e flessibilità pari agli altri paesi, aiutata in questo dal decreto appena varato, potrà conseguire un aumento di produttività del 10% che determinerà un pari aumento del PIL.
Ora, per quanto ne so il PIL è vincolato certamente alla variazione della produttività, così come a quella dell’indice di occupazione. Per aumentare il PIL non ci sono altre strade che aumentare la produttività oppure l’occupazione (facendo lavorare le stesse persone per più tempo o facendo entrare nuove persone nel mercato del lavoro). Quindi dobbiamo sperare che, stante l’aumento di produttività profetizzato, non ci capiti di essere spettatori di una contrazione dei posti di lavoro attualmente operosi (altrimenti definita licenziamento, sarebbe una vera e propria sfiga).
Certo, a poche ore dalle velenose dichiarazioni del FMI per bocca della sig.ra Lagarde, che vede un 2012 con un PIL in calo del 2%, sentire il PdC che fa previsioni sull’aumento della produttività a doppia cifra, ti fa venire qualche dubbio sul tasso alcolemico del Professore. Ed è pur vero che il Nostro non ha fatto alcun cenno al numero di anni che dovrebbero servire per concretizzare una crescita di sì epocale portata, cosicché se ne potrebbe parlare fra due o tre lustri. Tuttavia, dette da un bocconiano, queste affermazioni mi sembrano tanto tanto politiche.
Mi pare fosse stato Gianfranco Miglio a dire che un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista, ossia un politico di rango, pensa alle prossime generazioni. Neanche per Monti, mi pare, ci sarà spazio in quest’ultima categoria. Ma posso sbagliarmi e, se per caso il PIL schizzerà al 10% a breve, mi cospargerò il capo di cenere e mi darò due sonori ceffoni per aver dubitato.
Ciò che registro, invece, è la totale compiacenza della stampa che sorvola su quella che è una boutade del PdC. Il Sole 24 Ore, la Stampa, il Corriere della Sera e probabilmente la Repubblica hanno accolto la profezia senza colpo ferire. Se l’avesse detta lui, il Berlusca, questa cosa del 10%, a quest’ora sarebbe sbeffeggiato sulle loro prime pagine. Se è Monti a dirla, invece, al più “stava scherzando”.
(il brevissimo video proposto riguarda il momento in cui Monti parla del 10% di aumento della produttività e del PIL ed è tratto da questo video postato da La7)