IL TAUMATURGO CHE FA I MIRACOLI A SE’ MEDESIMO – OVVERO: DELLA SPUDORATEZZA SUA E DEI SUOI TURIFERARI
di Giuseppe Zanella
Leggo le cronache di questi giorni che precedono le votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e la mia amarezza non può che manifestarsi nella forte condanna della Pubblica Opinione e dei ‘Media’ che, pur con qualche eccezione, non manifestano doverosa esecrazione per il solo fatto che semplicemente si parli dell’Innominato quale possibile inquilino del Quirinale e che si decantino i presunti ‘meriti’ dell’uomo che, invece, a mio modesto avviso, è stato una autentica iattura per la nostra povera Italia. Ripeto, è già gravissimo che di quest’uomo si parli ancora e non lo si lasci nel doveroso oblio; se, poi, lo si voglia innalzare ai fasti della Repubblica con tutto ciò che la cosa potrebbe comportare di deleterio (vedasi miei recenti interventi su queste colonne con i titoli: “Ci risiamo con l’incubo dell’Egoarca”e “Ci risiamo con l’incubo dell’Egoarca/2”), la cosa appare veramente deprimente ed inconcepibile a chi ha un minimo di sale in zucca.
Il giornale di famiglia del noto tycoon/pregiudicato, diretto dall’ineffabile Minzolini, è uscito ieri, a tutta pagina, con l’ardita tesi, sostenuta dai “Forza seniores”, ossia degli over 65/enni di Forza Italia, che così sostanzialmente recita: “Chi come lui è adatto a ricoprire la più alta carica dello Stato?”. Si tratta, ovviamente, di una domanda retorica che ha in sé la risposta voluta dagli adulatori in servizio permanente effettivo. E le definizioni lusinghiere (si fa per dire!) si sprecano: ne ho contate ben 22! Si va dalla persona “buona e generosa” all’ “eroe della libertà il quale, con sommo sprezzo del pericolo, è sceso in campo nel 1994 per evitare a tutti noi un regime autoritario ed illiberale”.
Dopo gli osanna per i successi imprenditoriali il cui elenco è una autentica enciclopedia, si passa alle presunte realizzazione in campo politico e qui la parodia appare oltremodo mistificatoria, surreale e fantasiosa: il nostro sarebbe stato il Presidente del Consiglio che in “soli sei mesi ha ridato casa ai terremotati dell’Aquila” (sic!); sarebbe stato poi l’uomo politico che avrebbe “messo fine alla guerra fredda con l’accordo di Pratica di Mare fra George Bush e Vladimir Putin”; sarebbe stato il leader più competente nella politica internazionale “ascoltato ed apprezzato, autorevole ed umano, capace di intessere e coltivare amicizie personali profonde con i più importanti leaders mondiali” (ricordo i rapporti con Gheddafi, Erdogan, Mubarak e la considerazione ed i sorrisetti di compatimento che gli riservarono Angela Merkel ed il Presidente Francese dell’epoca, ndr).
Insomma, con l’agiografia relazionale (“amico di tutti, nemico di nessuno”), i “Forza seniores” tratteggiano tutte le altre meraviglie e caratteristiche positive personali dell’uomo che lo renderebbero degno di assidersi al posto fin qui occupato dall’ottimo Sergio Mattarella: agiografia in campo fiscale quale primo contribuente italiano (dimenticando la condanna per frode fiscale e le numerose prescrizioni lucrate in materia tributaria grazie alle citate leggi pro domo sua); agiografia in campo macro economico con la creazione di molti posti di lavoro, cui ha fatto seguito il fatto di essere insignito del cavalierato del lavoro (trascurando i motivi della revoca per indegnità di tale onorificenza-ndr). A tutto questo, segue la retorica sul self-made-man e sui supposti meriti acquisiti in ogni campo dello scibile umano; ed i ‘laudatores’ giungono al punto, impavidi e privi come sono di ogni senso del ridicolo, di magnificare il leader occidentale più apprezzato ed applaudito di qualsiasi altro statista (per inciso, colui che nel 2011, dopo aver rassegnato le dimissioni, lasciò il Quirinale in modo ignominioso, fra i fischi del popolo accorso a spernacchiarlo).
Per ragioni di economicità di spazio, mi fermo qui nella descrizione che i cortigiani dalla precoce senilità (o dall’interessato servilismo) hanno voluto intessere a beneficio del loro “patron”, nel tentativo di spianargli la strada per l’invereconda aspirazione alla ascesa al Colle (cosa, PURTROPPO, nel novero del possibile, data la qualità di buona parte del corpo elettorale che si riunirà a Montecitorio a partire dal prossimo 24 Gennaio). Si tratta di turiferari e di incensatori che il turibolo hanno imparato da tempo a maneggiarlo, con sovrabbondanza però di incenso, tanto da risentirne gli effetti fumiganti a livello di epiglottide e di corde vocali, rese ormai roche e ‘stonate’…
CONSIDERAZIONI:
Come dicevo all’inizio, meraviglia che non ci sia a tutt’oggi una levata di scudi generale da parte della Pubblica Opinione che appare così apatica, dimentica di chi e che cosa l’Innominato ha rappresentato di estremamente negativo per l’Italia, di come abbia mentito spudoratamente al popolo con le sue fantasmagoriche promesse, di come si sia servito della sua carica istituzionale per curare smaccatamente i propri interessi con leggi ad personam, addirittura anche con effetto retroattivo, ‘sfangando’ così molte condanne con la applicazione di una invereconda prescrizione… L’elenco dei misfatti politici (dell’etica e della morale dell’uomo sono piene le cronache e non desidero qui trattare di questo maleodorante esempio che l’uomo ha dato agli italiani) appare interminabile e la Giustizia ha tuttora in corso accertamenti ed alcuni processi, con accuse non di poco conto, sono tuttora pendenti…
Oggi ho letto alcuni pochi commenti su giornali on-line (mi sarei aspettato molto di più dagli immemori concittadini!!). Qui di seguito ne trascrivo alcuni che condivido pienamente:
“Vorrei dire cose tremende ma non trovo aggettivi adeguati”;
“Una evidente senilità incontrollata, alimentata dal delirio di cortigiani interessati e senza vergogna, decisi a trascinare ancora una volta il Paese nel fango solo per la loro ingordigia di potere e di denaro, dopo averne fatte di tutti I colori per oltre 30 anni”.
“Incubo orrendo. Se ciò avvenisse, credo che la vergogna di questa classe politica resterà imperitura negli annali della storia”.
“Tra tutte le inarrivabili qualità del Priapico, quella che più spicca nettamente è la inimitabile disinvoltura nel mentire”.
Cito poi la demolitrice ironia dell’on. Bersani: “Se ha fatto finire la guerra fredda, diamogli l’oscar alla carriera, facciamogli una statua che duri 700 anni (non solo sette anni), ma per il colle serve chi possa dare un esempio morale”.
CONCLUSIONI:
Se il magnate/pregiudicato brianzolo dovesse diventare Presidente della Repubblica (vedi miei precedenti interventi) i nostri guai diverrebbero drammatici (oltre a coprirci di ridicolo a livello internazionale). Le conseguenze immediate, prevedo, sarebbero nefaste per il già precario quadro politico, con presumibile crisi di governo, fallimento del PNRR ed elezioni a breve termine con l’ascesa possibile a Palazzo Chigi di sovranisti e populisti…
Nella nefanda ipotesi ventilata, verrebbe certamente meno il rispetto per l’unica Istituzione ancora degna di stima e considerazione, avremmo un Capo dello Stato che risulterebbe condannato per frode fiscale; essere stato iscritto alla loggia P/2; avere corrotto parlamentari (ad esempio, condanna conclamata del sen. Di Gregorio, mentre il corruttore, chissà perché, pur essendo provata la dazione, se la è sfangata); essere stato promotore di miriade di leggi ad uso personale; aver frodato lo Stato; essere tuttora attenzionato da diverse procure con indagini in corso per presunti reati molto gravi; avere ancora pendenze giudiziarie con processi in itinere; senza contare tutti i trascorsi e la carriera imprenditoriale e politica costellata di molti punti oscuri o con interrogativi di grande rilevanza a cominciare dai sodali condannati per gravi reati (leggi: Dell’Utri, Previti ecc.).
Quest’uomo, al solo pensare che dovrebbe presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura, nominare il Capo del Governo, essere il depositario del potere di grazia, promulgare le leggi ed essere il capo delle Forze Armate, fa venire un brivido lungo la schiena… Che Dio ce la mandi buona…