sollazzi autonomi a idrogeno trentini e commissariamenti bellunesi
Voi non ve li ricordate i bus a idrogeno della provincia autonoma di Trento, vero? Quei tre bus – anzi, minibus da 18 posti – con il costo dei quali noi bellunesi avremmo chiuso il bilancio del 2010 della Provincia in pareggio, essendo a quel tempo sofferente per circa 8 milioni già per i soli tagli messi in atto dal governo. Era il 24 agosto 2011:
Con 3 bus ‘trentini’ si otterrebbe il pareggio di bilancio della provincia di Belluno per il 2010.
Giampaolo Bottacin, in occasione della protesta messa in atto davanti all’hotel Ferrovia di Calalzo di Cadore che ha chiamato in causa il trio Bossi-Calderoli-Tremonti, aveva chiarito quanto segue:
[…] «Abbiamo bisogno di mantenere 23 milioni di euro di trasferimenti. Perchè la nostra spesa corrente fino al 2009 era di 44 milioni di euro, ma quest’anno le entrate correnti hanno raggiunto solo i 29 milioni di euro. E noi abbiamo spese obbligatorie per legge di 37 milioni di euro». Morale, la Provincia di Belluno è già in rosso di 8 milioni con i tagli attuali.
«E noi contribuiamo con un attivo fiscale di 700-800 milioni all’anno ai bilanci dello Stato. Come faccio a spiegare ai miei cittadini che non posso garantire i servizi essenziali a causa di un debito pubblico che non hanno causato loro?».
Non è chiaro a quanto salirà il “rosso” in seguito alla seconda tranche di tagli prevista dalla manovra di agosto. Di certo, con i primi, siamo già in rosso di 8 milioni.
Sapete dove va a spendere la Provincia di Trento 9 milioni di euri? Nell’acquisto di 3 minibus a idrogeno:
[…] È di ieri la notizia della spesa, deliberata dalla Giunta provinciale, di 9 milioni di euro per l’acquisto di 3 minibus, da 18 posti, con alimentazione a idrogeno. I veicoli sono destinati al servizio navetta durante i mondiali di sci nordico della Val di Fiemme, nel 2013.
Capito? Sveglia! coglioni.
Dai titoli di oggi sul quotidiano “Trentino” si apprende che la Finanza ha aperto un’indagine “Inchiesta sui bus a idrogeno” (c’è qualche “problema” tra le cifre riportate allora e quelle considerate oggi; presumo poi che i bus a idrogeno siano “quelli di allora”, sperando con ciò che “i trentini” non abbiano avuto la sfrontataggine di prenderne altri anche se, a quelle latitudini, l’autonomia inebria e per l’innovazione si possono fare facilmente spese pazze). Strano che non se ne siano accorti al momento “del lancio“, or sono più di due anni e mezzo fa. Comunque, a noi che ce ne fotte? Allora, almeno, avevamo una Provincia. Povera, poverissima, praticamente con le pezze al culo, ma avevamo un ente nel quale cercare il bagliore di un nostro avvenire di gente di montagna.
Oggi, e da mo’, al posto di una Provincia con le palle abbiamo un commissario che è come un albero di Natale: le palle le ha anche lui ma non servono ad una mazza. E intanto a Roma il menestrello e ministrello del PD Delrio si trastulla col suo ddl che deforma l’ordinamento delle Province preparandone la cancellazione (con metodi staliniani che dovrebbero far insorgere nuovamente la Corte Costituzionale). E intanto a Roma si stanno mangiando i nostri soldi, i soldi creati dal nostro lavoro e rapinati dalle tasse statali, quelli che ci permetterebbero di alimentare la nostra Comunità Alpina Autonoma di Belluno Dolomiti. Elettiva, naturalmente!!
Capito? Sveglia! coglioni.