Che sia bello, be’, vedete voi, che possa essere “addormentato nel bosco” lo argomento io qui di seguito.
Tale Alessio Zanella di Lozzo, segretario della Lega Nord per la sezione “Cadore, Comelico e Sappada” perlomeno fino alla “diaspora tosiana” (non so quale sia ora il suo “status”), interviene nel “dibattito politico” deponendo una chicca di insolita freschezza. Dice il nostro soldato ‘comaToso’, riferendosi alla posa della prima pietra del nuovo pronto soccorso di Pieve di Cadore:
Dov’era il Presidente della Regione Veneto? Pieve di Cadore è troppo distante da Venezia o da Conegliano e poi in Cadore non si fa il Prosecco…
L’ipotesi che sia addormentato nel bosco è più che fondata. Vediamo. Intanto, fino a ieri, prima della “diaspora comaTosiana”, il nostro faceva parte – come segretario, non come simpatizzante o attivista – delle truppe delle quali Zaia, in quanto governatore del Veneto, è esponente di spicco. Domanda: dormivamo nel bosco in quei frangenti?
Poi, dico, il caro Matteo Toscani, anche lui ammaliato dal verbo tosiano, non era forse presente? E non è forse Toscani, ancora, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto? Non lo rappresenta più? Non ha più veste istituzionale? Gli si legge forse in fronte “io sono comatosiano e nient’altro“?
La Regione Veneto non è quindi degnamente rappresentata dal suo vicepresidente del Consiglio?
Non lo è mai stata, o non lo è da oggi? Che rompicapi!
Se l’ipotesi “addormentato nel bosco” non apparisse convincente, ho in serbo l’ipotesi alternativa della serie “fulminato sulla via di Damasco”. Che esclude ogni forma di narcolessi, giustifica ogni fare precedente alla dispora con la formula “a sua insaputa”, e prevede il rinsavimento ad opera del famoso fulmine. Ma qui uno non sarà bastato, prevediamo, qui ce ne saranno voluti almeno cinque.
(c’è una terza ipotesi: che le Anguane c’abbiano dato dentro di brutto, e quelle di Lozzo, le Longane, in particolare)