il tempo passa anche per farci capire dove abbiamo sbagliato
Gentile candidato Oscar De Bona,
scrivo queste due righe prendendo spunto da un “fatto di costume” di recente introduzione. Nei giorni scorsi ho infatti ricevuto una “richiesta di amicizia” da lei inviatami attraverso Facebook. Sono ben conscio del fatto che una richiesta d’amicizia può anche essere inviata per sbaglio, nella fretta, senza pensarci tanto su. Infatti non succede niente di male, al massimo il ricevente può ignorarla.
Mi ha incuriosito il fatto che questa cosa sia successa a ridosso delle elezioni regionali per le quali lei si è candidato. Se fosse giunta dopo le elezioni, questa richiesta d’amicizia facebookkiana, sarebbe parsa un attimino più “sentita”. In questi casi sarebbe più elegante far giungere la richiesta d’amicizia non direttamente ma tramite “altri amici” che fanno, per così dire, da ponte.
Ma, trascurando queste piccolezze, veniamo al sodo. Cinque anni fa io firmai in municipio a Lozzo per la presentazione della sua lista, venni poi a sentire ciò che aveva da dire ad un breve incontro al ristorante Piave, e successivamente le riservai anche il mio voto.
In linea generale, passati questi cinque anni, non me ne pento. Se guardo allo scenario che c’era a quel tempo credo di aver fatto la cosa giusta.
Ma il tempo passa, ci invecchia e ci fa diventare, talvolta, più esigenti. Anche perché ci da modo, ex post, purtroppo, di vedere ciò che è stato e non è stato fatto. Sul tema dell’autonomia della nostra provincia mi ricordo ad esempio, che ad una mia domanda, quella volta al ristorante Piave, lei si produsse in uno slalom oratorio da far impallidire, sulle nevi, il Tomba dei tempi migliori.
Se proprio fossi costretto, restringendo la scelta fra lei ed il suo concorrente Dario Bond, la preferirei. Ambedue mercanteggiate il voto, ma a lei riconosco uno stile che l’altro non ha.
In senso assoluto, però, devo considerare la sua candidatura come una “pagina vecchia, poco dinamica e ancor meno coraggiosa” del mio ideale politico. Tutto ciò mi impone altre scelte.