nascite e disoccupazione in Italia (2001-2013)
Chi non lavora non fa l’amore (e quindi…).
(ma questo, dello spopolamento, è solo uno degli elementi…)
(via @Minutemanitaly)
Chi non lavora non fa l’amore (e quindi…).
(ma questo, dello spopolamento, è solo uno degli elementi…)
(via @Minutemanitaly)
Dopo quello del Centro Cadore (-13,0 per mille), ecco il bilancio demografico del Cadore (comprendente Cortina d’Ampezzo) che, nel suo insieme presenta un saldo totale di -8,8 per mille (il dato totale per comprensorio non compare in tabella). Il Comelico presenta un -7,1 per mille mentre la Val Boite un -4,3 per mille. Il primo posto nella lugubre classifica dello spopolamento passa da Lozzo (-32,8 per mille) a Danta (-53,2 permille), seguite al terzo da Cibiana (-31,9 per mille).
In attesa di avere i dati di dicembre che completeranno l’anno, ecco un’anteprima del quadro riepilogativo dei soli saldi totali dei paesi centrocadorini. Il dato totale, che non compare in tabella, è pari a 1,3%. Della catastrofe, cataclisma, calamità e sciagura comportata dal -32,8 per mille di Lozzo abbiamo già detto. Domani i dati del Cadore (Lozzo scende di una posizione).
Già c’eravamo impressionati a gennaio nel prendere atto dei dati del bilancio demografico lozzese a fine agosto: una catastrofe, dicevamo, -23,6 per mille. A fine novembre quella catastrofe si è dilatata: cataclisma, calamità, sciagura demografica
-32,8 per mille
Saldo naturale -15 persone (-10,5 per mille), saldo migratorio -32 (-22,3 per mille) per un totale di -47 persone.
Ehhhhh!
2 volte peggio di Domegge, Vigo e Calalzo, 3 volte peggio di Auronzo, 5 volte peggio di Pieve e Lorenzago, 6 volte peggio della Prov. di Belluno,
14 volte peggio della Regione Veneto, 16 volte peggio dell’Italia)
(saldo totale a novembre 2015, dati Istat: Auronzo -1,0%, Calalzo -1,42%, Domegge -1,57%, Lorenzago -0,72%, Perarolo -0,53%, Pieve -0,65%, Vigo -1,51%, Prov. di Belluno 0,52%, Veneto -0,23%, Italia -0,2%)
A questo indirizzo (pdf) il resto della litania demografica.
Dopo il 2013, ecco il 2014. Un giorno ri-famo anche qualche confronto… (questa è la pubblicazione di sintesi; ci sono anche le tabelle con il dettaglio comune per comune scaricabili all’indirizzo segnalato nella medesima):
ASTAT: dati demografici 2014, Alto Adige fertile e longevo
L’Istituto provinciale di statistica ASTAT pubblica online i dati demografici più significativi dell’Alto Adige. L’ampia raccolta di tabelle illustra i fenomeni che incidono sulla crescita e sulla composizione della popolazione altoatesina. Tassi di fertilità e di longevità vedono l’Alto Adige ai vertici nazionali.
Qualche esempio dallo studio ASTAT: il numero di abitanti in Alto Adige continua a crescere, il bilancio migratorio assume valori positivi da ormai più di 20 anni, mentre i tassi di natalità e di mortalità rimangono praticamente invariati. Il tasso di fertilità totale (1,73 figli per donna in età fertile) è il più alto di tutto il territorio nazionale. Anche per quanto riguarda la longevità, l’Alto Adige si pone al vertice della media nazionale.