A seguito di MafiaCapitale (che poi in termini di businness non è granché se parogonato a Expo 2015, il Mose o addirittura a Tangentopoli) che getta marmellata a destra e a sinistra (c’è qualcuno che si scorda che a Roma negli ultimi 21 anni 16 sono stati gestiti – per l’appunto, gestiti, non governati – dalla sinistra?), lo strenzi ha provato a fare lo sborone promettendo inasprimenti di pene per i corrotti e corruttori (il pene più duro del titolo!).
Come se chi prende mazzette andasse in banca a versarle sul proprio conto (mai sentito parlare di conti cifrati in qualche paradiso fiscale), o ci facesse un bel bonifico con causale “mazzetta”. E poi, in rapporto alla confisca dei beni, mai sentito parlare di prestanome? Ma lo strenzi è strenzi, sicché c’ha provato.
Fra le varie battute sull’argomento suscitate dalle stronzate governative sparse via telekabul (a parte la stroncatura data dagli stessi magistrati: vedi limpide considerazioni di Nordio), questa apparsa su Dagospia mette a fuoco meglio di altre l’efficienza che le misure avrebbero:
Ieri la culona – l’abbiamo letto tutti no? – si è rivolta allo strenzi (e in parte anche a Holland) dicendogli che (neretto nostro):
(ANSA) – BERLINO, 7 DIC – Le riforme in Francia e in Italia sono insufficienti. Lo afferma la Cancelliera tedesca Angela Merkel in un’intervista al Die Welt. La Commissione Ue – dice – “ha stabilito un calendario secondo il quale Francia ed Italia dovranno presentare ulteriori misure. Questo è giustificato perché i due Paesi stanno attraversando effettivamente un processo di riforme. Ma la Commissione ha ribadito anche che quanto presentato sul tavolo fino ad ora non è sufficiente.Parere che io condivido“.
Qui sul BLOZ l’avevamo già fatto notare. Il pagliaccio piddino euroqualcosa di turno, tale Gozi, ci dà ulteriore prova di tali e quante scorpacciate di funghi allucinogeni (solo?) facciano uso i nazareni lazzaroni:
«La logica dei compiti a casa è finita, si concentri sulle cose tedesche», attacca il sottosegretario all’Europa, Sandro Gozi, secondo cui «dispiace molto che le riforme avviate dal governo Renzi, che hanno ricevuto un coro internazionale di apprezzamenti, dal Presidente degli Stati Uniti Obama al Fondo Monetario, siano ritenute insufficienti dal Cancelliere tedesco Merkel».
Che, ragazzi, questa e tutta da ridere di gusto. Il coro di apprezzamenti poi non l’abbiamno sentito. Abbiamo sentito Junker, un tale che è presidente della Commissione (votato anche dal piddume), dire che sull’Italia… hanno chiuso gli occhi, tutti e due.
Quando poi è stato lo strenzi a dire
«Non ci facciamo condizionare e intimidire»
m’è venuta in mente quella scena del film L’Orso … che tanto si adatta alla situazione:
Sulla prima del Gazzettino di ieri 5 dicembre 2014:
Di solito la CGIA le pubblica il sabato, le notizie uau spumeggianti. Di quei dati non si dice se siano destagionalizzati o meno (quindi non lo sono). E’ pur vero che si riferiscono al medesimo periodo dell’anno scorso ma, solo per dire, se per ragioni di calendario quest’anno i giorni lavorati fossero stati due in più, anche il PIL ne avrebbe risentito (allo stesso modo se fossero due giornate in meno, ovvio).
Altro esempio: come si conciliano i dati sull’occupazione se si guarda ai rapporti di lavoro attivati in Veneto nell’ultimo trimestre, 157.241, quando quelli cessati nello stesso periodo sono 165.869 (pp. 10 e 11 del Sistema comunicazioni obbligatorie dicembre 2014) per un saldo negativo di 8,628 rapporti?
Va poi detto, è il minimo, che la stima dell’aumento del PIL del Veneto posta pari a 0,2% deve colmare, per tornare al PIL del 2008, un buco dell’11%; detto diversamente, con quella crescita ci vorrebbero 55 anni prima di colmare quel buco. Ovvio che in termini di PIL ci si aspetti nel prossimo futuro ben di più, se solo questa fosse una vera ripresa (foss’anche una ripresina). L’importante è che i segnali siano di ripresa, non di fumo, come invece pare siano.
I governativi sono figli di statistica, quando conviene. Se in virtù dei dati non conviene, allora i figli di statistica (puttana) possono sempre addomesticarli (quando non li deturpano). Succede che i figli di statistica (puttana) sbattono sul sito governativo passo-dopo-passo-andremo-a-finire-nella-merda (e poi tolgono, ma poi rimettono) i dati relativi all’occupazione con i quali vorrebbero far credere che quest’ultima è aumentata di 122.000 unità (in un anno).
In effetti succede che l’occupazione straniera – straniera! – è aumentata di 128.000 unità, mentre quella italiana – italiana! – è diminuita di 6.000 unità, cosicché il saldo è positivo per 122.000 unità.
Il che costituisce un problemino, diciamo, di carattere etnico, relativamente poco spendibile per glorificare l’opera governativa, in particolare ora che l’altro Matteo, il Salvini, sta montando nei sondaggi. Ma c’è un altro problemino molto più serio: i dati Istat utilizzati non sono destagionalizzati (lo si legge nel testo integrale). Che è come dire che di notte tutti i gatti sono neri. Tradotto: è un dato che non vale un cazzo di niente.
E che dimostra come al governo siano figli di statistica (puttana, ovviamente).
Piccoli, il peones di Farsa Italia, responsabile bellunese della medesima, dichiara la propria solidarietà ecc. ecc. riguardo alla vicenda dell’IMU sui terreni agricoli. Per dire:
“Piena solidarietà al sindaco. Governo farneticante. A rischio servizi e pagamento dei dipendenti”
Nel primo commento tale Mirco scrive:
Ma io non ho capito. Ma sti co…..ni con il Patto del Nazareno, non solo culo e braga con Renzi?
Acutissima osservazione. Al netto della fretta, la domanda di Mirco sarebbe stata: “non sono culo e braga con Renzi?“. Acuta e supportabile da dati inconfutabili, peraltro.
Che in questo caso specifico il peones abbia delle ragioni condivisibili, non toglie nulla al fatto che, inquadrato il tutto in chiave nazionale – è lì che si fanno i giochi grossi – l’intervento suoni come una Farsa delle Farse in quanto, come dice Mirco, in virtù del Patto del Cacasenno, PD e FI-PDL sono culo e braga. Qualche esempio? Ok!
Alla data del 3 ottobre 2014, le 48 leggi approvate dal governo dello strenzi sono state votate con voto convergente, PD+FI-PDL, per il 62,5% dei casi. E i merdaioli di FI sostengono ogni 2 per 3 di essere all’opposizione. Ah, ah ah ah!
Se il confronto viene fatto sui capigruppo del PD e di FI alla Camera la convergenza è del 65,4%. Se il confronto viene fatto al Senato la convergenza è del …
90,9%
Su 2.362 votazioni i pattisti del Cacasenno hanno votato insieme 2.147 volte. Merdaioli gli uni, merdaioli gli altri.
Poi vengono in provincia a sguainare la spada… . Ah ah ah ah!
(volete vedere la “eventuale” convergenza di voti del peones Piccoli e del capogruppo del PD al Senato Luigi Zanda? ve la mostro domani, ma ve lo dico subito: 80,8% (e giù a ridere, con tono sardonico: ah ah ah ah!))