I nostri amministratori sono bravi quando si tratta di “sguazzare nei soldi”, meno quando di tratta di gestire il cosiddetto minuto mantenimento. Detto con un italiano approssimativo, le cose piccole non gli riescono bene a questi qua.
Prendiamo ad esempio la “Roggia dei Mulini”, una risorsa turistica per il nostro paese. Tempo fa (credo sia quasi un anno) una delegazione austriaca venne qui a Lozzo, invitata dal GAL, per valutare se era possibile fare qualcosa assieme sfruttando i progetti Interreg. Le possibilità erano direttamente connesse alla presenza di opifici idraulici tanto nella sede italiano (Lozzo) quanto in quella austriaca (Gschnitz – Tirolo).
A parte le libagioni serali, la delegazione austriaca non se ne andò molto contenta da Lozzo, avendo probabilmente sperimentato una certa qual approssimazione nella conoscenza degli opifici idraulici e di ciò che, con essi, nella sede lozzese, si poteva fare.
Ciò nonostante, il nostro GAL è riuscito ad inventarsi, all’ultimo momento, il che gli fa onore se non altro per averci provato, un progetto di cooperazione transfrontaliero, per un intervento finanziario totale di 360.000 €. Tale somma è composta da 250.000 € di spesa pubblica e da 110.000 € che devono invece provenire da un partner privato.
Faccio seguire un estratto del progetto (pag. 147 del Piano generale degli interventi di cooperazione, file scaricabile (pdf 3,2 MB) a questo indirizzo, tenendo conto che nel frattempo può essere stato modificato).
Come si vede, ho evidenziato un punto che ritengo esilarante (quello rosso), mentre ho evidenziato in verde i passi che ritengo “illuminati”. Se per noi si prevede una prossima possibile reintroduzione del sorgo (a De Coppi spetta, a questo punto, un premio) , per chi ha scritto questa cosa si deve ritenere che abbia da tempo reintrodotto la coltivazione della cannabis …
Non chiedetemi informazioni sul progetto perché non ne so niente. Al momento non è questo quello che conta. Conta il … minuto mantenimento.
Volete una prova? Guardate che erano anche stati preavvisati della cosa e che, conseguentemente, potevano prendere qualche provvedimento. Ma niente, le cose spicciole non sono capaci di farle. Per loro ci vogliono interventi più corpulenti, sennò neanche ci provano. Bisognerà quindi aspettare che giungano finanziamenti per almeno 100.000 € …
Le prove, dicevamo. Eccole. Le foto sono del maggio 2009. Ed il degrado non era di un mese prima … (sono così da almeno 5 anni, sono così anche adesso).
P.S. secondo me, tra calche dì, i tira via i cartiei, chesto i é boi de feilo. E basta.
Ve ei dito, le robe menude (chele che rompe i totani) no i riese a feile … se po se deve anche mete a dì la testa …