Può un uomo che ha costruito un terrario per seguire i rituali d’accoppiamento dei ragni, e che catturava mosche vive da dare loro in pasto, e che metteva in una capsula di petri ragno e mosca assieme e stava ore al microscopio stereoscopico per gustarsi in quel tripudio 3D il momento in cui il ragno l’avviluppava pappandosela … può, un uomo così, albergare nel proprio cuore, fino a riempirlo, sentimenti quali il dispiacere, il risentimento e la pura cattiveria?
Ad @y daremo un giorno un lecca lecca per aver mantenuto viva la discussione su questo blog:
@Elettore @popolo del bloz,
mi è giunta voce, da fonte sicura , che ci sarà una seconda lista !!!!
Si dia inizio ai festeggiamenti. Il popolo emarginato del Bloz potrà finalmente sfogarsi alle urne e inoltre il pericolo del quorum è “scongiurato”!
Il popolo del BLOZ (chi emarginato, chi no), mentre aspetta l’evento elettivo, io me lo immagino così (osservate che carucci i sandaletti).
@CIACOLE ha rovistato nel suo armamentario di fuffetta ed ha lasciato un messaggio sul BLOZ:
Danilo ei ciatou un proverbio nostran giusto par te “no se può s-ciupà dolze co la bocia trista” tradotto: non si può essere dolci e gentili se si è pieni di dispiacere, risentimento o cattiveria
(nota tecnica: no se può è forma sbagliata, a meno che tu non provenga da Laggio; quella lozzese è no se puó, con l’accento acuto, non grave!)
Se vuoi psicanalizzarmi davvero vieni a trovarmi e prova ad entrare dentro di me. Attento però: quando si scherza col diavolo bisogna essere pronti a passare dalla padella alla brace. Alla fine potresti diventare tu (tè, direbbe @y) lo psicanalizzato. Potrei entrare dentro di te e frugare negli angoli più nascosti del tuo io fino a farti piangere come un vitello. Sai dove trovarmi!
Devo dedurre che tu abbia letto il proverbio sul libro Proverbie e mode de dì de Loze (che dà l’interpretazione che tu riporti); io preferisco, in questa specifica circostanza, l’interpretazione “originale” che si riscontra nel Dizionario della gente di Lozzo al lemma s-cupà:
no se puó s-cupà dólze ko la bócia trìstanon si può essere allegri quando si è pieni di dispiaceri
Io ve lo dico da tempo che quello che avete attorno “non esiste” finché non ve lo raccontano (poi bisogna vedere “come” ve lo raccontano … e come la bevete).
Ma può un uomo che ha passato tutta la notte 🙂 a selezionare i proverbi e le locuzioni che il buon professor Elio ci ha messo a disposizione, perché tu per primo – @CIACOLE – ne possa trarre ulteriore giovamento, albergare nel proprio cuore, fino a riempirlo, sentimenti quali il dispiacere, il risentimento e la pura cattiveria?
Ieri sera il transito della ISS, con la Luna che c’era, è stato uno spettacolo (doppio: intorno alle 20:20 e alle 22:07). Questa sera (10 aprile) ripassa dalle 21:16 alle 21:21 e anche domani dalle 20:27 alle 20:33. Per il “calcolo” di altre osservazioni di ISS o altri satelliti cliccate su Heavens-Above ricordando di cambiare – eventualmente – luogo di osservazione (sulla carta dei dettagli del passaggio cliccate poi su “proiezione al suolo”).
Letta l’avevo letta, non mi ricordo più se in La mia azianda sta stirando le cuoia o Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, ma non l’avevo ancora sentita “dal vivo”. E’ capitato ad un pentastellato forse spinto dall’emozione, parlando lì dove cagano le aquile, cioè in parlamento, meglio, alla camera dei deportati. Fa parte della serie “ho il patè d’animo“, “dispongo di un grande bagagliaio culturale“, fino ad arrivare alle più elaborate “Sapete perché i generali sono così imbecilli? Perché li scelgono fra i colonnelli” oppure “Mi sono sempre chiesto chi è che va in giro a costruire quadrati sull’ipotenusa“.
Io avrei potuto dirlo senza suscitare l’ilarità dell’emiciclo. Mia madre mi dice che fin da piccolo mi tirava che era un piacere (ho scoperto poi che è cosa normale anche negli infanti). Veramente tanto piacevole non dev’essere stato, ma le ci volle un po’ per rendersene conto. Credeva, mia madre, che piangessi perché avevo fame: e allora mi allattava finché mi usciva il latte dalle orecchie. Ed io niente, continuavo a piangere. Insomma, per farla breve, ad un certo punto si è accorta che quando mi andava in tiro iniziavo a piangere, mentre smettevo quando il pistolino ammainava le pretese. Alla fine, dopo breve consulto medico, … ZAC, ed eccomi qui breve e circonciso (breve, insomma, nella media: diciamo un dignitoso 14 cm quando è nel pieno del fulgore).
Che poi uno lo scopre crescendo. Già quando da ragazzini facevamo la gara a chi pisciava più lontano (anche sputava più lontano, certo) notavo che ero il solo ad averlo così. E non è stato piacevole perché certe domande mica era facile farle, a quei tempi. Poi venne il momento in cui iniziai a leggere il libretto rosso di Mao (tutte le mattine, in corriera verso Pieve, mentre gli altri si affannavano a studiare: me l’aveva dato un mio cugino, insieme a Che fare? di Lenin e tante altre perle comunistoidi). E per compensare queste letture pesanti ogni tanto volgevo lo sguardo a Tex Willer e Diabolik. Casualmente anche a Messalina. Ed è stata lei, Messalina, la lettura, a trarmi d’impiccio riguardo all’affaire.
Non si sta poi così male circoncisi. Anche Gesù fu circonciso (nel rituale ebraico la circoncisione rappresenta un segno dell’alleanza fra Dio e l’uomo). Una volta si credeva che la circoncisione rappresentasse un valido deterrente alla successiva pratica masturbatoria. Non è vero! Non è assolutamente vero (di diottrie me ne mancano 6, e peggioro col tempo; e poi Guccini aveva ragione: “Dà: perdita della memoria, perdita dei riflessi, poca voglia di lavorare e vengon dei buchi così… nella pelle, da tutte le parti: un mio amico li ha avuti.“)
Comunque – per tornare ai giorni nostri – i pentastellati, oltre ad essere (mica sempre) brevi e circoncisi, hanno anche qualche (preoccupante) problema lato euro …