Italy by night
Da lassù è splendida, comunque, come ogni altra parte della Terra.
“I looked on in awe and was rendered speechless by so much beauty” (Reid Wiseman, oggi dalla ISS).
Da lassù è splendida, comunque, come ogni altra parte della Terra.
“I looked on in awe and was rendered speechless by so much beauty” (Reid Wiseman, oggi dalla ISS).
(o dell’acuto dramma del previsore in questi momenti meteoritici)
Oggi si chiamano così, bombe d’acqua. Una forma di spettacolarizzazione lessicale. Anziani in paese (qui a Lozzo) tornando ai ricordi di scuola mi raccontavano che il maestro Rocco, quando la pioggia veniva giù a sege reverse, osservando l’evento oltre i vetri polverosi della scuola soleva affermare: “ragazzi, il tempo minacccia…”.
Ognuno ha il proprio modulo interpretativo.
Avete presente quando d’estate vien giù a catinelle a Domegge e qui a Lozzo risplende il sole (o viceversa)? Ad Auronzo, che è paese lungo, non è insolito che si scateni n sguergno a Giralba mentre si boccheggia al sole a Reane. Certo, se arrivano di notte e sono così intense, tanto ridere non fanno.
Comunque, visto che nessuno l’ha prevista (un cigno nero?), sta bomba d’acqua , a chi è che dobbiamo dare le 100 frustate d’ordinanza?
(nel caso specifico la nuvola di Fantozzi è da considerarsi di precisione chirurgica)
La telenovela sul meteo-terrorismo continua (dopo il recente caso di Piccoli, il meteorino). Alla ribalta questa volta (ma già si era affacciato al balcone in epoca passata) il governatore del Veneto, Zaia -Zeus. Il nostro durante un’intervista a Zappinag dice (intorno al primo minuto):
…noi siamo la prima regione turistica d’Italia con 70 milioni di presenze … e quest’industria vale circa 17 miliardi di euro, è la prima industria in Veneto, diciamo che se tu devi fare le previsioni o le fai bene o non le fai, e se le sbagli vogliamo perseguirti …
Insomma , Zaia-Zeus vorrebbe dotarsi di saette con le quali arrostire, se del caso, i previsori che s-prevedono, promettendo acqua lì dove invece appare il sole (e viceversa?).
Ora, già ci siamo chiesti se davvero il buon senso non si sia dato malato in questi periodi di tempo avverso. Già ci siamo chiesti con quale metro un giudice – che sta anni prima di stabilire se il Berlusca se l’è trombata o meno quella Ruby nipote di Mubarak -, dovrebbe sottoporre a giudizio una – badate bene – previsione del tempo (magari in montagna dove l’orografia ci mette un attimo a cambiarti le carte in tavola).
Ma questo è niente, il problema è un altro.
Perché secondo Zaia-Zeus il Veneto, prima regione in Italia per turismo (vero), avrebbe 70 milioni di presenze (falso). Nel 2013 ne ha avute 61 e rotti di milioni, il massimo di 63.400.993 lo raggiunse nel 2011. E’ peraltro falso anche il dato sul fatturato, perché il Ciset lo dava a 11 miliardi nel 2011 mentre il nostro parla di 17.
Ecco: con tutti i numeri che gli passano per la testa, quei 70 milioni (in realtà 61) e quei 17 miliardi (in realtà 11) sfuggiti al governatore-saettatore sono errori non-previsionali. Cioè sono errori-errori (errori di sbaglio, si diceva una volta). Ora, se il governatore del Veneto sbaglia a dare i dati certi sulle presenze e sul fatturato, non si vuol tener conto che le previsioni meteo possono avere un qualche grado d’incertezza?
(che poi, se uno fa bene le previsioni durante tutto il corso dell’anno e in occasione del ponte pasquale te le canna … gli si può dare un bonus da spendere al prossimo “giudizio universale”?)
(immagine: deviantart)
Ve lo ricordate l’ortottero capo quando, dopo essere stato rapito dagli alieni, ma soprattutto dopo aver bevuto lisergiche bevande ad effetto acutamente psicotico, ci parlava delle stampanti 3D indicandole al mondo come la soluzione di tutti i nostri problemi? Noooo?
Ma sì dai, quando disse “In America vai al Comune, lì c’è la stampante 3D e ti stampi le cose di cui hai bisogno: dentiere, canoe, case…“): qui lo spezzone video del suo delirante comizio (lasciate stare i cugionamenti, i ragionamenti fatti col culo riguardanti la crescita e la produttività …).
No, le stampanti 3D non risolveranno tutti i nostri problemi (non come prospettato da Grillo), ma vale la pena prendere atto che la tecnologia “è pronta ad entrare nelle nostre case …” per dare inizio alla Terza Rivoluzione Industriale (sempre che la Merkel sia d’accordo e con grande giuibilo dei pentastellati, suppongo, che si potranno fare direttamente a casa il chip da mettere sottopelle):
(il video proposto è del 2011 ma è stato recentemente pubblicato da TED Italia e l’ho trovato, per quanto riguarda l’aspetto didattico, più efficace di altri)
Qui ci sono gli highlights, ma se fosse possibile guardare la registrazione completa si vedrebbe, suppongo, il portiere del (della?) Bari giocare a briscola con il guardalinee (o il massaggiatore, non ci fosse stato il primo). Forse, dico forse, nel secondo tempo “i pugli” neanche devono averlo messo in campo, il portiere.
Ok, si trattava di fargli fare una sgambata, ma anche qui, come nel caso dei cugini auronzani contro la Lazio (finita 10 a 0), neanche il gol della bandiera: 11 a 0!
E in più ne abbiamo stesi tre in area di rigore, come si abbatte una vacca al macello, puniti con il relativo penalty. Insomma, ‘na squadra motivata. Un po’ come quella dei sindaci autoctoni – i magnifici mefitici – quando pronunciano il fatidico… “bisogna fare gioco di squadra”: ah, natura matrigna!
E allor mi sovvien:
Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso.
(onore al portiere che al decimo gol esce con soverchio coraggio “quasi a metà campo”, mentre i leonini difensori cadorini si stanno massaggiando il pisellino)
No, dico, ma prendono anche qualcosa per fare le belle statuine o lo fanno gratis? E’ vero, è il secondo tempo e i gnoche devono aver già dato tutto (e i laziali, che non sembra abbiano il tigre nel motore, devono aver bevuto almeno 4 litri di sciroppo di valeriana). Ma, suvvia, un po’ di contegno! E neanche il gol della bandiera. E poi, quel 10-0 netto, mi sa di combine.
Secondo me, neanche se gli metti un candelotto di dinamine acceso nel … riesci a far correre i cuginetti. Comunque, neanche sapevo ci fosse una squadra di calcio ad Auronzo; vedo ora che ha chiuso terza a 62 punti il girone R della 2a categoria. Complimenti. Azzzo, qui ci vuole la rivincita, oops, la riperdita! Ma con un po’ di grinta ladino-dolomitica.
(però si vede che la partita, dalla parte del Gallo, è stata sofferta: lo si nota dal fatto che ad ogni gol i “dugador” abbassano colpevolmente la testa)