curiosando
GreenDolomiti: ‘come nell’Artico e Antartico’
Titolo su Greendolomiti (una cosa dei confindustri):
Nell’area del San Pellegrino si respira aria pura come nell’Artico e Antartico
Passi per “San Pellegrino” – ma già qui uno può pensare al Sanbittèr – ma Artico e – particolarmente – Antartico, che me stanno a rappresentà? Il Circolo polare..? Il Mar glaciale..? L’Oceano..? Flesso d’Artico? Territorio artico, antartico? Il clima artico, antartico?
“Dai che facciamo un salto nell’Artico“; “Sapessi quanto freddo nell’Antartico!!“.
Che non sia, per caso, l’Artide e l’Antartide?
Chiedilo al Krill.
a taste of Austria
Ho messo piede in ogni singolo villaggio del Tirolo, della Carinzia e del Salisburghese. In auto, a piedi, in bici, in kayak (ebbene sì, anche su una miriade di impianti di risalita). Potevo forse fare a meno di omaggiare l’Austria – Terra dal fascino avvolgente – con questo straordinario video in time-lapse pubblicato da qualche giorno?
Certo che no!
alla conquista di Monte Piana (con discesa semiseria in slitta)
Un po’ per il dilagante tepore primaverile che da qualche tempo la rendeva così irrequieta, un po’ perché ieri era l’8 marzo, festa della donna, mi sono deciso a slegarla e a farle fare quattro salti fuori dalla stalla (in verità non è la prima volta che la capretta si allontana dalle quotidiane faccende seguendo i miei passi…). Niente di impossibile: 400 m di dislivello su pista battuta da superarsi deambulando.
Sì è vero, le ho legato la slitta alla vita, come si usa fare con le renne, ma mi sono fatto trascinare solo per brevi tratti pianeggianti (quando la sentivo rantolare mi alzavo alleggerendo il carico al solo peso della slitta). E quindi su, da Misurina verso il rifugio Bosi al Monte Piana. Però il desinare l’ho pagato io.
E poi giù verso Misurina, a cavallo della slitta sfrecciante a velocità fotonica.
(posto qualche foto dell’impresa qui sul BLOZ – ma c’è anche un video di un tratto della discesa semiseria verso Misurina – per esaudire una promessa dal sen sfuggita, agevolata dalla birra che senza ritegno abbiamo prosciugato con solerte cupidigia)
Spock di Star Trek
Anch’io, come una moltitudine d’altri, non mi posso esimere dal ricordare Leonard Nimoy, il celeberrimo Spock di Star Trek. Mi ricordo che feci una certa fatica, in particolare con la mano destra, a praticare con disinvoltura il saluto vulcaniano. Spock, gliel’ho ricordato questa mattina a mia madre: “varda che é morto Spock, l avea 83”. Risposta: “Chel co le rege spize, ero? No l me à mai piasù. Al comandante, chel sì che era n bel on, vosto mete”.
(dell’equipaggio ho un vivido ricordo di quella morettona con la minigonna ascellare che mi inquietava profondamente, a quell’acerbissima età, senza che riuscissi tuttavia a capire il perché: altro che Spock e capitano Kirk)