tra alto atesinità e sud tirolerie
Il titolo poteva anche essere “tra alto atesinerie e sud tirolerità” (questo perché le “…erie”, come le cineserie, suonano più misere). Dunque, dal 14 aprile in Alto Adige ci si può spostare a piedi:
Spostamenti dalla propria abitazione “a piedi” sempre autorizzati
Il documento chiarisce che l’attività motoria rispetta comunque il requisito del distanziamento sociale se lo spostamento dalla propria abitazione avviene a piedi e se vengono comunque rispettate le norme di distanziamento sociale – almeno tre metri fra le persone – e se si indossa la mascherina, per evitare così ogni eventuale possibilità di contagio in caso di incontro con altre persone. I sindaci possono tuttavia scegliere di adottare norme diverse e, se necessario, più restrittive, in ragione della maggiore densità abitativa o dei dati relativi all’evolversi dell’epidemia.
La cosa sarebbe di per sé ragionevolissima, non fosse che la libertà di circolazione, garantita costituzionalmente, è in capo allo Stato che può regolarla solo con un atto di legge. Lo Stato ha sì concesso alle Regioni e Province autonome spazi di movimento ma esclusivamente nelle materie di propria competenza: e la libertà di circolazione non è una materia in capo alle regioni.
Per cui continua la farsa di uno Stato che procede a tentoni a suon di DPCM, con l’omuncolo solo al comando, mentre i presidenti di regione giocano a chi le spara più grosse, in spregio al dettato costituzionale, per cui, alla fine, dobbiamo constatare che la bananiera repubblica è tale in ogni frangente, contribuendo a produrre una situazione flaianamente grave ma non seria.
Inebriati dalle fermentazioni crautiane i nostri cugini alto atesini si spingono peraltro a concedere ai sindaci la possibilità di “adottare norme diverse e, se necessario, più restrittive”, dimentichi che il decreto legge del 25 marzo esautora i sindaci dal prendere decisioni perché spesso ispirate ad mentulam. Del resto, che senso può avere uno Stato non federale nel quale se esci per una passeggiata in Campania rischi che ti tirino alle gambe, in Veneto lo puoi fare ma a 200 m da casa (ora nei pressi), in Alto Adige puoi ora andare dove cazzo ti pare. Allora togliamo la libertà di circolazione dalla Costituzione e facciamola diventare una libertà regionale, anzi sindacale. Anzi, diciamolo, facciamola dipendere dal reggente della contrada.
Nel frattempo, messi da parte i crauti, i nostri cugini… stanno liberando le vacche (e questo è davvero un buon segno):