Monti e gli italiani minorati
(via @ItaliaOggi)
Silvietto è furbo, furbissimamente furbo. Sta tentando di calcare il medesimo “terreno di caccia”, facendo finta di offrire lo stesso futuro disegnato dal Movimento 5 Stelle. Non so se per Grillo sia un onore vedersi copiato dal Peto di Arcore a pié pari e senza pudore così ampie fette del proprio programma.
Il problema è però il solito: anche il ragionier Monti ha voluto copiare i metodi spicci della politica elettoralistica e, nel farlo, è caduto così in basso da diventare una caricatura di se stesso. Così per il PDL: se sei un partito di m… marmellata non è che con un telo messo frettolosamente sopra alle nequizie prodotte finora il tanfo non si senta più. Sei un partito di marmellata e resti un partito di marmellata, nonostante il telo. Anzi…
Uno spirito grillino si deve essere intrufolato nell’anima berlusconiana: solo che certe cose, dette da Berlusconi – dopo tutto quello che ci è dato di vedere – ti fanno scompisciare dalle risate.
Di solito nel bellunese abbiamo a che fare con le aquile – se non con gli aquiloni -, intese come “chi c’arriva prima degli altri”. Nel caso di Piccoli (tribù del PDL) ci dobbiamo accontentare della versione “aquilotto”. Ci mette tanta buona volontà, devo presumere, però l’aquilotto – in tema di turismo – non c’arriva proprio (leggere per credere). Una “minore” di qua, un “maggiore” di là, un “rilancio” di sotto e un “potenziamento” di sopra. Classico, quando non hai un cazzo da dire.
Piccoli prova a “volare” (correre) per il Senato. Buttati, che è morbido.
(Foto: fotografieitalia.it)
Il Berlusca, con l’intento di dipingere i “grillini” come frange estremiste di mangiabambini, lo ha detto più volte (per esempio qualche giorno fa durante il programma Rai Agora):
“Nelle liste di Grillo l’80% dei candidati proviene dall’estrema sinistra e dai centri sociali”.
Il tentativo, che parte dai “candidati”, cerca di equivocare sulla posizione di chi darà il voto al Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni, sui votanti grillini attuali e potenziali, cercando di far passare l’idea che anche questi ultimi siano componenti di centri sociali in fuoriuscita.
Naturalmente, non è così. Se si guarda ai trend che hanno interessato i partiti e le coalizioni nell’ultimo periodo, si nota che nella composizione dell’elettorato M5S compaiono … molti delusi dal centro-destra. Caro Berlusca, rassegnati! Molti elettori del M5S sono scappati via dalle frottole che racconti da troppo tempo: fattene una ragione. Dal sito Scenaripolitici.com:
CDX e M5S hanno avuto fortissime oscillazioni, ma la loro somma è stata sempre tra il 39 ed il 45% per un anno con lunghissimi periodi di forte stabilità.
p.s. per completezza qui il confronto tra trend di M5S e CSX.
Matteo Renzi ringrazia il Veneto per l’accoglienza riservatagli.
Per quanto mi riguarda:
caro Renzi, se venivi qui col bagaglio riformista di “un tempo” mi stava bene, anzi, benissimo; ma essere venuto in Veneto al guinzaglio di Bersani, e per di più scodinzolando, non mi garba. In poche parole, e con tono mansueto: vai a cagare.
Pian pianino c’arriva anche lui. Questa è la Grecia che aveva in testa il ragionier Monti il 26 settembre del 2011 (lo so, il video ve l’ho già proposto ma serve ancora), due mesi scarsi prima del golpe bianco che l’avrebbe portato a diventare presidente del consiglio:
http://youtu.be/Qq7omxEXhR8
La Grecia era già un soffritto – basta guardare il grafico che già avevo proposto in Angela Merkel si complimenta con Monti per il calo dello spread e che riporto più sotto (basta guardare l’andamento dello spread tra Grecia e Germania nel 2010 e nel 2011) -, ma il professore, pardon, il ragioniere non se n’era accorto. Poi in Grecia – con il ragioniere al comando dell’italica bagnarola – scoppia di tutto e di più. Allo stesso modo si erano innescati i cappi al collo per Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia (e presto si affaccerà la Francia).