Se i dati Istat sono corretti – perché non dovrebbero? – Pieve non perde 36 abitanti, ne perde ben 99. Ne perde 36 nel bilancio naturale ma altri 63 in quello migratorio (del resto i 33 mancanti a Domegge, riportati nel sottotitolo, sono totali, mica “naturali” o “migratori”). E’ questo, del resto, che ha giustificato il conferimento del primo premio – la maglia funebre – al borgo tizianesco (e l’anno prima ce l’aveva Lozzo col -19,5 per mille): per il raggiungimento del -25,2 per mille nel saldo totale (si veda il post con la tabella relativa al bilancio demografico del Centro Cadore).
Sembra tuttavia che per Pieve la moria demografica si sia stabilizzata (ad oggi Pieve dovrebbe poter contare sugli stessi abitanti che aveva il 31 dicembre 2014). La speranza, dunque, se mai dovesse davvero balenare nei cuori dei “pievesi” (ma anche dei cadorini vicini e lontani), dovrebbe essere così intensa – ma così intensa! – da “cancellare” non tanto il -36, quanto il -99 (perché un paese muore anche se se ne vanno i vivi).
Vittore, anche voi “magnacarta” vi state pian pianino estinguendo (è inutile nasconderlo).
(e poi, verso Lozzo, sei ingrato: il vistoso calo non è da attibuire principalmente al saldo naturale (-0,34%) come sostieni, ma a quello migratorio (-1,3%), come per Pieve del resto)
[…] Pieve di Cadore. Una situazione sostanzialmente stabile quella di Pieve nei primi sei mesi del 2015 (3.832 abitanti). La speranza è di cancellare il -36 residenti registrato nel 2014 (rispetto all’anno precedente). La situazione di Pieve è però anomala nei confronti degli altri comuni: vista la presenza di numerosi uffici pubblici e scolastici, il numero di residenti è estremamente variabile. Basti pensare allo spostamento a Belluno della sezione distaccata del tribunale, che ha comportato la discesa a valle di una parte degli studi legali. Il calo degli abitanti nel paese di Tiziano è strutturale: all’inizio del 2011, infatti, i residenti erano 4.018.
(p.s. in ogni caso “la perdita media nei sette comuni” non è 1,57%, come riportato nel sottotitolo, né del resto 1,54% come riportato nel testo. E’, riferita al 2013 e ai sette comuni che hanno avuto “perdite”, 1,37%)