Quelli di Perarolo, come quelli di Lorenzago, non avendo un cavolo in casa se lo devono cercare fuori girando come criceti sulla ruota. Auronzo (e poi Pieve, che però è in media coi taliane), in panciolle, si gode la propria autarchia (immobili come statue). In mezzo gli altri che girano, comunque, come storniei.
(Mobilità fuori comune per studio o lavoro = Incidenza % dei residenti che si sposta giornalmente per studio o lavoro fuori dal comune sul totale dei residenti in età da 0 a 64 anni. Dati Istat 2011)
Cazzolotto: Perarolo, Lozzo, Auronzo e Vigo… sotto la media nazionale (55,1) per l’indicatore “istruzione” (dati 8milaCensus). Quale vergognosa vergogna. A Perarolo (48,5) i pi mus, ma a Lozzo non si scherza (50,2). A Lorenzago i più imparati (63,7). E non si sarebbe detto, vedendoli in giro.
La media di Auronzina (il consorzio turistico) senza Lorenzago è cosa da chiudersi in casa: 51,93. Ma anche con le zime da Lorenzago non passiamo la media taliana: 54,87.
Zio billi: vecchi, spopolosi e adesso anche gnoranti.
(pensando ai dati in generale, già godo assaporando le iperboli che usciranno sulla stampa locale e su TeleBelino quando i maialoni si tufferanno nel trugolo dei dati. E al mio segnale… scatenate l’inferno!)
Era l’11 settembre del 2015 e parlavamo del lungo che ti sfianca, una videosciroppata sul “progetto” Rifugi&Ciaspe, alla cui fine potevi arrivare se supportato da bidone di pop-corn e fontanella di birra.
L’hanno tirata via (“questo video è stato rimosso dall’utente“), gettandola nell’oblio e sostituendola con altra sciroppatura (praticamente UGUALE), cambiata di titolo: CADORE A SNOWSHOE PARADISE 2016.
La finestrella “a relaxing and friendly atmosphere”…
Intensa, quasi struggente, la finestrella di pochi secondi al minuto 6:50 titolata “a relaxing and friendly atmosphere”: un avvolgente turbinio di toccanti sensazioni. Io c’avrei messo anche un fetta di polenta fumante, con un calice di brodo dal fine perlage. E poi qualche fotogramma del fuoco che allegro danza nel caminetto.
non è più al minuto 6:50 ma, intensa e quasi struggente, stesso commento musicale ovviamente, la trovate spostata, in questa “fresca” versione 2016, al minuto 8:10.
Anche in questa croccante versione, nessun link tra le info del video che ti permetta di cliccare tra i singoli rifugi presentati. Te la devi videosciroppare tutta, la melassa. Se hai il pop-corn, non è un problema!
E niente, hanno una marcia in più. Auspicare che la nuova ferrovia “acquisisca una rilevanza maggiore di quella rivestita un tempo bla bla bla” è cosa che presume la disponibilità diffusa di un acume che da queste parti, nella Dolomitia sfortunata, è preclaro non esistere. E lo si intuisce anche dal titolo “La Comunità approva il trenino“. Qual potenza! (neretto mio):
BRUNICO. La giunta della Comunità Comprensoriale Val Pusteria esprime tutta la sua soddisfazione per la sigla del protocollo d’intesa che consentirà l’elaborazione di uno studio di fattibilità riguardante un futuro collegamento ferroviario fra la Val Pusteria ed il Cadore. […]
L’auspicio del comprensorio è che la nuova ferrovia acquisisca una rilevanza maggiore di quella rivestita un tempo dalla storica e panoramica linea a scartamento ridotto che collegava Dobbiaco con Calalzo di Cadore e che fu soppressa nel 1964.
Ehi, Puster, ma fai colazione anche tu con uove de dugo? No dico: già una ferrovia “solo passeggeri” nel tratto considerato non si pagherebbe neanche se tutti gli abitanti di Belluno venissero quotidianamente a prendersi il caffè a Cortina, se poi pensiamo al trenino (che faccia magari ciuf-ciuf) siamo fottuti prima di nascere. Prova con la sviluppina, a far colazione intendo. Si vede che puoi trastullarti nei soldi. Beato tu!
In attesa degli short (sperabilmente), gli amanti possono sciropparsi il lungo che ti sfianca. Ma un po’ di story ci sta. Se preparate i pop-corn, ce la fate fino alla fine. Suggestive le riprese col drone-viaggiatore. Nessuna emozione invece nel vedere gli yeti che camminano tra la soffice neige, come se avessero il basto di un mulo della ’15-18.
Intensa, quasi struggente, la finestrella di pochi secondi al minuto 6:50 titolata “a relaxing and friendly atmosphere”: un avvolgente turbinio di toccanti sensazioni. Io c’avrei messo anche un fetta di polenta fumante, con un calice di brodo dal fine perlage. E poi qualche fotogramma del fuoco che allegro danza nel caminetto.
Il tutto “per la promozione delle attività invernali alternative ed ecocompatibili“: che sottile allusione!! Comunque, per il “Cadore regno delle graspe” è un passo avanti, ché quello invernale della CM Centro Cadorefava un po’ pena e conciliava il sonno (ma lunga è la strada e stretta è la via).