I fatti di cui parlerò non sono freschissimi, ma ero in altre faccende affacendato. Col favore delle tenebre ho però salvato alcuni link che riguardano la vicenda dei fondi FAS e, siccome Bond risulta meritevole di menzione, ecco la cronistoria dei fatti.
Salta fuori la notizia che l’Alto Adige starebbe per ricevere 74 milioni di euri dai fondi FAS (Fondo Aree Sottotilizzate). Il nostro sceriffo senza macchia e senza paura cerca nella fondina la pistola per sventare questa che dice essere una rapina a mano armata. Fa suonare le trombe e il 9 ottobre detta alla stampa le seguenti dichiarazioni (ne ho già parlato qui):
«Farò di tutto per sventare questa ennesima rapina a mano armata. La mano è quella di Durnwalder e l’arma impropria è costituita da uno statuto speciale che non ha più alcuna giustificazione storica e che viene agitato con sempre maggiore arroganza». […] «La beffa è che quei soldi dovrebbero arrivare dal Fas, il fondo per le aree svantaggiate. Con i chiari di luna che stiamo attraversando una decisione del genere non può lasciarci indifferenti»[…] (Gazzettino)
Nell’articolo già citato, percependo io l’aleatoria conoscenza della materia dell’erborista, proponevo la seguente considerazione:
Che tenero. Probabilmente non sa neanche cosa sono i fondi FAS. Glielo avranno detto ora. Probabilmente Durni gli porterà a casa i moduli sui quali “fare le domande” e gli dirà “metti una crocetta qui”. Che altro dire: ci auguriamo che “sventi“. Fatti, non ciacole.
Qualche giorno dopo, l’11 ottobre, il nostro eroe, ancora ignaro di cosa siano i fondi Fas, ostinato esterna di nuovo:
[…] Ma per tentare di recuperare su Bolzano, che porta a casa 74 milioni di euro, il capogruppo Pdl in Regione, annuncia che è sua intenzione incontrare il ministro Raffaele Fitto (Pdl) che sarà in città venerdì nell’ambito di Oltre le vette. «È mia intenzione incontrarlo a Belluno – spiega Bond – sperando che con me ci sia anche l’assessore Marino Manzato». È in quest’occasione che il tandem Bond-Manzato tenterà la rimonta sulla Provincia autonoma. […] (Gazzettino)
Lo stesso giorno, 11 ottobre, ci pensa il già sindaco di Belluno Gianclaudio Bressa a svegliare il galletto amburghese dalle manie di protagonismo: tira fuori il bazooka e spara allo sceriffo-mediatico che ancora sta cercando la colt nella fondina:
«Meno ciacole e più fatti, perché i soldi non vengono distribuiti a caso». Gianclaudio Bressa, parlamentare bellunese del Pd, eletto nella circoscrizione Trentino Alto Adige, ricicla come una rasoiata lo slogan di Dario Bond, capogruppo Pdl in Regione, per zittire il grido di allarme, lanciato dalla stesso Bond, sulla distribuzione del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) che va a premiare la Provincia autonoma di Bolzano con ben 74 milioni di euro, lasciando la “sorellastra” Belluno con un buco di bilancio di 8 milioni di euro che rischia di farla andare in bancarotta. «Qui non c’è alcuna ingiustizia – tuona Bressa dalla piattaforma altoatesina -, perché i fondi Fas vengono assegnati in base alla capacità di spesa e ai progetti presentati. Gli stessi criteri valgono anche se si tratta di una riassegnazione dei residui. Se Bolzano ha ottenuto 74 milioni di euro vuol dire che ha saputo amministrare bene e ha saputo presentare progetti meritevoli. Mi sembra quindi del tutto ridicolo lamentarsi perché gli altri sanno svolgere bene il loro mandato». […] (Gazzettino)
Il 12 ottobre si apprende che il ministro Fitto non parteciperà a Oltre le vette dove il “leone inferocito” Bond intendeva incalzare il ministro, coalizzato con Bottacin e Fistarol, per:
[…] metterlo alle strette sui famosi Fondi per le aree sottoutilizzate, obbligandolo a dare quantomeno spiegazione sul perché Bolzano, già ricca per effetto dello storico accordo Gruber-De Gasperi, ha ottenuto 74 milioni di euro, mentre la Provincia di Belluno rischia il fallimento per un buco da 8 milioni. […] (Gazzettino)
Il temerario, che nulla ancora sapeva, già in questa ultima circostanza era stato da qualcuno avvisato (finalmente) che i Fas valgono anche per il Veneto (come ovviamente indicato da Bressa). E’ però il ministro Fitto che si cura di dargli la risposta che gli spetta (una vagonata di letame):
«Demagogia, robusta disinformazione e confusione attorno all’assegnazione dei Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas). In particolare, spiace che, a questa sterile polemica si accodi chi dovrebbe invece essere pienamente informato sui fatti». Il ministro Raffaele Fitto risponde così all’ondata di polemiche innescata dall’assegnazione a Bolzano di 74 milioni di euro. A cavalcare in primis la protesta, il capogruppo Pdl in Regione, Dario Bond, forse colui che avrebbe dovuto essere meglio informato. Fitto allontana sospetti di scandali riportando dati e fatti. «Come è noto – spiega -, le risorse Fas sono destinate per l’85 % al Mezzogiorno e per il 15% alle Centro-nord. Ricordo che il Quadro strategico nazionale assegnava a tutte le Regioni una dotazione finanziaria, da ultimo aggiornata dalla delibera Cipe 1/2011, pari a 72,478 milioni di euro per la Provincia di Bolzano e 513,419 milioni di euro per il Veneto. Nel caso di Bolzano lo sblocco dei fondi Fas 2007-2013 sarà reso possibile dal fatto che sin dal lontano 6 marzo 2009 il Cipe ha approvato il Programma attuativo regionale (Par). La Provincia di Bolzano, nel maggio scorso, ha completato tutti gli adempimenti previsti dalla delibera Cipe 1/2011. La situazione della Regione Veneto è diversa in quanto il Par è stato approvato dalla Giunta regionale il 26 luglio scorso. Anche ad essa, ovviamente, saranno assegnati i fondi appena il Par sarà approvato dal Cipe e, di conseguenza, saranno completati tutti gli adempimenti propedeutici allo sblocco delle risorse». Insomma, come spiegava qualche giorno fa il deputato Gianclaudio Bressa (Pd) Bolzano sarebbe stata più tempestiva nel presentare i progetti. Sedate le polemiche, Fitto annuncia che non mancherà occasione per salire a Belluno per discuterne. (Gazzettino)
Prima della vagonata di letame Fitto gli rifila una sopraffina cazzuolata di vera e propria m…a “… spiace che, a questa sterile polemica si accodi chi dovrebbe invece essere pienamente informato sui fatti“. Spietato anche l’articolista del Gazzettino che sottolinea “Dario Bond, forse colui che avrebbe dovuto essere meglio informato“.
A chiudere la serie (13 ottobre) il deputato Paniz:
[…] La Regione ha a disposizione 540 milioni di euro già destinati alle province del Veneto – ricorda Paniz – quindi, in teoria, ognuna delle sette amministrazioni potrebbe avere gli stessi soldi di Bolzano. Il fatto è che la Provincia autonoma di Bolzano ha già approvato il piano su come utilizzare il denaro, la Regione Veneto no.[…] (Gazzettino)
Ecco: “Meno ciacole e più fatti”. Sgomitare un po’ meno nell’arena mediatica e informarsi un po’ di più (non bastano forse i 12.000 € mensili che prende il consigliere regionale veneto?). E un secondo consiglio (adagio cinese): “Il cervello è come un paracadute: funziona solo se aperto”. E una finale considerazione: “i giai cianta, le pite ponde“. Il Nostro starà un po’ a riemergere dalla vagonata, ma vedrete che non tarderà a cantare ancora.