il sindaco di Lozzo e i muchachos deodoranti
Dicevamo di quei due episodi di comicità involontaria regalatici dal bolcom: qui il primo, il sindaco di Lozzo di Cadore e l’ansia da prestazione, dove il sindaco, con l’utilizzo di parole di rara potenza evocativa – “pochi” e “molto” -, delinea un quadro oltre modo preciso 🙂 dell’attività amministrativa svolta (nella sostanza: pochi mesi, molto fatto). Qui di seguito il secondo (anch’esso in stile à la Verdone):
[…] Devo dire che in questi pochi mesi molto è già stato fatto. I giovani eletti hanno arricchito l’attività amministrativa con nuove idee ed energie vivaci. C’era proprio bisogno di una ventata di entusiasmo.
Che a leggere il passo così com’è scritto – ricordo che a scrivere è il sindaco – parrebbe di capire che dell’amministrazione precedente il vostro ritenesse che fosse – in chiave amministrativa e metaforica – una specie di fetecchia. Tenendo conto che le cose dette – si sta riferendo all’attività amministrativa – hanno valore sia nei confronti dei consiglieri sia, a maggior ragione, nei confronti degli assessori, l’affermazione appare alquanto autolesionisitica (mai sentito parlare di “darsi la zappa sui piedi”?).
Seguitemi.
“C’era proprio bisogno di una ventata d’entusiasmo“. Come dire, con altre parole: aprite quelle finestre che qui c’è aria viziata.
(ma anche: siamo premuti come un limone e qua non esce più nulla; ne abbiamo pieni i coglioni, dov’è qui la festa?; che noia che barba, che noia che barba (cit. Mondaini); ci siamo rotti il cazzo, sotto a chi tocca!)
Ora, se guardiamo alla giunta, il sindaco c’era prima e c’è ora; stessa cosa per il vice; idem per il terzo assessore. Mi chiedo e vi chiedo: quando il sindaco scrive “c’era proprio bisogno di una ventata d’entusiasmo” … a chi cavolo si sarebbe riferito, se non, anche, a se stesso? Ma se la giunta non fosse toccata dal problema, cioè se non fosse stata investita dalla ventata d’entusiasmo, allora le fetecchie “maleodoranti” (non entusiastiche, insomma) sarebbero tutti gli altri?
Ma nelle fila degli attuali consiglieri di maggioranza troviamo altri due ex e, a parte i due giovin eletti, a cui si deve la ventata d’entusiasmo (altresì “deodorante”), una sola new entry. Che il sindaco si riferisse, allora, a chi c’era precedentemente e adesso non c’è più? Vogliamo davvero dare questo fardello di fetecchioni (sempre in chiave amministrativa e metaforica) a chi non c’è più?
Che ci fosse “proprio bisogno di una ventata d’entusiasmo” non era in dubbio. Ora è una granitica certezza.
Del resto, un famoso detto delle isole Fiji sostiene che “il pesce inizia a puzzare dalla testa”. Lo conoscono anche a Napule: “O pesce fete da ‘a capa”.