un altro esempio nel quale siete stati anche voi, cittadini di Lozzo, a vincere … (Lozzo Fifa & Fuffa /5)
Sempre l’incalzare di @talaren mi induce a rimembranze sopite:
… E poi, quelle braccia all’agricoltura, sarebbe meglio che dove c’è da gestire acqua non si avvicinino…
L’ho già detto enne volte che i sindakos del buco dell’acqua del Bim-Gsp hanno il mio totale ed incondizionato disprezzo. Oltre a ciò, torno con la mente all’articolo a vincere siete stati anche voi, cittadini di Lozzo (dove i “Fifa & Fuffa” indicavano nella gestione dei rifiuti motivo di vincita) nel quale ponevo questa domanda finale:
vi passa mica per la testa un altro esempio nel quale siete stati anche e ancora voi, cittadini di Lozzo, a vincere?
La domanda esigeva ed esige una risposta, facile facile:
Ebbene sì, cari lozzesi, un altro esempio nel quale siete stati voi a vincere è la gestione scriteriata, stolta e vergognosa del Bim-Gsp, fornitore monopolistico dell’acqua. E la misura straordinaria della vincita sta proprio nell’aumento del 30% delle tariffe dell’acqua, accettato e/o subito (quasi) senza colpo ferire, che i sindakos ci hanno accollato per colmare una loro manifesta incapacità – oltre ogni ragionevole dubbio – di gestire un servizio in regime di monopolio (che se fosse stato sul mercato sarebbe già da tempo concime per fiori).
Del resto è stato il sindaco di Belluno Massaro a dire:
… chi è venuto prima di noi (sindaci, ndr) ha scaricato sulla collettività questo debito. L’Ato non ha mai approvato un aumento quando sarebbe stato necessario, anche per ragioni elettoralistiche. I sindaci di allora si sono fatti belli, ma ci hanno lasciato questa eredità pesantissima»
E in quell’articolo mi chiedevo banalmente: “Ma chi saranno mai questi “sindaci di allora” ?“, e mi davo questa risposta: “Dai che non è difficile. Di loro te ne accorgi anche al buio: puzzano !!”
Ma quella puzza è rimasta, perché molti di loro sono stati riconfermati. O la gente si è turata il naso o il gregge è più vasto di quanto si sia disposti a credere. Ad ogni buon conto, preghiamo affinché questa summa di incompetenza rieletta se ne stia lontana dalla gestione dell’acqua il più possibile: almeno, diciamo, per i prossimi trent’anni.