Rilevo e liberamente interpreto, anche alla luce delle percentuali raggiunte nella raccolta differenziata ed ultimamente partorite dall’amministrazione (da un commento di Uno di Prou):
A Prou mancano addirittura i bidoni per il vetro-lattine-plastica e per la carta-cartone. Si vede che le nostre tasse sono diverse da quelle degli altri concittadini. Giustamente dice Talaren e gli anziani ed i vecchi? Non si pensa anche per loro? Che poi vengano ancora per le porte a vedere del mio voto che li mando a cag..e!
Dando per scontata la lamentata affermazione di Uno di Prou, chiedo ora, perlomeno a quanti di voi non sono già paralizzati dalle risate, come sarebbe cambiata la percentuale di differenziata se il sindaco fosse stato messo al corrente di questa falla? Si possono già fare delle proiezioni.
Sarebbe giunta almeno al 99%.
Io, del resto, sono stato fra i primi a credere innanzitutto nella “Primavera dell’Umido” e poi nella “Revolution del porta-a-porta“, prefigurando un avvenire luminoso per il nostro paese (perlomeno lato RSU). Così scrivevo il 9 gennaio 2011:
[…] Tuttavia, non illudiamoci: il “porta a porta” non è un servizio che costa necessariamente meno. E’ semplicemente un servizio che fa pagare in base al rifiuto secco prodotto e, quindi, ha l’enorme merito di spingere il cittadino a differenziare (oltre ad essere equo nel senso di “pago in relazione a ciò che produco”).
Date queste premesse, per un comune piccolo come il nostro, non dovrebbe essere difficile in un futuro non lontanissimo svettare fra i comuni “ricicloni”. Tanto più ora che “quelli della maglia nera” si sono decisi ad introdurre la tolleranza zero.
Ehhh, il talento non si compra !