piccoli peones crescono (Christmas storm edition) /2
Secondo episodio legato alla tempesta di Natale con lieto protagonista il senatore belluneggiante di Forza Italia Giovanni Piccoli (qui il primo). Trasparirà nel nostro campione di rappresentanza politica, ve ne accorgerete, un’insperata vena narrativa alla “fratelli Karamazov”.
Dice il nostro che, con alcuni di loro (sindaci) … (neretto mio):
“Con alcuni di loro mi sono incontrato al bar Tiziano a Pieve: le stesse sedi municipali erano per lo più isolate”, afferma Piccoli. “Ho espresso loro la mia più totale vicinanza e la mia gratitudine ma anche l’esigenza di partire proprio da questa emergenza per portare in tutte le sedi istituzionali il nodo infrastrutturale del Bellunese”.
E già ti si drizzano i capelli: Come?!? Con “alcuni di loro“? E gli altri? Non tutti, quindi, hanno risposto al richiamo universalistico del forzista?????
Ma queste sono bazzeccole. Ciò che conta sta qui: il peones si è incontrato con “alcuni di loro” al bar Tiziano in quanto …
le stesse sedi municipali erano per lo più isolate
Che cosa? SEDI MUNICIPALI ISOLATE ??
Pieve di Cadore, Valle, Calalzo, Domegge, Lozzo, Vigo, Lorenzago, Auronzo con le sedi municipali per lo più isolate?
Ma che cazzo stai a dì?
Con tre centimetri di neve? Isolate? Ma se, tra l’altro, i telefoni di rete analogica fissa hanno sempre funzionato (per fortuna). Saranno state, le sedi municipali, “isolate” tanto quanto ogni altro edificio “abitato”, a causa della mancanza di corrente elettrica, né più né meno, ma aperte, presidiate e pulsanti ecc. ecc. come – ripeto – qualsiasi altro edificio abitato.
Non credo che la sindaca di Pieve si sia acciambellata in posizine fetale ripetendo ossessivamente (avendo in mente il salottino per gli ospiti): “il uaifai non funziona, il uaifai non funziona, il uaifai non funziona”.
Eh, la vita della buvette al transatlantico, come cambia le persone.
Ammettiamo pure che il peones forzista avesse in animo di rendersi utile in qualche modo – noi sappiamo che non è così, noi sappiamo, l’abbiamo già detto, che a uno così non daresti in mano neanche il guinzaglio del tuo cane per un minuto – ma immaginiamolo: che cosa fa un senatore della repubblica italiana (pur delle banane) in un caso drammatico come quello prodotto dalla Christmas storm, dovendo affrontare le problematiche legate al “nodo infrastrutturale del Bellunese”?
Va in un bar – con alcuni – o si trova – con tutti – in una sede istituzionale?
Be’, adesso lo sapete!!